La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

domenica 17 marzo 2013

Valdastico Nord, dal Cipe via libera al tratto veneto

Valdastico Nord, dal Cipe via libera al tratto veneto

A4 Holding: nella riunione preparatoria è arrivato l’ok ai primi 24 chilometri. Lunedì la delibera
di Matteo Marian VERONA. Il passo non è definitivo ma vale un deciso avvicinamento a un traguardo vitale per A4 Holding e lungamente inseguito dalla concessionaria autostradale presieduta da Attilio Schneck. Ieri, durante la riunione preparatoria al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) di lunedì prossimo, il tavolo tecnico ha approvato il tratto veneto del progetto Valdastico Nord. Si tratta dei primi 24 chilometri del prolungamento verso nord dell’autostrada A31. Resta, quindi, ancora un punto di domanda sul tracciato trentino dell’opera, ma il via libera alla prima parte del progetto (salvo sorprese, il Cipe lunedì si limiterà a ratificare la decisione) consente ad A4 Holding di coltivare buone chance di vedersi rinnovata al 2026 la propria concessione.
Senza il via libera entro giugno prossimo alla progettazione definitiva del prolungamento della Valdastico Nord fino a Besenello, comune trentino dove è prevista l’interconnessione alla Autobrennero, A4 Holding rischia di perdere la concessione sul tratto di A4 da Brescia a Padova. Mentre società, Regione Veneto e Provincia di Trento cercano un accordo sui 15 chilometri da Velo d’Astico a Besenello, la prima parte del progetto incassa il semaforo verde dal pre Cipe. Lunedì, infatti, il Comitato dovrebbe (salvo sorprese) limitarsi a ratificare la decisione del tavolo tecnico di ieri. Ironia della sorte, il via libera è arrivato proprio nel giorno dell’insediamento delle Camere e quindi dell’ex governatore trentino Lorenzo Dellai a Roma. Da sempre fiero e duro oppositore del progetto.
Attualmente la A31 arriva fino a Piovene Rocchette: Cogollo del Cengio, Velo D’Astico, Valdastico, Lastebasse e Pedemonte gli altri comuni toccati dal progetto in provincia di Vicenza. A Velo d’Astico è previsto l’imbocco della galleria per Trento. Il tracciato che figura nel progetto si sviluppa per 27,8 chilometri in galleria, per 4,6 chilometri in viadotto e per 6,7 chilometri in appoggio tra rilevato, trincea e mezza costa. Sono previsti due caselli intermedi denominati “Velo d’Astico” nell’omonimo comune e “Valle dell’Astico” nel territorio di Pedemonte, aree di servizio, un centro di manutenzione e un punto logistico. Complessivamente si tratta di un investimento da 1,9 miliardi.
I prossimi tre mesi non saranno, comunque, affatto semplici. Riuscire a trovare un accordo con Trento è una sfida impegnativa, nonostante l’uscita di scena di Dellai. Senza contare i risvolti legati al contenzioso. La sola approvazione del tratto veneto, secondo il principale orientamento, non sarebbe infatti sufficiente per garantire alla concessionaria veneta il prolungamento della concessione al 2026. Se ci sarà da ingaggiare una battaglia legale, però, l’ok del Cipe ai primi 24 chilometri pare essere quanto meno un potenziale grimaldello sul quale A4 Holding proverà a fare forza.
Nel frattempo, a breve la società dovrebbe chiudere la partita sul piano finanziario la cui mancata definizione blocca, da inizio anno, l’adeguamento tariffario. Dando per scontata una flessione del traffico, l’aumento dei pedaggi è ossigeno quanto mai utile.




da tribunatreviso

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