La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 29 novembre 2012

24-11-12 G.d.V. - Valdastico Nord, si al progetto - spunto di riflessione

Il Giornale di Vicenza sabato 24/11 ha dedicato grande spazio alla notizia di approvazione del progetto da parte della Commissione del Ministero dell'Ambiente. Di contro, le attività del Comitato NO Valdastico NOrd passano praticamente sempre inosservate. Giovedi sera, a Cogollo, la sala della pizzeria Granatiere era gremita, l'arch. Renzo Priante e Federico Strazzer hanno ampiamente illustrato le analisi e le ricerche svolte in questi mesi, anche sulla luce degli ultimi avvenimenti che hanno portato a galla un nuovo progetto con un tracciato diverso da quello che è stato oggetto delle Osservazioni di Luglio 2012. Parecchie persone sono intervenute per dire la loro e gridare il proprio disappunto riguardo la subdola macchina burocratica che non tiene conto dell'opinione del cittadino. In sala era presente anche il corrispondente locale del Giornale di Vicenza. Putroppo lo spazio dedicatoci su questa testata si limita a poche righe, a confonto degli sconfinati articoli in pompa magna che parlano di Valdastico nord.
Libertà di stampa? RIFLETTIAMO anche su questo....

 Valdastico Nord, sì al progetto

INFRASTRUTTURE. Ieri a Roma la commissione per la Valutazione di impatto ambientale ha approvato il tracciato definendo le prescrizioni

C'è l'approvazione del ministero dell'Ambiente Ora manca l'ok dai Beni culturali, poi il Cipe Pesa l'assenza di Trento. Dellai: «Solo una farsa»

24/11/2012
Zoom Foto
Valdastico Nord, il progetto è tecnicamente approvato dal ministero dell'Ambiente. Ora la palla passa alla politica. Il prossimo passaggio sarà al Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica. Sono soddisfatti il presidente dell'autostrada Brescia-Padova, Attilio Schneck, e l'assessore regionale alla viabilità Renato Chisso che non nasconde le difficoltà: «Il tavolo politico con Trento? Non ci siamo». Questo vuol dire che il muro da parte della Provincia autonoma potrà determinare il blocco del proseguimento dell'A31? «No - continua  - l'autostrada si farà. Ci sono mille strade per arrivare alla realizzazione. Intanto, godiamoci il momento positivo».
IL PROGETTO. Da aprile il progetto della Valdastico Nord è all'esame da parte di tutti gli enti e le istituzioni interessate al tracciato che parte da Piovene fino a Besenello, in territorio trentino. Numerose le osservazioni che sono state presentate da parte di categorie economiche e dai Comuni per chiedere modifiche e miglioramenti. È stato depositato anche il «no» da parte della Provincia di Trento, contraria da sempre alla realizzazione dell'arteria. Di più. Trento ha fatto anche ricorso contro il Governo Monti che, nel frattempo, ha approvato il Piano europeo della rete infrastrutturale, la cosiddetta Rete Ten-T, che prevede, appunto, la realizzazione della Valdastico Nord.
IL VIA. Intanto, ieri a Roma, la tanto attesa (e più volte rinviata) approvazione della Commissione per la valutazione di impatto ambientale del ministero dell'Ambiente che si è espressa positivamente. Il progetto così si arricchisce e si modifica con le osservazioni che tecnicamente sono state considerate valide. Il parere favorevole poi è subordinato a numerose prescrizioni, praticamente uno standard per opere di queste dimensioni. Le principali, due in particolare, ricalcano quelle che la Regione Veneto aveva già avanzato e approvato in fase di Via (valutazione impatto ambientale) regionale e che riguardano lo svincolo di Cogollo del Cengio e quello di Valdastico.
LA VOTAZIONE. Il parere espresso a Roma ieri è stato unanime. Nessuno contrario. Al voto non era presente il rappresentante di Trento. «Sono soddisfatto - ha commentato Schneck, presidente dell'Autostrada A4 Holding -. Questa è la dimostrazione della correttezza e della qualità dell'operato della concessionaria Brescia-Padova». Aggiunge il direttore, Bruno Chiari: «Con questa approvazione si mette fine a quei falsi allarmismi su possibili frane e cedimenti apocalittici: il tracciato è sicuro e compatibile con l'ambiente». Anche Manuela Lanzarin, deputata della Lega nord, che segue il percorso dell'infrastruttura dalla VIII commissione della Camera, dichiara: «La Commissione Via-Vas del ministero dell'Ambiente con questo parere ha permesso di compiere un passo importante sulla strada che porta al completamento dell'A31, un'opera strategica per il Veneto e per l'Europa. Speriamo che l'iter si chiuda in fretta e i cantieri possano partire: visti i tempi rappresenteranno una ventata di ottimismo». L'assessore regionale Chisso parla di «tappa fondamentale che chiude un percorso tecnico impegnativo e un risultato che va festeggiato». Da Trento, il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai boccia: «È una farsa: l'A31 è costosa e inutile perché tutti dicono che le Alpi devono essere rispettate e che il traffico pesante deve andare su ferrovia».
LE TAPPE. L'iter della Valdastico non è concluso. Adesso manca la chiusura dell'istruttoria al ministero dei Beni culturali. Solo allora la pratica passerà al Cipe dove si dovrebbe arrivare - questo era l'invito del Governo - con un'intesa tra Veneto e Trento. «Un tavolo che in realtà si è arenato. Non sta portando a niente», commenta Chisso non nascondendo la delusione. Trento resta dell'idea che l'autostrada non si farà senza il loro consenso, come da interpretazione di sentenze giudiziarie. Il rischio allora è che nell' ultima tappa dell'iter, quella del Cipe, Trento da sola riesca a mandare in frantumi il sogno di un'infrastruttura lungo 40 anni. Chisso, tuttavia, non la vede così. È deluso, ma non pessimista. E spiega: «Trento voterà contro, ma l'autostrada si farà. Ci sono mille modi per arrivare a realizzarla. Quella strada serve». E la vuole anche il Governo. Trento allora sempre più sola? Parrebbe. Sapendo bene che i rischi ci sono, i soci dell'A4 Holding hanno dato mandato di prepararsi alla battaglia legale. In ballo, oltre ai chilometri di asfalto attesi dalle categorie vicentine e trentine, c'è anche il prolungamento della concessione al 2026.
Cristina Giacomuzzo

mercoledì 28 novembre 2012

INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA - On. Andrea Zanoni

Il leitmotiv che accomuna il Commissario straordinario della Provincia di Vicenza (Schneck), Il Presidente della Società Autostrade (Schneck), i Sindaci, i Progettisti promotori del progetto A31 Nord, nonchè la stampa locale è sempre lo stesso: "Questa autostrada s'ha da fare perchè ce lo chiede l'Europa. Il completamento della A31 da Piovene a Besenello è funzionale alla realizzazione del corridoio ferroviario (ndr NON autostradale) n. 1 Berlino-Palermo, ed anzi, la Valdastico Nord è inserita nella rete Trans europea (Ten-T) di prossima realizzazione". Dalle analisi fatte  (vedi Informiamoci n. 2)  la A31 si riduce ad una arteria dal valore prettamente regionale, e, cosa ancora più strana, sembra che sul sito della TEN-T Executive Agency a tutt'oggi non ci sia alcun riferimento alla A31 Nord.
Il 15 novembre scorso alcuni rappresentati del Comitato NO Valdastico NOrd hanno incontrato a Vicenza l'Eurodeputato Andrea Zanoni  per valutare con lui la possibilità di fare un'Interrogazione alla Commissione Europea riguardo la questione A31. A fronte della documentazione raccolta, due i quesiti da noi formulati all'Onorevole:
1) La costruzione della A31 Piovene Rocchette-Besenello può essere considerata funzionale alla realizzazione del corridoio Ferroviario n. 1?
2) Esiste un documento ufficiale della Comunità Europea che inserisce l'autostrada A31 Valdastico Nord nella rete di trasporti europea Ten-T.?
L'Onorevole Andrea Zanoni è stato colpito favorevolmente dal nostro lavoro e si è dichiarato disponibile a farsi portavoce dei nostri dubbi, presentando alla Commissione Europea un'interrogazione che qui sotto riportiamo unitamente al Comunicato Stampa del 27/11/2012.
Ringraziamo in questa sede l'Onorevole per aver accolto il nostro appello e ringraziamo doverosamente Stefano Dal Cengio che ha reso possibile questo incontro. Una speranza in più in questa battaglia dove i conflitti di interesse e la poca trasparenza burocratica sembrano avere la meglio sul buon senso e sul rispetto del cittadino come "mente pensante".


venerdì 23 novembre 2012

20121123 L' Adige Mattarello-Primo Incontro Valdastico

 da Thieneonline:

Mattarello. Il No alla Valdastico Nord ha già collegato Trento a Vicenza

Se da un lato Vicenza e il Trentino non hanno ancora un accordo per il prolungamento a Nord dell’Autostrada Valdastico, sembra che i “fronti del NO” abbiano invece un grande feeling.
L’architetto Renzo Priante “ideologo” dei NO Valdastico Nord è di ritorno da un affollatissimo incontro pubblico a Mattarello.
L’incontro, il primo di tre sul tema della viabilità in Trentino sono stati patrocinati dal comune di Besenello, da sempre in prima fila per il “NO” al prolungamento Valdastico e organizzati da   “Fondo Progetti di Solidarietà” e dalla locale sezione CAI SAT.
Priante, salito fin lassù da Piovene per l’occasione, non solo si è limitato a ascoltare le ragioni dei no trentini ma ha avuto modo di esprimere i punti critici del progetto anche per il versante vicentino: la forzatura nell’inserire la Valdastico nell’asse di collegamento nord – sud, ″ Berlino – Palermo; il limitato bacino di utenza Veneto servito dall A31 e stimato nell’ordine delle 400.000 persone; ed infine il devastante impatto che la A31 avrebbe in Valdastico sia dal punto di vista ambientale che territoriale con l’occupazione delle residue superfici agricole e i pesanti vincoli di rispetto stradale che “ingesserebbero” la morfologia della valle.
L’intervento di Priante ha concluso una serata che aveva visto già tra i relatori il sindaco di Besenello Cristian Comperini, che ha aperto la serata presentando il progetto preliminare depositato dai proponenti l’opera (la Società per azioni Brescia Verona Vicenza Padova).
Il sindaco ha ricordato che già il comune ha presentato delle osservazioni che riguardano l’aspetto ambientale, la presunta pericolosità idrogeologica, l’impatto paesaggistico, di inquinamento atmosferico, di danno per la salute, ma anche all’aspetto strettamente economico e trasportistico.
A dargli man forte la documentatissima vice sindaco Roberta Rosi  che invece, ha evidenziato le criticità formali legate agli aspetti normativi e legislativi: l’approvazione del progetto definitivo della Valdastico Nord, infatti, avrebbe l’effetto di aprire un precedente pericoloso nell’ordinamento costituzionale che attribuisce alla Provincia Autonoma di Trento la possibilità di dare o negare il proprio consenso alla realizzazione di infrastrutture del genere.
Il Governo Italiano ha cercato di aggirare l’ostacolo, presentando all’Unione Europea un’integrazione alla bozza di regolamento europeo sulle Reti Ten-T in corso di approvazione. Tale integrazione comprende Valdastico Nord (A31) come autostrada strategica a completamento della rete infrastrutturale europea, senza che la Provincia abbia potuto esprimere alcun parere a riguardo, pertanto la provincia il 17 agosto scorso
ha fatto ricorso.
Infine è intervenuto l'esperto  Roberto Antolini che nel suo intervento ha sconfessato l’esistenza di una reale convenienza nel realizzare la A31, in alternativa alla Padova – Verona – Brennero.
Priante si dice soddisfatto dell’attenzione che si avuta per le ragioni vicentine; a tal punto che gli opuscoli diffusi dal comitato vicentino NO Valdastico Nord hanno trovato spazio anche nel sito www.siamofuoridaltunnel.wordpress.com


Alberto Brazzale

giovedì 22 novembre 2012

incontro pubblico stasera a Cogollo del Cengio Locandina 2012-11-22

Diffida dei cittadini di Casale e Cogollo al Min. Ambiente

Il Comitato NO Valdastico NOrd è fondamentalmente apartitico e contrario alla A31 indipendentemente dal tracciato proposto. E' disposto comunque a informare delle iniziative sulla Valdastico e a dare voce a chi non riesce a ottenerla sui mezzi di comunicazione ufficiali. 
Su richiesta del Gruppo Sportivo di Casale, pubblichiamo la diffida che è stata inoltrata al Ministero dell'Ambiente dai cittadini di Casale e Cogollo. In questo documento si evidenzia che il Ministero si accinge ad approvare la VIA relativa alla Valdastico Nord basandosi su un tracciato diverso da quello su cui tutti gli Enti hanno redatto le proprie osservazioni con scadenza 12 Luglio 2012. Tale tracciato è stato approvato in sede di Via Regionale e proposto al Ministero il 06 luglio 2012, senza che le realtà interessate dal nuovo tracciato potessero valutare ed esporre le ulteriori osservazioni.



giovedì 15 novembre 2012

 da Thiene online:

Schneck: 'Valdastico Nord almeno fino a Lastebasse'.Il comitato del 'no':' E allora dove sta l'utilità?'

Trentatré trentini andarono a Trento tutti insieme trotterellando sulla “A trentuno. Chissà se anche il famoso scioglilingua cambierà con il prolungamento della Valdastico Nord. Novembre tempo di attesa. Anticipa l’avvento, ed entro Natale il Governo, incassato il Via (Valutazione di Impatto Ambientale) regionale favorevole sull’infrastruttura potrà far trovare alla società Brescia Padova sotto l’albero il regalo richiesto.
Nella busta a Babbo natale infatti la società Brescia Padova ha richiesto oltre all’approvazione di un progetto definitivo dell’autostrada, poco concordato con il territorio (chiedere al sindaco Calgaro di Cogollo) ed osteggiato dalla provincia di Trento.Il 16 Novembre prossimo sarà valutato l’impatto ambientale al ministero dell’ambiente e poi il Cipe dovrebbe pronunciarsi sul progetto definitivo.
Vedremo: intanto a riscaldare gli animi degli abitanti della Valdastico un ‘intervista apparsa su Corriere del Veneto domenica scorsa dove, il presidente della società Brescia Padova nonché commissario della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck, stuzzicato sull’argomento A31 non ha fatto mistero sull’idea di realizzare la Valdastico Nord per il momento, nel solo tratto vicentino fino a Lastebasse, bypassando così il problema del veto trentino. Dalle pagine del quotidiano sentenzia “…siamo comunque pronti a completare il tratto vicentino fino a Lastebasse che ha l’ok”
Parole che ovviamente hanno destato una seria preoccupazione per chi l’autostrada non la vuole. Il comitato No Valdastico Nord attraverso un comunicato stampa, ricorda l’eccessiva enfatizzazione dei benefici dell’opera mentre non si starebbero adeguatamente valutando i “costi” ambientali e sociali che l’autostrada scaricherebbe sulla collettività.Con la realizzazione di una parte solo dell’autostrada senza lo sbocco a Trento i benefici sarebbe evidentemente nulli. 'Tranne ovviamente quelli dei cementificatori' - sottolineano i membri del comitato.
Effettivamente viene da chiederci se, dato il periodo di ristrettezze economiche e visto ciò che è accaduto in provincia nell’ultimo fine settimana se Vicenza anziché una struttura viaria non debba dare la priorità a delle infrastrutture idrauliche.
 
Alberto Brazzale
 
 
 
Ultima modifica il Mercoledì, 14 Novembre 2012 17:08

martedì 13 novembre 2012

Comunicato 2012-11-12

Schneck - pronti a completare tratto fino a Lastebasse - Corriere del Veneto - 11-11-12

Pubblichiamo di seguito un'intervista rilasciata  da Attilio Schneck, Presidente della Società Autostrade BS-PD-VI-RO nonchè Commissario Straordinario della Provincia di Vicenza, al Corriere del Veneto in data 11-11-2012. In tale intervista Schneck dichiara, per l'ennesima volta, indipendentemente dall'accordo con Trento, la sua intenzione di proseguire l'autostrada fino a Lastebasse.
A questa affermazione è seguito un Comunicato Stampa, da parte del Comitato No Valdastico NOrd, in cui si esterna il disappunto e la preoccupazione davanti a una dichiarazione che è fuori da ogni ottica di buon senso e dimostra una scarsa capacità analitica sull'amministrazione di denaro pubblico e dei beni comuni.