La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

mercoledì 20 settembre 2017

ELENCO COMPLETO DEGLI ESPROPRIATI PER LA A31 VALDASTICO NORD

AL LINK SOTTOSTANTE  L' ELENCO COMPLETO DEGLI ESPROPRIATI PER LA A31 VALDASTICO NORD

https://drive.google.com/file/d/0B3ulDnbnYtYyb3cxcDU5SGZQcU1HZU9UQnB4dUN6Z2ZnZE1z/view


> Sono interessati i Comuni di : COGOLLO DEL CENGIO - PEDEMONTE e frazione di CASOTTO - PIOVENE ROCCHETTE - ARSIERO - VALDASTICO - CALTRANO - CHIUPPANO;

> ATTENZIONE! RIPORTIAMO DA PAG. 5 : 
- il progetto definitivo è disponibile per la consultazione del pubblico per 60 giorni dalla data del presente avviso presso la Regione del Veneto, Genio civile di Vicenza, Contrà Mure San Rocco 51, Vicenza, il martedì dalle 8,30 alle 13,00, il giovedì dalle 14,00 alle 17,00 e il venerdì dalle 8,30 alle
13,00, nonché presso Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova SpA, Via Flavio Gioia 71 Verona, dove potranno anche essere chiesti eventuali chiarimenti, previo appuntamento da concordare contattando il numero di telefono 045 8272 487 dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 17 ed il
venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13;
- chiunque abbia interesse potrà presentare le proprie osservazioni relative alla disponenda dichiarazione di pubblica utilità entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso in forma scritta, anche fornendo nuovi e ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, al Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti - Dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi Informatici e Statistici - Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali, Viale Nomentana 2, 00161 Roma specificando in oggetto “AUTOSTRADA VALDASTICO A31 NORD, 1° LOTTO - PROCEDIMENTO
DI PUBBLICA UTILITA’”, tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata all’indirizzo: svca@pec.mit.gov.it, e ad Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova SpA tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo riportato
nell’intestazione o tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: direzione@pec.autobspd.it, specificando il medesimo oggetto. Le suddette osservazioni saranno valutate per ogni conseguente determinazione ai sensi dell’art. 166 comma 2 del D.Lgs 163/06.
PROSSIMAMENTE ALLA PAGINA FB "SALVIAMO LA VAL D'ASTICO"  SARA' POSSIBILE CONSULTARE STRALCI DEL PROGETTO DEFINITIVO, E DAREMO LE PRIME INDICAZIONI RIGUARDO LA PRESENTAZIONE DELLE OSSERVAZIONI E LA TUTELA GIURIDICA DEGLI ESPROPRIATI.

lunedì 18 settembre 2017

1,2 MILIARDI: QUANTO VALE UN'INSERZIONE PUBBLICITARIA SUL GDV


Il 16 settembre, sabato scorso, il Giornale di Confindustria spiazza tutti con uno scoop: una intervista ESCLUSIVA ai direttori generali di Autostrada Bs-Pd Bruno Chiari, e di A4 Holding Maurizio Pagani, assieme al c.d.a. Vicentino Costantino Toniolo. Nessuna conferenza o comunicato stampa, infatti gli altri giornali veneti si limitano a citare l'articolo del GdV, mentre dal Trentino tutto tace.
“VALDASTICO NORD, PRONTO IL PROGETTO”
“IL PROGETTO PREVEDE LE ALTERNATIVE CHIESTE DAI COMUNI”
“ LO SBOCCO VERSO TRENTO CI SARA'”
Informazione? No, è la pubblicità del Buondì Motta
I tre intervistati presentano il progetto definitivo dei primi 17,8 km di autostrada, ovvero il tratto Piovene – Casotto, comunicando in un tripudio di determinazione e trionfale ottimismo che “la corsa è iniziata”, ed è certo che “si vuole arrivare fino in fondo”.
Ma certo! Poche righe sotto, A4 holding infatti ci ricorda candidamente che “è in gioco la proroga della sua concessione”(!) confermando quanto noi sosteniamo da sempre, ossia che il motore del proseguimento è nient'altro che l’interesse di un’azienda privata, e non l'interesse pubblico.
Lo spottone pubblicitario per la A31 abbonda di messaggi rutilanti, come la “SMART ROAD” per far “sentire il guidatore…più connesso”. Beh, certo, dopo smartphone, smart tv e tanti altri oggetti “smart” ci voleva anche la strada “smart”. Fibre ottiche e telecamere ci sono anche in altre autostrade, dov’è la novità?
Forse nell'arma segreta, la GRANDE FRESA “tecnologicamente all'avanguardia” che dovrebbe ridurre magicamente a 7 i 10 anni di cantieri stimati dai progettisti; giusto in tempo, partendo con i cantieri nel 2018-19, per finire l'opera entro il 2026 (data di scadenza della concessione, dopo la quale o si va a bando, o paghiamo le multe).
Ma andiamo avanti.
IL TRACCIATO E LE VARIANTI DEI COMUNI
Dopo un “lungo lavoro di dialogo con i Comuni (Cogollo, Valdastico, Lastebasse, Pedemonte e altri)” , il cda vicentino Costantino Toniolo ci chiarisce che il progetto “nella relazione di impatto ambientale prevede anche le alternative chieste dai Comuni, che sono state approfondite e studiate nei dettagli: saranno le autorità come il Ministero dell'ambiente, e in ultima istanza il Cipe, a prendere la decisione finale”.
Quel “anche” significa che il tracciato presentato rimane quello del 2013 senza modifiche, a parte le prescrizioni già contenute nella delibera del CIPE. Però contiene le varianti “concordate” con i Comuni come alternativa, rispetto alle quali deciderà il CIPE; se questo recepisce il progetto così com’è, i Comuni rimetteranno nei cassetti le loro varianti e A4 se ne uscirà con la testa alta, potendo dire che sono stati i cattivoni del CIPE a non sceglierle.
Vediamo il tracciato: l'autostrada riparte da Piovene e attraversa l'Astico in viadotto, poi entra in galleria sotto la provinciale, altra galleria di 1,3 km fino al casello Cogollo-Seghe, dopodichè entra sotto il Cengio per 6,5 km; un viadotto in Val d'Assa; altri 1,7 km in galleria; viadotto di 400 mt a Forni-Settecà; attraversata la valle, si infila in galleria per altri 3,5 km evitando S.Pietro Valdastico; viadotto fino al casello finale di Pedemonte.
Niente di nuovo, dunque, rispetto alla delibera del CIPE del 2013.
E le varianti richieste dai Comuni? Vediamo ad esempio il Comune di Valdastico: il 6 luglio 2017, con riunione di Giunta (!) dopo aver sottolineato “che la progettazione viabilistica dovrà avvenire, previo svolgimento di una fase partecipativa a livello territoriale”, concretizzatasi attraverso una serie di incontri con la RegioneVeneto, la Soprintendenza dei Beni Culturali e la A4 stessa, dai quali sarebbe emersa “la possibilità di delineare una soluzione progettuale di tracciato relativa al Comune di Valdastico maggiormente rispondente, rispetto a quello delineato in sede CIPE, a legittime esigenze di salvaguardia di valori storico, artistici, paesaggistici e naturalistici presenti nel medesimo comune”, DELIBERAVA di “eliminare i due viadotti in val d’Assa e in località Forni” .
Detto, fatto. I viadotti sono rimasti, con tanto di rendering fotografico.
E IL CORRIDOIO VERSO IL TRENTINO?
“Fare 17 costosissimi km per un’autostrada che va a morire tra i monti non ha senso”
Detto che questa affermazione ci trova d'accordo, il resto è una arrampicata libera sugli specchi:
“In qualche modo si va ad intercettare la Valsugana”. Quale modo? Ci pensa il Comitato Tecnico. “Il tracciato Trentino è ancora in discussione – puntualizza Chiari - , ma c'è un comitato di lavoro che si è riunito già tre volte”.
Ah, allora sì che possiamo stare tranquilli...mettiamo in mano a questi “oltre 1,2 miliardi di euro”, sulla base di tre riunioni con cui hanno concluso che in qualche modo si collegheranno alla Valsugana?
MA VEDIAMO COSA DICE TRENTO
Oggi 18 settembre dalle pagine de “L'Adige” l'assessore ai lavori pubblici e trasporti Mauro Gilmozzi fa partire una replica raggelante: “SE A4 VUOLE BUTTARE VIA 1,2 MILIARDI NON CE NE FREGA NIENTE. Possono fare il loro pezzo di autostrada ma non possono imporla a noi. Non abbiamo dato alcuna intesa né via libera,”. E rincara la dose, definendo l'uscita di A4 come una mossa tattica in vista del referendum sull'autonomia del 22 ottobre. “La Valdastico? Una bandierina da sventolare”. E conclude osservando come “Non è l'A4 ma è il ministro delle infrastrutture che deve presentare una proposta di progetto complessivo che abbia un senso, dunque riguardi anche il Trentino.”
Intanto oggi il GDV pubblica l'avvio del procedimento, con 5 pagine di espropriati.
Ma niente paura, se il progetto verrà approvato i Comuni potranno sempre chiedere le opere di compensazione: le recinzioni del campo da calcio, o magari una teleferica chi ha più fantasia...
Comunità Salviamo la Val d'Astico, 18 settembre 2017