La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 15 marzo 2013


Riceviamo e pubblichiamo questa interessante lettera di Enzo Magnaguagno.


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AUTOSTRADA VICENZA TRENTO
Per andare a Trento, anzi a Besenello, con la mitica PIRUBI ci vuole un tunnel a due canne (“Purtroppo così lo pretende l’Europa”) dice Schneck.
Metà canna se la fumerà la Val d’Adige e l’altra metà la Val d’Astico. E mica canne da ridere perché il tunnel stradale, con i suoi 15 Km, sarà il più lungo d’Europa dopo quello di Laerdal (Norvegia) che ne misura 24,5 e il Gottardo (Svizzera) di 17 di Km ma che sono a una canna sola. Per trovare un due canne più lungo del nostro bisogna andare a Zongnanshean in Cina ( 18 km, il più lungo del mondo) .E sarà proprio in Cina che sarà opportuno inviare Schneck e soci per verificare i problemi che un simile tunnel procurerà.
Non è però necessaria una grande fantasia per prevedere lo straordinario e infinito effetto Euchessina che sarà provocato dalla deiezione di milioni di tonnellate di materiale da riporto e la processione di centinaia di camion. Sarà uno spettacolo imperdibile per la valle e, soprattutto, alla curva ad angolo retto in località Posta.
Ma la società Raetia, progettista della Piovene-Besenello, ci anestetizza e dice che“Lo scavo di galleria andrà a formare colline e terrazzamenti utili per ulteriori sviluppi della viticoltura” . Un oceano di ghiaia e detriti scenderà da Lastebasse e seppellirà squisite patate per fare spazio a vitigni di pregiata uva frambua.
Dalla valle inesistenti le reazioni di sindaci miopi asserviti ai colpi di frusta di Schneck e a stimolanti promesse politiche.Nel frattempo Trento continua a essere sommersa dai miasmi dei peti, dagli insulti e dagli sputi che le massime autorità Vicentine e Venete quotidianamente indirizzano al presidente Dellai Lama colpevole di negare l’accesso al territorio trentino e impedire la realizzazione dello “sbocco vitale per l’economia del Veneto ai mercati del centro Europa”. Qui, in provincia, il locale regime leghista non ammette voci contrarie all’opera. Chi lo fa rischia il posto di lavoro e la carriera, se non l’esilio.
L’autorizzazione all’inizio dei lavori sembra essere ad un passo. Ancora qualche mossa e il nostro eccitante desiderio di andare a Besenello risparmiando 20 minuti ( con costo di pedaggio stratosferico) sarà soddisfatto e potremo scaricare lo stress accumulato in 40 anni di attesa.
La realtà vera è ben diversa e dice che questa autostrada non andrà mai nè a Besenello né in altra località trentina.Ben che vada arriverà fino ad Arsiero per far felice il sindaco leghista di Piovene che si lamenta da anni per il traffico di attraversamento domenicale del paese.
E non si farà in primo luogo per la dabbenaggine degli amministratori colpevoli di aver assecondato la trasformazione della Serenissima spa in una finanziaria che si chiama A4 Holding ( composta dalla Serenissima più un’altra trentina di aziende).
La A4 Holding ha una situazione debitoria che è superiore al fatturato dell’azienda. Un paradosso visto che il business autostradale ha una redditività lorda che è pari al 40% degli introiti da pedaggio. Ciò significa che i nuovi soci entrati ( ma vecchi volponi che si chiamano Gambari, Astaldi, Gavio, Re-Consult ecc.) hanno portato i debiti delle loro aziende e nessun capitale. Questo è avvenuto sotto il naso di Schneck e degli altri soci pubblici ( Provincia di Vicenza e Verona,Camera di Commercio di Vicenza e Verona, Banche locali ecc.) i quali, oggi, hanno perduto il pacchetto di maggioranza.La prima conseguenza di questo giocare con le cifre di bilancio, e non con l’economia e la finanza reale, è che la società ha in pratica azzerato i profitti a partire dal 2008, proprio l’ anno in cui Schneck è andato in scranno, mentre negli anni precedenti gli utili netti navigavano intorno al 10% del fatturato.
Anche il direttore generale della A4 Holding, Chiari, conferma apertamente, nell’ultimo bilancio consolidato (2011), che” La Società sta vivendo un momento di particolare tensione finanziaria dovuto all’entrata in Società di aziende private con situazioni finanziarie molto difficili”.
Non a caso la Cassa di Risparmio del Veneto ( gruppo Intesa San Paolo) chiede perentoriamente il rientro di 100 milioni di Euro per fine febbraio 2013 e l’aumento del capitale sociale da parte degli azionisti si è rivelato un mezzo fiasco. Nessuno vuole tirar fuori soldi. Banche per prime.
In conclusione: La Serenissima spa di qualche anno fa, a maggioranza pubblica, aveva una situazione finanziaria ottima che le consentiva programmi di investimenti anche di lunga gittata. Oggi la A4 Holding, a maggioranza privata, è una società in condizioni critiche che ha difficoltà a finanziare la Valdastico Sud. Fra pochi mesi scadrà la concessione della Serenissima. Le probabilità che venga allungata al 2026 sono praticamente inesistenti sia perché il CIPE non si riunisce per approvare il progetto, sia perché c’è un cambio importante di guardia al governo e, non ultimo, perché il Dellai Lama ,novello parlamentare,un occhio alla PIRUBI, a difesa dell’autonomia trentina, lo darà da Roma tutti i giorni.
Enzo Magnaguagno
Vigardolo, 13 marzo 2013

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