La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 17 aprile 2015

Approvato il nuovo DEF 2015 - di Valdastico Nord non si parla

Il 10 Aprile è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il DEF, il Documento di Economia e Finanza 2015.


Un documento asciutto, 78 pagine in tutto, chiaro, discorsivo, ragionato.
Effettivamente, della A31 nord, almeno a chiare lettere, nemmeno l'ombra.
Nelle tabelle finali dove sono elencate le 25 "Opere prioritarie del programma infrastrutture strategiche", il completamento della Valdastico Nord non viene contemplato.

Riportiamo due estratti partendo dai quali, probabilmente, è stata attuata una pesante scrematura nel lungo elenco di opere contenute nel DEF precedente:

"L'allegato....parte da un'attenta analisi del contesto trasportistico nazionale - in termini di dotazione e di domanda anche potenziale - e del quadro programmatorio e normativo europeo e nazionale che mette in evidenza tre aspetti prioritari relativi alla sicurezza, alla trasparenza e alla mobilità intelligente nell'ambito delle politiche per l'innovazione."

"Il Programma delle infrastrutture strategiche identifica 25 opere prioritarie, .... , rispondendo da un lato a una diffusa esigenza di razionalizzazione e, dall'altro, a un sano esercizio di realismo finanziario finalizzato a selezionare un ristretto numero di opere sulle quali convogliare le risorse pubbliche e private disponibili"
.

Preoccupante l'analisi fatta per quanto riguarda la rete autostradale:

"Oltre il 40% di queste opere sono sate realizzate in periodi antecedenti il 1970 e hanno, quindi, raggiunto o superato la vita utile di progetto. Lo stato di conservazine delle opere d'arte richiede, pertanto, una manutenzione programmata al fine di porre rimedio ai naturali fenomeni di invecchiamento dei materiali dovuti alle azioni atmosferiche, accentuata anche dai maggiori effetti dell'azione dinamica causata dall'inteso volume di traffico di mezzi pesanti caratterizzati da pesi sempre crescenti."
 
Le testimonianze di questi giorni ci fanno pensare.
Crollo del cavalcavia sull'autostrada Palermo-Catania HORSEMOONPOST_10/04/15, gallerie costruite con meno cemento di quello previsto... CORRIERE SERA_10/04/15 e chissà quanti altri casi ancora! Stiamo circolando su strade dove la sicurezza, vuoi per la loro vetustà, vuoi per il menefreghismo degli Enti preposti, vuoi per la conduzione dei lavori non propriamente etica, è messa ogni giorno a reppentaglio.


Un abisso tra questo DEF e quello del 2014.





139 pagine, la quasi totalità di tabelle incomprensibili e che fanno girare la testa.
Titoli e numeri di centinaia di progetti. 
Si parla di A31 Nord, pure in maniera fuorviante.
"Autostrada A31 Valdastico Nord 1 stralcio - Società Autostrada Brescia-Padova Costo e disponibilità 891.54, Stato Intervento Progetto Definitivo Classificazione: CoreNetwork"
Quando sappiamo bene tutti che il CIPE in Marzo 2013 ha approvato un progetto Preliminare. 
Un DEFINITIVO non è mai stato presentato.
Nel buonsenso di una realtà economico-finanziaria non certo rosea, di tutte queste opere, ritenute strategiche e necessarie fino all'anno scorso, ne sono rimaste 25.

Chissà quanti appalti truccati, favoritismi e mazzette si nascondevano tra le righe di quel documento!
E chissà che il cambio della guardia alle Infrastrutture di questi giorni Lupi/Delrio, con la sorveglianza del Magistrato Cantone, non sia veramente un nuovo inizio.



martedì 14 aprile 2015

Un Flash Mob particolare...

Ci è giunta la segnalazione di un Flash Mob molto particolare.
Un "FLASH GAC MOB" by Gina Pritti tutti al Lago & Friends dedicato a Guglielmo Achille Cavellini, meglio conosciuto con l'acronimo GAC. Ma...


e, soprattutto, che c'entra mai con la Valdastico Nord?

Ebbene, i figuri rappresentati nel Flash Mob, che ha avuto come scenario il ponte della località Casotto di Pedemonte, dove, ricordiamo, dovrebbe concludersi il Primo Lotto Funzionale della A31 Nord, hanno inscenato questo momento a ricordo di un artista sicuramente controcorrente, intrecciando anche la protesta di chi dice no all'autostrada più inutile d'Italia: la Valdastico Nord, o A31 Nord,  simbolo del malaffare e della stupidità di chi favorisce gli interessi personali di pochi a danno della colletività.

"Purchè se ne parli"

E questa iniziativa non poteva rimanere non citata in questo blog.

 Buona visione e un grazie agli ideatori di questo Flash Mob!

venerdì 10 aprile 2015

Giornale di Vicenza - 09/04/2015 - Valdastico Nord "Si dal Governo prima del voto"




Passano gli anni, si succedono i Governi (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi), ma i protagonisti di questo "tira e molla" sono sempre i soliti e come sempre fanno la voce grossa.
Ora non c'è più Schneck a minacciare cause allo Stato e a tentare ogni strada per forzare la mano sulla questione Valdastico Nord, ma è pur sempre la Società BS-PD nella persona di Flavio Tosi, Presidente, a battere il pugno e a mettere in mora lo Stato per quelle che sono definite "lungaggini".

Forse c'è troppa poca chiarezza?
Forse tutti questi "vantaggi per tutti" che vengono sbandierati non sono poi così tali?
Forse non è poi cosi tanto vero che la Valdastico Nord è strategica?
Forse non è poi così tanto vero che i soldi ci sono e che nessuno ci rimetterà di tasca propria? (Stato compreso!).

Passano gli anni, lo scenario non cambia.
L'unico campanello di allarme suona davanti al tentativo (non molto corretto sul piano giuridico) di forzare l'assenso di Trento tramite la procedura della Legge Obiettivo.

Ci risulta difficile capire cosa succederà da qui a fine giugno, scadenza della proroga concessa ad una concessione già scaduta.


mercoledì 8 aprile 2015

QT - Questo Trentino - n. 3 Marzo 2015



La Valdastico come discarica

di Luigi Casanova


Lo ricordiamo a Trento, il presidente della provincia di Vicenza, ex presidente del Consiglio di amministrazione dell’autostrada Brescia Padova, oggi ancora presidente della holding che controlla la Serenissima, Attilio Schnek, piantare in asso i suoi amici leghisti Divina e i dirigenti di Forza Italia del Trentino perché pressato e infastidito dalle domande degli ambientalisti. Accadeva nemmeno due anni fa. Oggi il Presidentissimo è indagato per traffico illegale di rifiuti e falso ideologico assieme ai dirigenti di acciaierie bresciane e venete per aver permesso lo scarico sotto il fondo autostradale della Valdastico Sud di 155.836 mc di scorie non bonificate. Un lungo nastro di residui di lavorazioni delle acciaierie che ha inquinato le campagne venete facendo emergere metalli tossici come il cromo e il nichel, elementi cancerogeni. I fatti sono stati dimostrati in un recente approfondimento giudiziario, un incidente probatorio.
Mentre si avvia a conclusione questa preoccupante indagine, il ministro ciellino Maurizio Lupi e il leghista Luca Zaia spingono per imporre al Trentino il completamento dell’autostrada nelle campagne di Besenello. Sull’argomento il ministro pretende un decreto del Presidente della Repubblica, superando ogni possibile opposizione da parte della Provincia di Trento. Probabilmente a certi personaggi e a certo mondo industriale risulterà più facile nascondere nell’asfalto in galleria, sotto l’altopiano di Lavarone, altre tonnellate di residui tossici. Della preoccupante vicenda non si comprende perché la stampa trentina eviti di parlare, di approfondire i risvolti dell’inchiesta, avviata nell’ormai lontano 2011 e in prossimità di arrivare a conclusione con l’incriminazione di tutti gli indagati.



Cosa deve succedere ancora?! Quante irregolarità, cosa ancora si deve denunciare, per insabbiare questo progetto per sempre??

martedì 7 aprile 2015

VVOX - 05/04/15

Valdastico Nord, A4 Holding mette in mora governo


Il 30 giugno è l’ultimo giorno disponibile per veder approvato il progetto della Valdastico Nord e ottenere il prolungamento fino al 2026 della concessione. Tuttavia, il cambio al vertice del ministero per le Infrastrutture, con l’avvicendamento Lupi-Delrio sembra rivelarsi poco favorevole ai tempi stretti.
All’indomani dell’assemblea dei soci A4 Holding, la società ha messo in mora il governo. Un atto dovuto, per cautelarsi di fronte al tempo che scorre. Nel frattempo riparte anche il negoziato politico. Flavio Tosi, sindaco di Verona e presidente della concessionaria, dovrebbe scendere a Roma la prossima settimana. In programma l’incontro con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti, vicino a Delrio e determinante a novembre per il via libera dato dal Cipe al progetto. L’idea è quella di provare a far leva su Trento fin qui restia a siglare l’accordo.
Sull’avanzamento dell’autostrada, infatti, si è fermi al 9 gennaio. Alla dichiarazione di Lupi che, di fronte al tentativo fallito di una mediazione con Trento, apriva la cosiddetta «procedura del dissenso», inviando l’informativa alla commissione Affari regionali della Camera e mettendo la decisione nelle mani del governo, per approvare il progetto anche senza l’accordo con Trento, che minaccia ricorsi alla Consulta. Da allora nessun passo in avanti.

Link_VVox_05/04/2015 

Una società abituata agli agi del monopolio, a incassare senza concorrenza e a mantenere alti i propri profitti con l'aumento permanente delle tariffe (cosa importa se passano meno camion? aumentiamo i pedaggi, abbiamo bisogno di soldi).
Una società incapace di stare sul mercato.
Una società che vede le sue azioni svalutarsi giorno dopo giorno (già due volte il comune di Verona ha cercato di vendere le proprie azioni nella A4H ogni volta riducendo il prezzo, ma non c'è ancora riuscita), questa società ha il coraggio di mettere in mora il governo per ottenere un'approvazione che il governo non può dare.
Quel progetto va approvato anche se ha costi di gestione insostenibili che peseranno sulle casse pubbliche, anche se danneggia una valle, anche se una regione a statuto speciale chiede di poter dire la sua, anche se costa il doppio delle altre autostrade.
Quel progetto che in una nazione civile andrebbe buttato via perchè economicamente insostenibile, deve invece essere approvato contro ogni norma altrimenti la società concessionaria chiederà i danni allo Stato. Incredibile vero? 
 
C'è nessuno nello Stato che abbia il polso di dire che questi ricatti vanno mandati al mittente perché irricevibili?!