La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 15 marzo 2013

Automobili: crollo del traffico autostradale, siamo tornati al 2001

 Interessante articolo apparso su petrolio.globosfere.it
  
 
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Grafici impressionanti: sia per il traffico automobilistico che per quello dei mezzi pesanti, gli ultimi 12 anni sono stati cancellati.
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I grafici sono impressionanti: sia per quanto riguarda il traffico automobilistico che per quello dei mezzi pesanti, gli ultimi 12 anni sono stati cancellati.
E' un'elaborazione dell'aspista elettrico ing.Max De Carlo, e qualcuno potrebbe accusarmi di approfittare bassamente del suo blog quando si tratta di numeri e cifre; infatti avrebbe ragione, meglio fidarsi di Max che della mia solita confusione aritmetica. Si tratta qui di un calo delle percorrenze autostradali totali pari a quasi il 10% rispetto all'anno di picco, il 2007 (76 miliardi di km contro 83). La curva delle percorrenze per i veicoli pesanti è impressionante, sembra una delle più toste curve di Hubbert: una repentina salita, ed un'altrettanto repentina discesa dopo il 2007, con una lieve ripresa nel 2010 seguita da un altro crollo.
Ma anche l'andamento delle percorrenze automobilistiche ha dell'inquietante: costante lenta salita fino al 2010, "plateau" nel 2011, e crollo repentino nel 2012. Come se fosse davvero finita un'era.

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Qualcuno osserverà che, da "picchisti", non dovremmo che rallegrarci che finalmente stia finendo l'era dell'automobile e dei trasporti su gomma. Come sempre confondendo una crisi subìta disordinatamente, con una decrescita organizzata verso una direzione precisa. Nessuno, picchista, decrescitista o altro avrebbe mai voluto vedere simili crolli improvvisi ed inaspettati: il calo di consumi in ogni settore dovrebbe essere ben pianificato prima, con le dovute alternative e con un progetto a lungo respiro che rappresenti un miglioramento di vita.
Stiamo assistendo invece a un si salvi chi può che non è in grado di rallegrare nessuno. Che anzi rende sempre più difficile ed arduo riuscire a pianificare qualcosa di sensato: come sempre accade, d'altronde, quando c'è panico disordinato.
Grafici - Mondo Elettrico

da petrolio.globosfere.it

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