La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

domenica 23 dicembre 2012

Questa dichiarazione d'intenti delle categorie economiche dovrebbe rassicuraci non poco. Invece rimaniamo perplessi, non fosse altro perchè i alcuni dei firmatari caldeggiano da tempo la realizzazione di Valdastico nord. "Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia" Otto von Bismarck All 17173 1 Spreco Territorio
ValdasticoNord_preCipe

venerdì 21 dicembre 2012

La Difesa del Popolo - 16/12/2012

Intervista del redattore de La Difesa del Popolo all'arch. Renzo Priante apparsa sul settimanale il 16/12/12. LaDifesa Del Popolo 161212

La Difesa del Popolo - 09/12/2012

Ci pregiamo condividere con voi lo spazio che il Settimanale Diocesano di Padova "La Difesa del Popolo" ha dedicato all'argomento Valdastico Nord.


LaDifesa Del Popolo 091212

martedì 18 dicembre 2012

Informiamoci 4 - l'autostrada porta sviluppo?

"Se le industrie chiudono è perchè non c'è l'autostrada" questo quanto affermano gli amministratori dei nostri comuni. Il Presidente Schneck con voce altisonante dichiara: "Se non fanno l'autostrada, in vallata possono prendere la valigia ed emigrare". Ma è davvero cosi? Siamo veramente "morti" senza questa infrastruttura? E, soprattutto, porterà veramente sviluppo in valle?  Informiamoci 4 riporta alcuni accenni della storia industriale veneta, che, dagli anni settanta (anno in cui venne ultimato il tratto Piovene Vicenza), ha visto un inesorabile declino culminato, come esempio, con la chiusura in giugno della Lanerossi di Piovene. In questo volume si analizzano dati della Camera di Commercio e dell'AISCAT, dati che non rappresentano poi una cosi palese certezza per il nostro florido futuro.
Per permettere la distribuzione di questo fascicolo, sono stati necessari dei tagli pesanti. Riteniamo giusto però far partecipe chi ci segue di tutti gli approfondimenti sviluppati. Quanto prima verrà pubblicata sul Blog anche la versione integrale di Informiamoci 4.  Buona lettura....
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Quanto posto occupa un'autostrada? Forse nessuno ha fatto due calcoli su cosa significa fare passare una simile arteria in una valle stretta e con le caratteristiche geomorfologiche come la Val d'Astico. In alcuni tratti, la larghezza in sezione sfiora i 50 metri, cinque volte una statale!
Alcuni dati: tra Piovene e Velo d'Astico si perdono 170 campi e vengono vincolati altri 137 campi per un totale di 307 campi. Pedemonte perde il 28% della superficie di fondovalle che, a tutti gli effetti, è l'unica utilizzabile per un possibile sviluppo urbano. Siamo pronti a sacrificare quelle che sono da considerare le nostre ricchezze per una autostrada di dubbia utilità?
Buona lettura....
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lunedì 17 dicembre 2012

Appuntamento VENERDI 21 Dicembre - CSA ARCADIA - Schio


CSA ARCADIA organizza un incontro venerdi 21 dicembre dove, oltre a degustare prodotti locali,  si parlerà anche di A31 Valdastico NOrd. Relatore: arch. Renzo Priante. Partecipate numerosi!!


domenica 9 dicembre 2012



 Il Giornale Di Vicenza:

 

INFRASTRUTTURE. In Conferenza Stato-Regione, la Provincia autonoma fa quadrato

A31, Trento alza i muri
«Mai senza il nostro ok»

Per Pacher, vice presidente trentino, è un risultato importante. Intanto oggi si riapre la Via al Ministero dell´ambiente

venerdì 07 dicembre 2012 CRONACA, pagina 29
Il tratto finale dell´autostrada Valdastico a Piovene Rocchette. STELLA
«Dovrà esserci l´intesa con la Provincia di Trento per procedere alla realizzazione della Valdastico Nord».
Così un dispositivo inserito nel decimo allegato delle Infrastrutture approvato ieri alla Conferenza Stato-Regione a Roma. Due righe che valgono «una vittoria» per Trento, da sempre contraria alla realizzazione del prolungamento a Nord dell´A31. Ma a distanza l´assessore regionale, Renato Chisso, sgonfia: «Si sapeva che c´era questa dicitura. Nulla di nuovo. Noi restiamo ottimisti».
Intanto oggi, sempre a Roma, si dovrebbe chiudere la Via (valutazione impatto ambientale) al Ministero dell´ambiente. Dovrebbe perché anche nelle scorse settimane si era data per chiusa la pratica, ma poi un ricorso, della Provincia autonoma, ha riaperto i giochi.
Ieri a Roma la riunione sul Dpf delle infrastrutture strategiche. La Conferenza Stato-Regione ha analizzato una lunga serie di opere viarie che sono in programma in tutta Italia.
Il vicepresidente della Provincia di Trento, Alberto Pacher, ha fatto esplicita richiesta, nel corso dell´assemblea, che venga reiterata nell´ultimo allegato una dicitura che riguarda il futuro del progetto dell´A31. Cioè: “Dovrà esserci l´intesa con la Provincia autonoma di Trento per procedere alla realizzazione o meno della Valdastico Nord”. «Tale dicitura, che era presente sia nell´ottavo sia nel nono allegato “Infrastrutture”, era stata cancellata nel decimo allegato, lasciando quindi aperta la possibilità che la realizzazione potesse avvenire anche contro il volere della Provincia autonoma - spiega Pacher - . Il dispositivo così approvato risulta coerente con quanto già previsto nella precedente intesa con lo Stato: il Governo ha poi fatto propria la decisione della Conferenza». Una posizione che dal Veneto «non è vista con preoccupazione», a detta di Chisso, ma che la dice lunga sulle prospettive dell´iter dell´A31 di cui oggi si tornerà a discutere al ministero dell´Ambiente per il parere di Via. Una valutazione che aveva ottenuto il parere positivo, nelle scorse settimane, con l´assenza di Trento che ha poi fatto riaprire il tavolo per «vizio di forma»: non sarebbero stati avvisati della riunione. CRI.GIA.

l039adige - Si Allontana La Valdastico La Delusione Dei Veneti - 2012-12-08

giovedì 6 dicembre 2012

Gruppo Sportivo Casale - segnalazione gravi criticità amministrative

Il Gruppo Sportivo di Casale condivide la "segnalazione di gravi criticità amministrative con riferimento al procedimento di approvazione della VIA relativa al progetto "Valdastico Nord", mandata a moltissimi Enti tra cui tutti i comuni interessati dal progetto, Italia Nostra, WWF, varie emittenti televisive, testate giornalistiche ecc..

giovedì 29 novembre 2012

24-11-12 G.d.V. - Valdastico Nord, si al progetto - spunto di riflessione

Il Giornale di Vicenza sabato 24/11 ha dedicato grande spazio alla notizia di approvazione del progetto da parte della Commissione del Ministero dell'Ambiente. Di contro, le attività del Comitato NO Valdastico NOrd passano praticamente sempre inosservate. Giovedi sera, a Cogollo, la sala della pizzeria Granatiere era gremita, l'arch. Renzo Priante e Federico Strazzer hanno ampiamente illustrato le analisi e le ricerche svolte in questi mesi, anche sulla luce degli ultimi avvenimenti che hanno portato a galla un nuovo progetto con un tracciato diverso da quello che è stato oggetto delle Osservazioni di Luglio 2012. Parecchie persone sono intervenute per dire la loro e gridare il proprio disappunto riguardo la subdola macchina burocratica che non tiene conto dell'opinione del cittadino. In sala era presente anche il corrispondente locale del Giornale di Vicenza. Putroppo lo spazio dedicatoci su questa testata si limita a poche righe, a confonto degli sconfinati articoli in pompa magna che parlano di Valdastico nord.
Libertà di stampa? RIFLETTIAMO anche su questo....

 Valdastico Nord, sì al progetto

INFRASTRUTTURE. Ieri a Roma la commissione per la Valutazione di impatto ambientale ha approvato il tracciato definendo le prescrizioni

C'è l'approvazione del ministero dell'Ambiente Ora manca l'ok dai Beni culturali, poi il Cipe Pesa l'assenza di Trento. Dellai: «Solo una farsa»

24/11/2012
Zoom Foto
Valdastico Nord, il progetto è tecnicamente approvato dal ministero dell'Ambiente. Ora la palla passa alla politica. Il prossimo passaggio sarà al Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica. Sono soddisfatti il presidente dell'autostrada Brescia-Padova, Attilio Schneck, e l'assessore regionale alla viabilità Renato Chisso che non nasconde le difficoltà: «Il tavolo politico con Trento? Non ci siamo». Questo vuol dire che il muro da parte della Provincia autonoma potrà determinare il blocco del proseguimento dell'A31? «No - continua  - l'autostrada si farà. Ci sono mille strade per arrivare alla realizzazione. Intanto, godiamoci il momento positivo».
IL PROGETTO. Da aprile il progetto della Valdastico Nord è all'esame da parte di tutti gli enti e le istituzioni interessate al tracciato che parte da Piovene fino a Besenello, in territorio trentino. Numerose le osservazioni che sono state presentate da parte di categorie economiche e dai Comuni per chiedere modifiche e miglioramenti. È stato depositato anche il «no» da parte della Provincia di Trento, contraria da sempre alla realizzazione dell'arteria. Di più. Trento ha fatto anche ricorso contro il Governo Monti che, nel frattempo, ha approvato il Piano europeo della rete infrastrutturale, la cosiddetta Rete Ten-T, che prevede, appunto, la realizzazione della Valdastico Nord.
IL VIA. Intanto, ieri a Roma, la tanto attesa (e più volte rinviata) approvazione della Commissione per la valutazione di impatto ambientale del ministero dell'Ambiente che si è espressa positivamente. Il progetto così si arricchisce e si modifica con le osservazioni che tecnicamente sono state considerate valide. Il parere favorevole poi è subordinato a numerose prescrizioni, praticamente uno standard per opere di queste dimensioni. Le principali, due in particolare, ricalcano quelle che la Regione Veneto aveva già avanzato e approvato in fase di Via (valutazione impatto ambientale) regionale e che riguardano lo svincolo di Cogollo del Cengio e quello di Valdastico.
LA VOTAZIONE. Il parere espresso a Roma ieri è stato unanime. Nessuno contrario. Al voto non era presente il rappresentante di Trento. «Sono soddisfatto - ha commentato Schneck, presidente dell'Autostrada A4 Holding -. Questa è la dimostrazione della correttezza e della qualità dell'operato della concessionaria Brescia-Padova». Aggiunge il direttore, Bruno Chiari: «Con questa approvazione si mette fine a quei falsi allarmismi su possibili frane e cedimenti apocalittici: il tracciato è sicuro e compatibile con l'ambiente». Anche Manuela Lanzarin, deputata della Lega nord, che segue il percorso dell'infrastruttura dalla VIII commissione della Camera, dichiara: «La Commissione Via-Vas del ministero dell'Ambiente con questo parere ha permesso di compiere un passo importante sulla strada che porta al completamento dell'A31, un'opera strategica per il Veneto e per l'Europa. Speriamo che l'iter si chiuda in fretta e i cantieri possano partire: visti i tempi rappresenteranno una ventata di ottimismo». L'assessore regionale Chisso parla di «tappa fondamentale che chiude un percorso tecnico impegnativo e un risultato che va festeggiato». Da Trento, il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai boccia: «È una farsa: l'A31 è costosa e inutile perché tutti dicono che le Alpi devono essere rispettate e che il traffico pesante deve andare su ferrovia».
LE TAPPE. L'iter della Valdastico non è concluso. Adesso manca la chiusura dell'istruttoria al ministero dei Beni culturali. Solo allora la pratica passerà al Cipe dove si dovrebbe arrivare - questo era l'invito del Governo - con un'intesa tra Veneto e Trento. «Un tavolo che in realtà si è arenato. Non sta portando a niente», commenta Chisso non nascondendo la delusione. Trento resta dell'idea che l'autostrada non si farà senza il loro consenso, come da interpretazione di sentenze giudiziarie. Il rischio allora è che nell' ultima tappa dell'iter, quella del Cipe, Trento da sola riesca a mandare in frantumi il sogno di un'infrastruttura lungo 40 anni. Chisso, tuttavia, non la vede così. È deluso, ma non pessimista. E spiega: «Trento voterà contro, ma l'autostrada si farà. Ci sono mille modi per arrivare a realizzarla. Quella strada serve». E la vuole anche il Governo. Trento allora sempre più sola? Parrebbe. Sapendo bene che i rischi ci sono, i soci dell'A4 Holding hanno dato mandato di prepararsi alla battaglia legale. In ballo, oltre ai chilometri di asfalto attesi dalle categorie vicentine e trentine, c'è anche il prolungamento della concessione al 2026.
Cristina Giacomuzzo

mercoledì 28 novembre 2012

INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA - On. Andrea Zanoni

Il leitmotiv che accomuna il Commissario straordinario della Provincia di Vicenza (Schneck), Il Presidente della Società Autostrade (Schneck), i Sindaci, i Progettisti promotori del progetto A31 Nord, nonchè la stampa locale è sempre lo stesso: "Questa autostrada s'ha da fare perchè ce lo chiede l'Europa. Il completamento della A31 da Piovene a Besenello è funzionale alla realizzazione del corridoio ferroviario (ndr NON autostradale) n. 1 Berlino-Palermo, ed anzi, la Valdastico Nord è inserita nella rete Trans europea (Ten-T) di prossima realizzazione". Dalle analisi fatte  (vedi Informiamoci n. 2)  la A31 si riduce ad una arteria dal valore prettamente regionale, e, cosa ancora più strana, sembra che sul sito della TEN-T Executive Agency a tutt'oggi non ci sia alcun riferimento alla A31 Nord.
Il 15 novembre scorso alcuni rappresentati del Comitato NO Valdastico NOrd hanno incontrato a Vicenza l'Eurodeputato Andrea Zanoni  per valutare con lui la possibilità di fare un'Interrogazione alla Commissione Europea riguardo la questione A31. A fronte della documentazione raccolta, due i quesiti da noi formulati all'Onorevole:
1) La costruzione della A31 Piovene Rocchette-Besenello può essere considerata funzionale alla realizzazione del corridoio Ferroviario n. 1?
2) Esiste un documento ufficiale della Comunità Europea che inserisce l'autostrada A31 Valdastico Nord nella rete di trasporti europea Ten-T.?
L'Onorevole Andrea Zanoni è stato colpito favorevolmente dal nostro lavoro e si è dichiarato disponibile a farsi portavoce dei nostri dubbi, presentando alla Commissione Europea un'interrogazione che qui sotto riportiamo unitamente al Comunicato Stampa del 27/11/2012.
Ringraziamo in questa sede l'Onorevole per aver accolto il nostro appello e ringraziamo doverosamente Stefano Dal Cengio che ha reso possibile questo incontro. Una speranza in più in questa battaglia dove i conflitti di interesse e la poca trasparenza burocratica sembrano avere la meglio sul buon senso e sul rispetto del cittadino come "mente pensante".


venerdì 23 novembre 2012

20121123 L' Adige Mattarello-Primo Incontro Valdastico

 da Thieneonline:

Mattarello. Il No alla Valdastico Nord ha già collegato Trento a Vicenza

Se da un lato Vicenza e il Trentino non hanno ancora un accordo per il prolungamento a Nord dell’Autostrada Valdastico, sembra che i “fronti del NO” abbiano invece un grande feeling.
L’architetto Renzo Priante “ideologo” dei NO Valdastico Nord è di ritorno da un affollatissimo incontro pubblico a Mattarello.
L’incontro, il primo di tre sul tema della viabilità in Trentino sono stati patrocinati dal comune di Besenello, da sempre in prima fila per il “NO” al prolungamento Valdastico e organizzati da   “Fondo Progetti di Solidarietà” e dalla locale sezione CAI SAT.
Priante, salito fin lassù da Piovene per l’occasione, non solo si è limitato a ascoltare le ragioni dei no trentini ma ha avuto modo di esprimere i punti critici del progetto anche per il versante vicentino: la forzatura nell’inserire la Valdastico nell’asse di collegamento nord – sud, ″ Berlino – Palermo; il limitato bacino di utenza Veneto servito dall A31 e stimato nell’ordine delle 400.000 persone; ed infine il devastante impatto che la A31 avrebbe in Valdastico sia dal punto di vista ambientale che territoriale con l’occupazione delle residue superfici agricole e i pesanti vincoli di rispetto stradale che “ingesserebbero” la morfologia della valle.
L’intervento di Priante ha concluso una serata che aveva visto già tra i relatori il sindaco di Besenello Cristian Comperini, che ha aperto la serata presentando il progetto preliminare depositato dai proponenti l’opera (la Società per azioni Brescia Verona Vicenza Padova).
Il sindaco ha ricordato che già il comune ha presentato delle osservazioni che riguardano l’aspetto ambientale, la presunta pericolosità idrogeologica, l’impatto paesaggistico, di inquinamento atmosferico, di danno per la salute, ma anche all’aspetto strettamente economico e trasportistico.
A dargli man forte la documentatissima vice sindaco Roberta Rosi  che invece, ha evidenziato le criticità formali legate agli aspetti normativi e legislativi: l’approvazione del progetto definitivo della Valdastico Nord, infatti, avrebbe l’effetto di aprire un precedente pericoloso nell’ordinamento costituzionale che attribuisce alla Provincia Autonoma di Trento la possibilità di dare o negare il proprio consenso alla realizzazione di infrastrutture del genere.
Il Governo Italiano ha cercato di aggirare l’ostacolo, presentando all’Unione Europea un’integrazione alla bozza di regolamento europeo sulle Reti Ten-T in corso di approvazione. Tale integrazione comprende Valdastico Nord (A31) come autostrada strategica a completamento della rete infrastrutturale europea, senza che la Provincia abbia potuto esprimere alcun parere a riguardo, pertanto la provincia il 17 agosto scorso
ha fatto ricorso.
Infine è intervenuto l'esperto  Roberto Antolini che nel suo intervento ha sconfessato l’esistenza di una reale convenienza nel realizzare la A31, in alternativa alla Padova – Verona – Brennero.
Priante si dice soddisfatto dell’attenzione che si avuta per le ragioni vicentine; a tal punto che gli opuscoli diffusi dal comitato vicentino NO Valdastico Nord hanno trovato spazio anche nel sito www.siamofuoridaltunnel.wordpress.com


Alberto Brazzale

giovedì 22 novembre 2012

incontro pubblico stasera a Cogollo del Cengio Locandina 2012-11-22

Diffida dei cittadini di Casale e Cogollo al Min. Ambiente

Il Comitato NO Valdastico NOrd è fondamentalmente apartitico e contrario alla A31 indipendentemente dal tracciato proposto. E' disposto comunque a informare delle iniziative sulla Valdastico e a dare voce a chi non riesce a ottenerla sui mezzi di comunicazione ufficiali. 
Su richiesta del Gruppo Sportivo di Casale, pubblichiamo la diffida che è stata inoltrata al Ministero dell'Ambiente dai cittadini di Casale e Cogollo. In questo documento si evidenzia che il Ministero si accinge ad approvare la VIA relativa alla Valdastico Nord basandosi su un tracciato diverso da quello su cui tutti gli Enti hanno redatto le proprie osservazioni con scadenza 12 Luglio 2012. Tale tracciato è stato approvato in sede di Via Regionale e proposto al Ministero il 06 luglio 2012, senza che le realtà interessate dal nuovo tracciato potessero valutare ed esporre le ulteriori osservazioni.



giovedì 15 novembre 2012

 da Thiene online:

Schneck: 'Valdastico Nord almeno fino a Lastebasse'.Il comitato del 'no':' E allora dove sta l'utilità?'

Trentatré trentini andarono a Trento tutti insieme trotterellando sulla “A trentuno. Chissà se anche il famoso scioglilingua cambierà con il prolungamento della Valdastico Nord. Novembre tempo di attesa. Anticipa l’avvento, ed entro Natale il Governo, incassato il Via (Valutazione di Impatto Ambientale) regionale favorevole sull’infrastruttura potrà far trovare alla società Brescia Padova sotto l’albero il regalo richiesto.
Nella busta a Babbo natale infatti la società Brescia Padova ha richiesto oltre all’approvazione di un progetto definitivo dell’autostrada, poco concordato con il territorio (chiedere al sindaco Calgaro di Cogollo) ed osteggiato dalla provincia di Trento.Il 16 Novembre prossimo sarà valutato l’impatto ambientale al ministero dell’ambiente e poi il Cipe dovrebbe pronunciarsi sul progetto definitivo.
Vedremo: intanto a riscaldare gli animi degli abitanti della Valdastico un ‘intervista apparsa su Corriere del Veneto domenica scorsa dove, il presidente della società Brescia Padova nonché commissario della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck, stuzzicato sull’argomento A31 non ha fatto mistero sull’idea di realizzare la Valdastico Nord per il momento, nel solo tratto vicentino fino a Lastebasse, bypassando così il problema del veto trentino. Dalle pagine del quotidiano sentenzia “…siamo comunque pronti a completare il tratto vicentino fino a Lastebasse che ha l’ok”
Parole che ovviamente hanno destato una seria preoccupazione per chi l’autostrada non la vuole. Il comitato No Valdastico Nord attraverso un comunicato stampa, ricorda l’eccessiva enfatizzazione dei benefici dell’opera mentre non si starebbero adeguatamente valutando i “costi” ambientali e sociali che l’autostrada scaricherebbe sulla collettività.Con la realizzazione di una parte solo dell’autostrada senza lo sbocco a Trento i benefici sarebbe evidentemente nulli. 'Tranne ovviamente quelli dei cementificatori' - sottolineano i membri del comitato.
Effettivamente viene da chiederci se, dato il periodo di ristrettezze economiche e visto ciò che è accaduto in provincia nell’ultimo fine settimana se Vicenza anziché una struttura viaria non debba dare la priorità a delle infrastrutture idrauliche.
 
Alberto Brazzale
 
 
 
Ultima modifica il Mercoledì, 14 Novembre 2012 17:08

martedì 13 novembre 2012

Comunicato 2012-11-12

Schneck - pronti a completare tratto fino a Lastebasse - Corriere del Veneto - 11-11-12

Pubblichiamo di seguito un'intervista rilasciata  da Attilio Schneck, Presidente della Società Autostrade BS-PD-VI-RO nonchè Commissario Straordinario della Provincia di Vicenza, al Corriere del Veneto in data 11-11-2012. In tale intervista Schneck dichiara, per l'ennesima volta, indipendentemente dall'accordo con Trento, la sua intenzione di proseguire l'autostrada fino a Lastebasse.
A questa affermazione è seguito un Comunicato Stampa, da parte del Comitato No Valdastico NOrd, in cui si esterna il disappunto e la preoccupazione davanti a una dichiarazione che è fuori da ogni ottica di buon senso e dimostra una scarsa capacità analitica sull'amministrazione di denaro pubblico e dei beni comuni.

 

mercoledì 31 ottobre 2012

Informiamoci 2

Siamo al secondo appuntamento con l'informazione tascabile. La Valdastico Nord è veramente una priorità per l'Unione Europea? O è un'opera strategica solamentea livello Nazionale? E se invece lo fosse solo a livello Regionale? E' giustificabile "sprecare" 2 miliardi di euro per collegare il Veneto al Trentino, quando basterebbe concludere 7 km di Valsugana, arteria sulla quale sia la provincia di Trento che quella di Vicenza stanno da anni investendo, con costi sicuramente minori? Di seguito alcune analisi fatte che, conti alla mano, smontano pezzo per pezzo il mito della A31: "E' un'opera strategica. Ce lo chiede l'Europa". Buona lettura! informiamoci 2

domenica 28 ottobre 2012

mercoledì 17 ottobre 2012

Informiamoci - 1

In questi giorni si torna a parlare insistentemente della Valdastico Nord, sia sulle testate venete che trentine, ma gli articoli hanno una diversa connotazione. Non si inneggia più al completamento dell'arteria in nome dello sviluppo, del progresso e di un rilancio dell'economia. I nodi vengono al pettine, piano piano vengono a galla meccanismi e intrecci subdoli che poco hanno a che fare con la trasparente utilità dell'opera. Perfino Tosi, Sindaco di Verona, segretario nazionale della Liga Veneta, è dell'idea che la Valdastico non sia altro che un doppione, correndo parallela alla Valsugana, ed ha dichiarato ad un convegno: "Delle due, una". Alla luce di questi fatti, diventa ancora più importante il FARE INFORMAZIONE. Quelli che vi proponiamo da oggi, e in uscite successive, sono dei fascicoli riassuntivi di quanto successo e rielaborato dal Comitato in questi mesi. La prima mossa che tutti possono fare per non essere colti impreparati è una vasta Campagna di Informazione. Vi chiediamo quindi di aiutarci a divulgare il materiale, pubblicizzando a parenti, amici, conoscenti, il nostro blog o portando nelle case questi volantini per dare la possibilità a tutti di rimanere aggiornati sull'argomento. informiamoci 1

mercoledì 10 ottobre 2012

Da Corriere del Veneto:

Valdastico Nord A4 Holding pronta al contenzioso 


09 ottobre 2012 — pagina 12 sezione: Nazionale

VERONA A4 Holding affila le armi in vista di un 2013 che, pare oramai scontato, vedrà surriscaldarsi il fronte del contenzioso sulla Valdastico Nord e, quindi, sulla proroga al 2026 della concessione sul tratto di A4 che va da Brescia a Padova. Nell’ultima assemblea, come riportato ieri dal settimanale Affari&Finanza, il presidente Attilio Schneck ha, infatti, aggiornato i soci sul percorso ad ostacoli che sta rallentare l’iter approvativo del progetto Valdastico Nord. I tempi stringono e i dubbi, inutile negarlo, aumentano. Il nuovo ricorso della Provincia di Trento, contraria alla realizzazione dell’autostrada, ha segnato una veloce retromarcia della trattativa imbastita tra Regione Veneto e Provincia autonoma sul progetto. Un punto di incontro, pare essere il messaggio sotteso al ricorso, non sarà mai possibile trovarlo. Per questa ragione, e visto l’approssimarsi della scadenza (legata all’approvazione della progettazione definitiva della Valdastico Nord), Schneck ha voluto informare i soci sullo stato dell’arte e sulla volontà di «adire alle vie legali per tutelare i soci». «I fronti sono aperti a tutti i livelli» spiega il presidente di A4 Holding, «farò tutto quello che sarà utile per far valere le ragioni della società. Ho già informato i legali e la strada è percorribile». A4 Holding sottolinea poi che «pur nella complessità dei passaggi autorizzativi necessari» il progetto Valdastico Nord possa arrivare «all’approvazione del Cipe entro l’anno, come per altro ribadito dal vice ministro alle Infrastrutture in occasione dell’inaugurazione del primo tratto della Valdastico Sud». Questo passaggio potrebbe risultare chiave in vista del contenzioso. La convenzione prevede che l’approvazione del progetto autostradale entro il 30 giugno 2013 determini la proroga della concessione al 2026; in caso contrario, però, Anas (che in pratica non esiste già più oggi) e società dovrebbero avviare un percorso per definire l’impatto della mancata approvazione sulla concessione. Facile, per non dire scontato, che l’impatto si possa tradurre nella messa a gara della concessione. Il punto di svolta è, quindi, l’approvazione della progettazione definitiva, ma essendo la Valdastico Nord inserita in Legge obiettivo potrebbe (questa pare essere la posizione di A4 Holding) essere sufficiente arrivare al via libera del progetto preliminare. Sul punto la società guidata da Schneck conta di poter, eventualmente, aprire un varco. Nel frattempo, preparando la battaglia legale, «si è voluto favorire una proficua attività di sensibilizzazione delle istituzioni a vario titolo interessate per accelerare, in tempi quanto più rapidi possibili, il completamento dell’iter approvativo». Matteo Marian

lunedì 27 agosto 2012

Festival No Dal Molin 2012

Al Festival No Dal Molin 2012 quest'anno ci siamo anche noi!!
Accanto ai Comitati No Valdastico Sud e No Pedemontana.
Una bella occasione per condividere, informare e confrontarsi.
Venite a trovarci!






Programma Festival No dal Molin

martedì 17 luglio 2012

Il Professor Dario Zampieri, docente di Geologia all'Università di Padova, ha redatto questa relazione geologica che mette in evidenza la presenza di una frana attiva lungo il tracciato dell'ipotetica Valdastico nord. Le zone interessate sono le cave in comune di Pedemonte e Valdastico, dove sono previsti viadotto, svincoli e aree di servizio. Particolare ancora più sconvolgente, la zona ad alto rischio di frana(20 milioni di m3)misteriosamente non è inserita tra le aree a rischio nel P.A.I(piano di assetto idrogeologico). Criticità geologica A31 N

giovedì 12 luglio 2012

Come da intenti, il comitato NO Valdastico NOrd ha spedito al Ministero dell'Ambiente le Osservazioni al progetto. Auspichiamo che i nostri sforzi, sommati a quelli della Provincia di Trento, dei comuni Trentini e di tutti quelli che hanno inviato osservazioni, abbiano un peso nell'ostacolare un progetto tanto inutile quanto dannoso per le persone e l'ambiente.

A31 Osserv Generale

martedì 10 luglio 2012

Osservazione S Agata

 da Italia-news.it:

WWF: "TORNA IL PROGETTO PER L’AUTOSTRADA PIU' INUTILE D'ITALIA"

inserito da: Redazionepubblicato il: 09/07/2012 18:59

WWF Presentate dal WWF le osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale: incomprensibile le ripercussioni su habitat e specie; insufficienze documentali per immagini e foto simulazioni
Le cifre: 40 km di tracciato; 12 i comuni interessati, 7 nella provincia di Vicenza; 5 a Trento “Incomprensibili le ripercussioni su habitat e specie e chiare insufficienze documentali per quanto riguarda le immagini e le fotosimulazioni”: sono alcune delle motivazioni con cui le sezioni regionali WWF Veneto e Trentino Alto Adige hanno bocciato - con delle proprie osservazioni, presentate oggi alle Autorità competenti - lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) del Progetto preliminare dell’Autostrada Valdastico A31 Nord, proposta dalla società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.


Il tracciato prescelto di 39,3 Km inizia a Piovene Rocchette, dove attualmente termina a Nord l’A31 poi corre interamente in rilevato, gallerie e viadotti nella direttrice della Valdastico, sino a connettersi con l’AutoBrennero in comune di Besenello (TN). Dodici i comuni interessati: 7 nella provincia di Vicenza e 5 nella Provincia di Trento. Negli anni ‘70 la semplice proposta dell’Autostrada Valdastico TN – VI (soprannominata allora ‘Pirubi’ dalle lettere iniziali dei parlamentari promotori Piccoli, Rumor, Bisaglia) fu assurta a simbolo del malcostume politico e fu travolta da motivazioni serie, fondate e serene, che convinsero i fautori dell’improvvida opera viaria a desistere. L’opposizione fu vasta e trasversale, tanto che la stampa nazionale la definì “l’autostrada più inutile e dannosa d’Italia”. Le motivazioni di allora (questo è il terzo tentativo di VIA con il proseguimento a Nord dell’Autostrada) conservano intatte la loro attualità e validità.
Il progetto, oggetto delle osservazioni, non ha saputo esprimere una coerente e opportuna attenzione sotto gli aspetti ambientali e naturalistici e si presenta con l’autorevolezza dell’intervento che sarà realizzato comunque, con molta enfasi sulle componenti ambientali ma ben poca effettiva difesa dei valori che esse rappresentano: purtroppo senza un’approfondita e completa definizione della significatività degli impatti attesi, non è possibile procedere alla comprensione dei costi ecosistemici, a carico di habitat e specie, che graveranno sul territorio.
Conseguentemente non si può procedere in maniera organica e credibile a determinare quale sia la sostenibilità dell’opera, ovvero la resilienza dell’ecosistema tutto: mancando un approfondito esame dei tempi di ritorno, le previsioni sono che nell’immediato, nel medio e nel lungo periodo siano attese ripercussioni negative di quest’opera, con un sostanziale peggioramento globale del comparto ambientale e, in ultima analisi, della qualità della vita. L’approfondimento del comparto ambientale e naturalistico a parere del WWF ha evidenziato l’elaborazione di documenti obbligati, condannati a compatibilizzare l’intervento all’interno di un disegno progettuale massiccio, senza la possibilità di smarcare veramente una propria dignità analitica.
Lo Studio di Impatto Ambientale, con la visione multidisciplinare che ad esso avrebbe dovuto competere, è risultato del tutto assente nel saper identificare la significatività degli impatti sulle specie; allo stesso modo manca la descrizione di dettaglio, un cronoprogramma, la fattibilità e la praticabilità delle misure di compensazione.
Una menzione a parte merita il consumo del suolo, che è stato interpretato dal Proponente semplicemente come una disponibilità automatica nell’ordine delle cose ignorando, a causa della commercializzazione delle risorse come mero dato economico, la sua indispensabile funzione naturale.
Come specifica materia di studio si evidenzia invece che non sono stati indagati gli aspetti ecosistemici, intesi come loro funzionalità ecologica per la produzione di beni e servizi. Anche nella parte paesaggistica il progetto della Valdastico Nord non ha convinto, tutto al contrario.
Il WWF ha evidenziato sia delle forzature sia delle omissioni o errate comprensionI delle valenze analizzate, per quanto riguarda la determinazione degli impatti. Sono altresì state riscontrate chiare insufficienze documentali per quanto riguarda le immagini e le fotosimulazioni, per le visioni prospettiche e le considerazioni nelle varie stagioni, di giorno e di notte. Il WWF non assolve neppure la Relazione di Incidenza Ambientale, colpevolmente condotta solo per la prima fase di “screening”, autoreferenziale e dalle determinazioni di impatti non rilevanti non sostenute da argomentazioni scientifiche, che non ha saputo individuare la presenza di habitat di specie all’esterno dei siti Natura 2000, per specie di interesse comunitario segnalate in siti Natura 2000.
Dell’area che la RIA avrebbe indagato su un buffer di 3 km apposto a destra e a sinistra del tracciato, come dimostrato, non si è trovata traccia. Il WWF vista l’evidenza dell’ampia inadeguatezza rilevata, esprime giudizio negativo sul materiale documentale visionato, anche in ragione di conseguenti ed evidenti non conformità procedurali-normative, specifiche in campo ambientale, riconducibili alle disposizioni sia della Direttiva 85/337/CEE - ora 2011/92/UE - , sia della Direttive “Habitat” ed “Uccelli” per gli aspetti più prettamente di conservazione naturalistica.

lunedì 2 luglio 2012

 il Mattino di Padova:

Valdastico a corto di fondi La fine del tratto Sud slitta

A4 Holding: le banche non ci danno credito, completamento arriverà nel 2014 Schneck: «Per accelerare la realizzazione della Nord ipotesi project bond»






di Matteo Marian
INVIATO A VERONA. I rubinetti del credito si sono chiusi e Autostrada Brescia-Padova rimanda di un anno il completamento della Valdastico Sud. «Sono oramai sei mesi che le banche non ci danno ulteriori finanziamenti» ha sottolineato ieri al termine dell’assemblea dei soci della A4 Holding il direttore generale Bruno Chiari. Il nodo Valdastico Sud, con il completamento che slitta all’inizio del 2014, appare, però, solo un piccolo “incidente” rispetto al generale problema del credito e dello sviluppo infrastrutturale a Nordest. Ed è forse per questo che, in attesa di definire la revisione del piano finanziario con Anas (fatto non secondario rispetto alla bancabilità dei progetti), in società si stanno studiando possibili alternative. «I project bond potrebbero fare al nostro caso per la realizzazione della Valdastico Nord, sarebbero sicuramente un acceleratore» ha sottolineato il presidente Attilio Schneck.
La possibilità, prevista dal governo nel decreto sviluppo, di permettere alle società che realizzano infrastrutture di emettere delle obbligazioni (e quindi del debito) legate al progetto stesso aiuterebbe Serenissima a trovare gli 1,9 miliardi necessari per realizzare la Valdastico Nord. Certo, i soldi non sono l’unico problema. Ma una mediazione con Trento, magari sulla realizzazione del solo tratto veneto per permettere alla società di ottenere la proroga della concessione al 2026, potrebbe essere possibile. «La partita è nelle mani della Regione che sta trattando il piano trasportistico con la Provincia di Trento. La realizzazione a lotti può essere una strada percorribile». La conferenza dei servizi sulla Valdastico Nord si è chiusa e per fine luglio potrebbe andare a dama anche la valutazione di impatto ambientale. A settembre, sul tavolo del Cipe, potrebbe esserci il preliminare.
Intanto Brescia-Padova fa fronte agli investimenti con la cassa generata dalla società. Il fatto è che nei primi sei mesi dell’anno il traffico ha fatto segnare un calo del 7%. «A bilancio non si vede perché pareggiato dall’aumento delle tariffe» ha sottolineato Schneck, «ma, se proiettato sull’anno, si tratta di 20 milioni di ricavi in meno». Ieri l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2011 (672 milioni i ricavi di gruppo, utile di 18,6 milioni), mentre è stata rinviata la modifica dello statuto per allargare il Cda da nove a 11 e per definire una governance che rispecchi il nuovo azionariato (più privati). Secondo Comune e Provincia di Venezia e Camera di commercio di Padova la modifica farebbe scattare il diritto di recesso, e quindi la società avrebbe dovuto acquistare le loro quote. «Strada non percorribile, faremo le modifiche necessarie» ha commentato Schneck rinviando il punto. Mentre Serravalle ha avviato un’asta sul suo 5% e Provincia di Bergamo pare intenzionata a vendere, Intesa Sanpaolo, Gambari, Astaldi e la 2G Investimenti (Giuliano e Guglielmo Tabacchi) hanno concentrato le loro quote: il veicolo finale sarà Reconsult, ed è stato sottoscritto un patto di sindacato sul 50,3% di A4 Holding.
29 giugno 2012