La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

martedì 25 novembre 2014

Altreconomia - Il governo commissaria la Valdastico Nord

Illuminante per capire quello che è successo in queste settimane l'articolo di Luca Martinelli apparso su Altreconomia di Novembre 2014.
"Sono passati 40 anni, ma è nel secondo decennio che il prolungamento della Valdastico Nord sembra diventato "fondamentale", cita il testo. 
Già, come abbiamo sempre denunciato noi, quella che per la Società BS-PD, per gli industriali e politici vicentini è ritenuta un'opera fondamentale per lo sviluppo economico del Veneto, non è stata portata a termine ai "tempi d'oro": quando le risorse economiche erano floride e la parola "crisi" lontana, quando non si prestava particolarmente attenzione all'ambiente, quando nessuno si sarebbe sognato di "farla in galleria" per diminuire l'impatto (visivo) ambientale, ma facendo così lievitare all'inverosimile i costi di realizzazione e di gestione.
Ad oggi il solo progetto preliminare della Valdastico è un'opera insostenibile sotto tutti i punti di vista il cui impatto economico e ambientale non è stato valutato da tecnici competenti, ma da politici (in testa il premier Renzi e poi ministri, sottosegretari, segretari che compongono il CIPE!).
Quindi, un manipolo di politici che, sicuramente amici degli amici, sembra spingere su tutti i fronti affinchè questa opera si faccia, anche incompleta, anche assurdamente fino a Casotto, purchè si attui il rinnovo concessione e gli amici degli amici possano cantar vittoria.
Siamo forse al capitolo finale di questa storia. Si son rimessi al Consiglio dei Ministri e solo il Decreto del Presidente della Repubblica deciderà le sorti di questa autostrada.

Fino a che punto sono arrivati i soggetti coinvolti? Politici locali, organi competenti (ma forse anche no), società coinvolte per mero interesse personale, i soliti nomi dei soliti noti che, abbandonata una carica, ne vanno a ricoprire una ancora più compromettente (non ultimo il sig. Chiamparino qui citato)
Ormai Valdastico Nord è sinonimo di ILLEGALITA', LOBBY, CONFLITTI DI INTERESSE.

Che cosa si deve fare ancora affinchè la nostra voce venga ascoltata e si decida con buonsenso??




Interni L'Autorità dei trasporti: la concessione in scadenza a giugno 2015
Il governo commissaria la Valdastico Nord Una decisione del Comitato interministeriale per la programmazione economica "forza" l'iter per l'approvazione del progetto dell'A31 Nord, tra Veneto e Trentino, un investimento da due miliardi. Una decisione che va a tutto vantaggio del concessionario A4 Holding, il cui primo azionista è Intesa Sanpaolo. Sergio Chiamparino, membro del CIPE, è stato fino a pochi mesi fa presidente della Compagnia di San Paolo, a sua volta primo azionista di Intesa. Intanto comitati, associazioni e amministrazioni manifestano a Besenello (TN)

di Luca Martinelli - 13 novembre 2014

Sabato 15 novembre a Besenello, in Trentino, viene inaugurata una statua: l’opera d’arte si chiama “Guerriero contro la Pi.Ru.Bi.”, ed è una scultura alta tre metri, in legno di cedro, che pesa oltre quattro quintali.
La “Pi.Ru.Bi.” è la Valdastico Nord, cioè l’autostrada che dovrebbe unire l’A31 -che termina a Piovene Rocchette, nel vicentino- all’A22, poco a Sud di Trento.
Quando l’iniziativa è stata programmata, non era possibile sapere che il 10 novembre, nel corso di una riunione del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), il governo guidato da Matteo Renzi avrebbe provato a far ripartire il progetto, e di superare -cancellandone con un colpo di spugna- la contrarietà espressa dalle comunità locali. Tra la Valdastico e Besenello, il governo sceglie di ripartire dagli anni Settanta, cioè da “Pi”, “Ru” e “Bi”, Piccoli, Rumor e Bisaglia, i tre democristiani che sono i promotori dell’opera.

Sono passati quarant’anni, ma è nel secondo decennio del ventunesimo secolo che la nuova autostrada, che viene definita “A31 Nord”, pare diventata “fondamentale”, un investimento imprescindibile in particolare per A4 Holding -la società che gestisce l’A31 e l’A4 tra Brescia e Padova-: i motivi li abbiamo spiegati in un reportage del gennaio 2013, intitolato -non a caso- “L’autostrada è una garanzia”, perché garantirebbe ad A4 Holding la continuità di una concessione altrimenti destinata a terminare nel giugno del 2015, dopo una proroga di due anni.

Prima di ricostruire l’intera vicenda legata all’iter autorizzativo dell’opera, vale la pena sottolineare che la decisione è stata presa dal CIPE, cioè il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che non è un organo “tecnico”, cioè capace di valutare la consistenza del progetto, ma politico, formato da Matteo Renzi, da una decina di ministri del suo governo, da due sottosegretari alla presidente del Consiglio dei ministri e da un segretario, che in questo momento è Luca Lotti, uno dei fedelissimi del primo ministro (e anche lui sottosegretario).
Tra i componenti del CIPE c’è anche, unico a non far parte della compagina governativa, il presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome. Secondo le indicazioni del sito www.cipecomitato.it, che probabilmente non è aggiornato, sarebbe Vasco Errani, l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna. In realtà, il presidente della Conferenza delle Regioni è oggi Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte.
Quel Chiamparino che prima di candidarsi nella primavera del 2014 a guidare il Piemonte è stato -dal 2012- presidente della Compagnia di San Paolo, “nominato per acclamazione” dal Consiglio Generale nella riunione del 7 maggio. La Compagnia di San Paolo è, a sua volta, il primo azionista di Intesa Sanpaolo, di cui controlla il 9.888  delle azioni (Consob, 13 novembre 2014).
E Intesa Sanpaolo controlla -attraverso Re Consult Infrastrutture ed Equiter-, il 35,35% di A4 Holding, la società concessionaria dell’A31.
Quella che vuole realizzare a tutti i costi l’A31 Nord, perc non perdere così il diritto a gestire anche la trafficatissima A4, nella tratta tra Brescia e Padova. 

Qui emerge una prima anomalia dell’intera vicenda: la scadenza iniziale della concessione in carico ad A4 Holding era fissata alla fine di giugno del 2013, ma i motivi della proroga non sono stati spiegati a nessuno dal ministero delle Infrastrutture, che non risponde alle domande dei giornalisti, mentre la neonata Autorità di regolazione dei trasporti -che ha avuto serie difficoltà a recuperare i dati dallo stesso ministero e dai concessionari- quando a metà luglio ha presentato in Parlamento la propria relazione annuale ha indicato come dati di scadenza della concessione il 31 dicembre 2026.


"Per evitare che la concessione scadesse al 30 giugno 2013 -ci spiegano dall'Autorità-, il ministero delle Infrastrutture e trasporti ha chiesto alla Commissione una proroga 'tecnica' di due anni fino al 2015, finalizzata all’approvazione di detto progetto definitivo e la Commissione UE ha espresso parere favorevole.
Ovviamente, se il progetto in questione non dovesse essere approvato entro il 30 giugno 2015 la convenzione dovrebbe, allora sì, ritenersi scaduta".

È per questo che il ministero delle Infrastrutture, con la decisione del CIPE del 10 novembre, ha scelto di forzare l'iter, scegliendo di agire da dominus dell’intera vicenda: tra sette mesi, Intesa Sanpaolo rischia di perdere la concessione, e a quel punto il ministero dovrebbe bandire una gara per il nuovo affidamento.
Così, il Comitato ha deciso di avocare al Consiglio dei ministri la decisione in merito alla realizzazione dell’opera, realizzando -anche in questo caso- quel provvedimento che Salvatore Settis nel suo intervento sull’ebook “Rottama Italia” definisce, con un paradosso, di “dissenso-assenso”. Se alla fine del procedimento avviato secondo il Codice degli appalti pubblici (il dettaglio è in coda all’articolo) la Provincia autonoma di Trento resterà contraria, a quel punto interverrà Maurizio Lupi che farà approvare il progetto preliminare entro due mesi, con un decreto che dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica.

Torniamo a Besenello, dove il guerriero contro l'A31 Valdastico Nord -opera dal quarantenne scultore trentino di Folgaria, Florian Grott- verrà posato lungo la statale 12 del Brennero: la scelta non è causale perché proprio lì dovrebbe sboccare il tunnel previsto nel tracciato del prolungamento verso Trento dell'autostrada.
La montagna tagliata è quella che vedete sullo sfondo nella foto che correda quest’articolo, dietro il borgo.
E l’amministrazione comunale di Besenello, nel corso degli ultimi anni, si è distinta nella opposizione a un progetto distruttivo, che prevede la realizzazione di una galleria più lunga del traforo del Gran Sasso (sotto l’altipiano di Lavarone) per un costo stimato di circa 2 miliardi di euro.
Sindaco e vicesindaco hanno addirittura pagato con la propria indennità uno studio geologico, affidato ad un professionista esterno, Dario Zampieri dell’Università di Padova, che ha evidenziato -tra Valdastico e Pedemonte, nel territorio vicentino interessato dal progetto- “una massa di dolomia sospesa […] avente un volume di 20 milioni di metri cubi”, in pratica una gigantesca frana che potrebbe staccarsi proprio nell’area dov’è prevista la realizzazione di uno svincolo e dell’unica area di servizio della Valdastico Nord.   



Negli ultimi anni l’opposizione alla Valdastico Nord e alla Pi.Ru.Bi. è stata portato avanti dagli attivisti ma anche in sede amministrativa, e a fine luglio è arrivata un’ultima sentenza del TAR ha dato ragione alla Provincia di Trento e ai Comuni trentini, specificando che il parere negativo (e motivato) da parte della Provincia autonoma ha il potere di bloccare il progetto. Perché così è scritto nella Costituzione.  

È per questo che si è reso necessario l’intervento del CIPE, e qui l’articolo diventa un po’ tecnico, perché aiuta a comprendere l’attitudine del governo -e in particolare del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi- nei confronti delle grandi opere inutili e dannose.

Nella seduta del 10 novembre, il Comitato “ha assunto motivate determinazioni in ordine all’esigenza di superare il dissenso manifestato dalla Provincia autonoma di Trento sulla localizzazione dell’Autostrada A31 Valdastico Nord, 2° Lotto di completamento da Valle dell’Astico alla A22 (Besenello) e di proseguire nello svolgimento della apposita procedura prevista dall’articolo 165, comma 6, lett. a) del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 (Codice dei contratti pubblici)”.

Bisogna prendersi così il Codice dei contratti pubblici, per capire che cosa è scritto nell’articolo 165, comma 6, lettera a, e che cosa significa l’applicazione di quanto previsto al “caso” della Valdastico Nord. 

Il testo di legge spiega che “in caso di motivato dissenso delle regioni o province autonome interessate si procede come segue: a) per le infrastrutture di carattere interregionale o internazionale, il progetto preliminare è sottoposto alla valutazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, alla cui attività istruttoria partecipano i rappresentanti della regione o provincia autonoma interessata. A tale fine il progetto è rimesso a cura del ministero al Consiglio superiore dei lavori pubblici che, nei quarantacinque giorni dalla ricezione, valuta i motivi del dissenso e l'eventuale proposta alternativa che, nel rispetto delle funzionalità dell'opera, la regione o provincia autonoma dissenziente avesse formulato all'atto del dissenso. Il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici è rimesso dal ministro al CIPE, che assume le proprie motivate definitive determinazioni entro i successivi trenta giorni. Ove anche in questa sede permanga il dissenso della regione o provincia autonoma, alla approvazione del progetto preliminare si provvede entro sessanta giorni con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle infrastrutture, e, per le infrastrutture di competenza di altri ministeri, di concerto con il ministro delle Attività produttive o altro ministro competente per materia, sentita la commissione parlamentare per le questioni regionali”.

(Aggiornato il 14 novembre 2014, 10.06)


 Link_Altreconomia_13/11/14

giovedì 20 novembre 2014

Irma Lovato scrive a Vicenza Più - Il possente braccio dell'indignazione e dell'intransigenza e l'"autostrada nuda"

Riportiamo una riflessione di Irma Lovato nata ai piedi del guerriero...
Irma ha sempre affiancato il Comitato NO Valdastico Nord nelle iniziative. Persona determinata, che non ha paura di denunciare gli scandali, di battersi per la legalità e il rispetto del bene collettivo...
Un grazie a lei e a quei giornalisti e testate che riportano fedelmente i nostri pensieri dando visibilità senza travisare il senso di alcuna parola.

Il testo è stato pubblicato su Vicenza Più il 18/11/14
Link_Vicenza_Più_18/11/14

Il possente braccio dell' indignazione e dell'intransigenza

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Il possente braccio dell' indignazione e dell' intransigenza di cittadini, comitati ed associazioni Vicentine e ben rappresentato nella scultura lignea dell' artista Florian Grott, che in questi anni, in quasi perfetta solitudine, hanno cercato la verità che spesso si nascondeva dietro alla facciata di rappresentanza di chi, a tutti i livelli rappresentava lo Stato.
Ed è così che questo gruppo di persone sono partite dall' Alto Vicentino per andare a solidarizzare con la popolazione di Besenello, paese dove il proseguimento dell' A31 Valdastico Nord intende terminare la sua pazza e sconsiderata corsa.
Ben si sa però che solo il futuro renderà meriti ed onori a chi ha avuto il coraggio, non solo di sfidare il maltempo per presenziare alla manifestazione della posa di tale scultura chiamata Il Guerriero, ma di studiarsi le carte del progetto, di trovarne le neanche tanto velate bugie che certa
stampa locale 'sparava quale oro colato'. Costoro hanno dedicato tempo, energie, denaro, pazienza e volontà convinti che il punto fondamentale era l' informare la cittadinanza. Lavoro non facile, impegno non sempre sostenibile, a volte sfibrante dal punto di vista psicologico e morale perchè, come racconta la famosa favola è solo un bambino che si accorge e grida IL RE' E' NUDO...tutti gli altri, nonostante l' evidente nudità, lo continuano ad applaudire come fosse il miglior Presidente di provincia o il miglior Presidente di Regione o, perchè no, il miglior Sindaco! Ma in realtà in questa storia sul proseguimento dell' A31 Valdastico Nord non c' è nulla che abbia a che fare con le favole: ci sono solo e sempre i soliti poteri forti; ci sono solo e sempre i soliti facili interessi e guadagni da parte di pochi; ci sono gli eletti che giunti al potere tessono relazioni non trasparenti con le lobby, e dimenticano che l' unico obiettivo è il bene della cittadinanza non i schei! Ci sono i diritti e la dignità dei cittadini, calpestanti con disinvoltura e sfacciataggine.
Sicuramente però è l' altro lato della medaglia che dobbiamo guardare e valorizzare: perchè ci sono anche coloro che hanno saputo spingersi oltre ad ogni apparenza, sentendosi derisi e venendo spesso considerati retrogradi e contro il progresso!!!
Ma il vero progresso di un paese civile è la legalità: legalità di intenti e di azioni; legalità di parole e di progetti; legalità che nulla ha a che vedere con il proseguimento dell' A31 perchè mai gli organi preposti han cercato ed attuato un dialogo con i cittadini. Anzi!
Quindi, se i cittadini han dovuto fare collette per finanziare esposti contro quest' opera, possiamo dire che in Italia si respira e si attui la legalità? E se dei cittadini devono difendersi e proteggerti dallo Stato che invece li dovrebbe tutelare qual' è l' idea che ha dei cittadini lo Stato stesso?
Si, rimmarranno nella storia tutti coloro che hanno fatto un passo indietro, coloro che non si sono interessati del proprio territorio, di come lo Stato utilizza,o sperpera, i soldi delle tasse e forse avranno un moto di vergogna per essere stati sempre in ombra.
Si: con maggior certezza dico che lasceranno un' impronta ben più forte ed educativa nella storia futura, quel manipolo di persone che hanno osato mettere in atto un' azione di resistenza tutt' altro che facile, in perenne salita e a volte in verticale...spesso con la domanda buona e ingenua che solo i bambini, come quello della favola, osano e sanno pronunciare pronunciare "L' AUTOSTRADA E' NUDA"!
Irma Lovato

mercoledì 19 novembre 2014

Hanno parlato di noi e del guerriero - RASSEGNA STAMPA

Una piccola rassegna stampa sull'eco della posa del guerriero:

Il Mattino di Padova - 15/11/14

Valdastico Nord Un guerriero contro l’autostrada

Oggi il patto tra i comitati del Veneto e quelli del Trentino Al consiglio dei ministri le pressioni per decidere in fretta


LA PROTESTA

Valdastico, arriva il guerriero (RASSEGNA FOTOGRAFICA)

Trentino_Corriere_Alpi_16/11/14

In cinquecento per dire no alla Pirubi
Giovani, contadini, intere famiglie e tamburi africani con il “Guerriero” di Grott contro l’ipotesi della nuova autostrada

Anche dal Veneto tanti i contrari
BESENELLO Ieri a Besenello si parlava anche vicentino. I rappresentanti dei comitati della valle ad di là della Vigolana, sono saliti con una folta rappresentanza in Trentino, per far capire che in Veneto non tutti sono d'accordo. 

Valdastico Nord Un guerriero contro l'autostrada di Daniele Ferrazza

...Mentre sulle testate di oggi campeggia questa notizia....


Veneto al primo posto in Italia
per asfalto e cemento
Il segretario della Cgia Bortolussi: «Dove si è costruito di più i dissesti sono stati maggiori»
VENEZIA In oltre 20 anni il consumo di suolo ha interessato tutto il Paese ma in Veneto si registra il maggior incremento: +3,8%, a fronte di una media nazionale del +1,9 per cento. L’elaborazione è della Cgia di Mestre, su dati dell’Istituto superiore per la ricerca ambientale e certifica che nel 2012 (ultimo anno disponibile) l’estensione del suolo coperto da asfalto o cemento ha raggiunto il 7,3% della superficie nazionale. In testa alla classifica le regioni più popolate, come la Lombardia e il Veneto (entrambe col 10,6%), la Campania (9,2%), il Lazio (8,8%), l’Emilia Romagna (8,6%), la Puglia e la Sicilia (entrambe con l’8,5%). «Dove si è costruito di più, i dissesti idrogeologici sono stati maggiori», rileva il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi.



Fino a quando i nostri appelli resteranno inascoltati? 
Quanti guerrieri dovremo posare affinchè le istituzioni, i politici, gli industriali, le lobby che abusano di poteri forti, cambino rotta e comincino a pensare a qual'è il vero BENE per l'umanità?? 

 Finchè chi ci governa o riveste cariche politiche se ne esce con simili affermazioni: 

«Il Governo riuscirà a portare a casa questo e altri cantieri. Perché è attraverso queste opere infrastrutturali che si tutelerà il territorio. È inammissibile che si muoia per pioggia».
Moretti su Valdastico Nord, G.d.V.

siamo ben distanti da ciò che può essere chiamato buonsenso e buon governo...

 

lunedì 17 novembre 2014

Posa del Guerriero - Immagini da Besenello - 15/11/14

Torneremo a commentare quello che è successo in questi giorni dall'altra parte della barricata, in quei posti a noi inacessibili dove si decide il destino dei popoli, contro il volere dei popoli.
Oggi vogliamo condividere le immagini con chi non ha potuto esserci sabato al grande momento di aggregazione per la posa del Guerriero contro la PI.RU.BI.
400 persone, hanno scritto i giornali, unite per denunciare, insieme, quella che, se venisse completata, sarebbe uno scempio ambientale, nonchè economico, senza precedenti.
Tutti in corteo dietro al guerriero di Florian Grott: sindaci trentini, in prima linea, e poi i rappresentati del Comitato NO Pi.Ru.Bi,  del Comitato NO Valdatico NOrd del vicentino, del Comitato No Pedemontana, di Legambiente, ACLI e del movimento no TAV, ma anche vari sostenitori e gli abitanti di un paese, Besenello, che rischia uno sfregio e una ferita eterna per la stupidità di politici e organi preposti piegati alle lobby e agli intrecci dei soliti, ormai poco, ignoti.
Si respira tutta un'altra aria in territorio trentino.
A partire da quella scritta che campeggia sulla facciata del municipio, già...avete capito bene: del MUNICIPIO!
"NO PI.RU.BI"
Per poi continuare con la presenza dei sindaci ed amministratori provinciali trentini che, fascia tricolore al collo, formano una lunga fila come a ribadire: "Di qui non si passa!".
Commoventi giovani e bambini che, fieri e impettiti, a gruppetti, indossando la maglietta rossa del Comitato NO PI.RU.BI, portano bandiere e cartelli con scritto "PI.RU.BI non rovinerai le nostre vite!".
Questo significa fare comunità, lottare per i propri diritti, e soprattutto educare le generazioni future a vedere e denunciare gli scandali.

Hanno paura per noi, i sindaci trentini. Perchè, se loro possono avere una scappatoia appellandosi alla Corte Costituzionale, temono che le pressioni siano così forti da parte degli "amici" veneti da non escludere la realizzazione del primo lotto funzionale fino a... Casotto! Uno scandalo nello scandalo.

Siamo in molti ormai ad aver denunciato l'assurdità nella realizzazione dell'opera. Devastante sotto il profilo ambientale, antieconomica sotto il profilo dei costi di realizzazione ed inaffrontabile nei costi di gestione a fronte del volume di traffico previsto.
Un debito che graverà per sempre sulle spalle dei cittadini. 
Una cattedrale nel deserto voluta solo ed esclusivamente per il rinnovo della concessione.

In Italia si continua a morire di alluvione, di maltempo, di piene di fiumi ingestibili, di allagamenti che sono sempre più improvvisi e violenti.

In tanti dicono: BASTA SPRECARE TERRITORIO! TUTELIAMO L'AMBIENTE!
Basta dissacrare un equilibrio ambientale che è sempre più precario, per colpa dell'uomo.   
Ma...in barba ai cittadini che riescono a pensare e che rifiutano l'ennesimo scempio voluto dall'uomo per interesse di pochi, a Roma si va avanti.






















lunedì 10 novembre 2014

COMUNICATO STAMPA - Un guerriero alto tre metri contro la Valdastico Nord - programma



COMUNICATO STAMPA
Un guerriero alto tre metri contro la Valdastico Nord
Sabato 15 novembre a Besenello
la posa della statua in legno
e il gemellaggio tra il comitato trentino e vicentino

Un corteo d'auto partirà da Piovene Rocchette alle 8.30

 

Valle dell’Astico, 8 novembre 2014


È alto tre metri, è in legno di cedro e pesa oltre quattro quintali. È il guerriero contro l'A31 Valdastico Nord che sabato 15 novembre verrà posato a Besenello (Trento) lungo la statale 12 del Brennero, rivolto verso lo sbocco di un ipotetico tunnel previsto nel tracciato del prolungamento verso Trento dell'autostrada che attualmente termina in provincia di Vicenza, a Piovene Rocchette.
Scolpito dal quarantenne scultore trentino di Folgaria, Florian Grott, il “Guerriero contro la Pi.Ru.Bi.” - dalle iniziali dei tre politici democristiani, Piccoli, Rumor, Bisaglia, che negli anni '70 promossero il progetto dell'infrastruttura – costituirà dunque un segno tangibile e permanente dell'opposizione all'opera da parte di chi vive nel territorio, quasi a incutere timore in chi ancora ne sostiene la validità, nonostante i costi esorbitanti, i rischi idrogeologici e la devastazione del paesaggio che provocherebbe.     
L'inaugurazione della statua – che ha richiesto a Grott circa 130 ore di lavoro - sarà l'apice di un festival di quattro giorni che inizierà mercoledì 12 novembre, organizzato dall'associazione trentina Libero Pensiero con l'adesione di oltre 40 tra associazioni e comitati locali, e con il patrocinio del Comune di Besenello, cui andranno le somme raccolte, a sostegno delle spese legali per la causa contro il proseguimento dell'autostrada. 
Alla ricca quattro giorni di eventi e iniziative (cene, concerti, dibattiti, esibizioni teatrali, esposizioni artistiche) parteciperà anche il comitato No Valdastico Nord. A partire dal dibattito “Passato e presente nella lotta” in programma nella biblioteca comunale di Besenello venerdì 14 novembre alle 20.30.
Il comitato vicentino prenderà inoltre parte a tutta la giornata di sabato 15 novembre, con partenza alle 8.30 dal piazzale sterrato all'incrocio semaforico da Alpe di Piovene Rocchette (accesso da via Caltrano). Il corteo di auto attraverserà tutta la valle dell'Astico in direzione Besenello, raccogliendo via via, lungo la strada, coloro che si vorranno aggiungere a Cogollo (alle 8.40 al distributore di benzina lungo la statale), ad Arsiero (alle 8.50 al parcheggio del ristorante La Vigneta), a Forni (alle 9.05 al parcheggio lungo la statale), a Casotto (alle 9.15 al ponte Pegori Girardi – cave) e a Lastebasse (alle 9.30 in piazza). Per meglio organizzare i punti di ritrovo, è gradito agli organizzatori un cenno di conferma via mail scrivendo a novaldasticonord@gmail.com o inviando un sms al 333 4518916.
L'inaugurazione dell'imponente scultura è in programma per le 14, dopo il ritrovo delle 10.30 al municipio di Besenello, il corteo con il guerriero e la pastasciutta per tutti delle 12. A seguire musica live e dj set fino a sera. Nel corso della giornata, infine, si gemelleranno il comitato trentino No Pi.Ru.Bi. e il comitato vicentino No Valdastico Nord.

Facebook: unguerrierocontrolapirubi, No Valdastico Nord
Twitter: #unguerrierocontrolapirubi
Per informazioni alla stampa: 333 4518916

IL PROGRAMMA DI BESENELLO


 FOTO DEL GUERRIERO







venerdì 7 novembre 2014

CHIAMATA ALLE ARMI!! SABATO 15 NOVEMBRE - BESENELLO: POSA DEL GUERRIERO CONTRO LA PI.RU.BI

E' da tempo che i giornali parlano di Florian Grott e della sua opera che stava lentamente prendendo forma da un pezzo di legno da lui intagliato: IL GUERRIERO!
Ormai tutti sanno che il Guerriero rappresenta la lotta che da anni gli abitanti di Besenello, ma anche della Valle dell'Astico stanno portando avanti contro questa opera assurda.
Ebbene, il momento è arrivato! 
Sabato prossimo a Besenello ci sarà la posa del Guerriero contro la PI.RU.BI. 

Ed è arrivato per noi il momento di richiamarvi alle armi.
Come al tempo delle riunioni informative, quando vi chiedavamo di fare passa parola per informarci.
Come al tempo degli SLOW MOB quando vi chiedavamo di partecipare ad una protesta pacifica per dire pubblicamente NO alla Valdastico.
Come al tempo della bellissima serata a Cogollo con Liverio Carollo, i Valincantà e la Banda Brian.

Sabato prossimo i nostri amici ci aspettano numerosi per la posa ed inaugurazione del Guerriero alle porte di Besenello.
Qui sotto il nostro invito e il programma di massima da divulgare a tutti quelli che fino ad ora ci hanno sostenuti ai quali siamo ora noi a chiedere di esserci.
I dettagli dell'evento appena ci sarà comunicato da Besenello.