La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 7 novembre 2013

Articolo su QT_QuestoTrentino_ NOVEMBRE 2013

Interessantissimo articolo apparso sul n. 11 di Questo Trentino che riassume quanto discusso con i candidati alle elezioni trentine il 12 ottobre scorso a Trento.
Accanto a calcoli e analisi che, per le cifre spropositate risultanti, fanno della Valdastico Nord un potenziale pozzo senza fondo di debiti e costi di realizzazione insostenibili, si torna a parlare dell'altra faccia della medaglia non trascurabile: l'ambiente.
Non si può pensare che 15 km di tunnel sotto l'altopiano di Folgaria possano passare indenni senza creare danni al delicato equilibrio costituito da falde e terreni carsici di difficile mappatura. Una realtà montana, quella di Folgaria, che già sta soffrendo di carenze idriche dovute al flusso turistico e a estati siccitose.
Che ne pensano "gli ostinati sostenitori" di costi spropositati, di disastri idrogeologici (ndr e geologici - Frana Marogna) di inquinamento, di scandali al veleno (Valdastico Sud)? - si chiede QT.
La conclusione dell'articolo lascia, come sempre, un pò di amaro in bocca.
Argomenti trattati di elevato interesse pubblico, ma...dove erano i candidati che dovrebbero essere eletti proprio come rappresentanti dei cittadini? Come si può pensare ad un confronto, alla possibilità di un dialogo che verte semplicemente alla conoscenza di chi ci dovrebbe governare, se poi i potenziali aspiranti alla poltrona si negano come primedonne?
A noi rimangono le interviste sulla stampa. Dove un giorno si dice SI, un giorno NO, perchè questo è l'abile gioco della politica. Non è dato modo, a noi cittadini, di guardare diritto negli occhi chi ci dovrebbe governare e fargli domande, non quelle da copione e di prassi, ma quelle più vere e scomode, che puntano veramente al bene comune e che potrebbero farli uscire allo scoperto maldestramente.
Troppo spesso le sedie di "chi conta" sono rimaste vuote....e questo dovrebbe farci capire molte cose....

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