La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 5 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA - Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni - Valdastico Nord, l'UE chiede conto all'Italia


La Commissione europea chiede maggiori informazioni alle autorità italiane in seguito all'interrogazione dell'eurodeputato Andrea Zanoni sul progetto di completamento della Valdastico Nord. Zanoni: “Possibile violazione della direttiva Ue sulla Valutazione d'Impatto Ambientale di cui sono relatore al Parlamento europeo”

La Commissione contatterà le autorità italiane per ottenere chiarimenti sull'applicazione della direttiva sulla Valutazione dell'impatto ambientale VIA del progetto di completamento della Valdastico Nord per quanto riguarda il diritto di informazione e di partecipazione della società civile e dei comuni limitrofi”. E' la risposta del Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik all'interrogazione dell'eurodeputato ALDE Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, che aveva denunciato a Bruxelles “gli aspetti normativi poco chiari” e “il rischio ambientale” di questo progetto.

“Il fatto che il Commissario Potočnik abbia intenzione di chiedere maggiori informazioni alle autorità italiane vuol dire che la puzza di bruciato è forte – attacca Zanoni – E questo perché il sospetto che il progetto della Valdastico Nord violi la normativa europea sulla VIA è più che probabile, soprattutto per quanto riguarda il diritto di informazione e di partecipazione della popolazione e delle autorità locali garantite dalla direttiva 2011/92/UE”.

“I cittadini hanno il sacrosanto diritto di essere informati e poter intervenire su progetti che incideranno direttamente sulla loro vita. Per questo, come relatore della nuova direttiva di VIA per il Parlamento europeo, ho cercato di rafforzare questo loro diritto troppo spesso calpestato dai poteri forti – continua l'eurodeputato – Nel caso della Valdastico Nord, è più che sospetto il fatto che il tracciato autostradale sia stato modificato senza che questo cambiamento sia stato reso pubblico impedendo così alla popolazione e alle amministrazioni coinvolte di poter confutare le disposizioni del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica”.

“Adesso il caso è finito a Bruxelles. Vediamo cosa risponderanno le autorità italiane. Seguirò questa faccenda in prima persona e non esiterò a chiedere alla Commissione di punire severamente le sospette violazioni della direttiva europea”, conclude l'eurodeputato.

BACKGROUND

Sotto accusa l'approvazione del primo stralcio dell'Autostrada A31 Valdastico nord che intende unire Piovene Rocchette (VI) e Besenello (TN) da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica il 18 marzo 2013. Il progetto andrebbe a alterare l’ambiente nei comuni di Piovene Rocchette (VI), Cogollo del Cengio (VI), Velo d’Astico (VI), Valdastico (VI), Pedemonte (VI), Lastebasse (VI), Arsiero (VI), Rotzo (VI), Lavarone (TN), Folgaria (TN), Besenello (TN), Calliano (TN) e Nomi (TN).

Lunedì 3 giugno 2013, Andrea Zanoni ha effettuato un sopralluogo nella Valle del fiume Astico (FOTO e VIDEO), dove è previsto il completamento dell’A31 Valdastico Nord. Nella visita è stato accompagnato da Renzo Priante del Comitato No Valdastico Nord, Giuliano Zuccollo del Gruppo sportivo e ricreativo di Casale, dal sindaco e dal vicesindaco di Besenello, Christian Comperini e Roberta Rosi, da Daniele Romare di Legambiente Alto Vicentino e da Silvano Adami, che ha collaborato con il professor Dario Zampieri dell’Istituto di Geoscienze dell’Università di Padova allo studio sulla frana della Marogna.
Andrea Zanoni è il responsabile per il Parlamento europeo del rapporto sulla nuova direttiva 2011/92/UE sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) di determinati progetti pubblici e privati. Si tratta di un rapporto fondamentale che si iscrive nel procedimento di modifica e aggiornamento della normativa sulla VIA alla base di tutte le opere con un alto impatto sull'ambiente in tutti i 28 Paesi Ue.

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