La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 14 giugno 2013

Gomma o rotaia? Cosa non si fa per una Concessione! Rassegna stampa G.d.V. e Corriere del Veneto 13-14 giugno

Ormai chi ci segue ha imparato a distinguere il meccanismo mascherato da quelle che sembrano regole e richieste imposte dai "grandi".
Pubblichiamo quindi di seguito la rassegna stampa di questi giorni. Articoli comparsi sul Corriere del Veneto e il Giornale di Vicenza, lasciando a voi mettere insieme i tasselli.
Ci permettiamo solo un paio di riflessioni:
Questo è un mese decisivo per le scelte infrastrutturali. In questo contesto di scelte cruciali, c'è chi pensa all'Europa e chi pensa ai propri interessi privati spacciandoli per interessi generali. Infatti...... Il Presidente Schneck, pur di veder realizzato il suo  piccolo desiderio, è pronto a scendere a compromessi inventandosi un connubio gomma-ferrovia finanziato dalla stessa A4 Holding "sempre che ci sia un prolungamento della concessione per un adeguato lasso temporale idoneo ad ammortizzare gli investimenti».
 
 A31 Nord, incontro con Lupi «Quei soldi per opere venete» MAXI OPERE. Il presidente della Serenissima Schneck riconfermato commissario in Provincia
«Se il Governo sposterà i fondi sulla rotaia, restino per l'asse Bs-Pd»
13/06/2013
Zoom Foto
 
Il progetto di un casello della Valdastico Nord                    
È attesa a giorni la convocazione davanti al ministro delle Infrastrutture, Massimo Lupi, richiesta dal governatore del Veneto, Luca Zaia, e il presidente della Provincia di Trento, Alberto Pacher. All'ordine del giorno non c'è solo la scadenza di fine mese della concessione della Bs-Pd e il prolungamento dell'A31 Nord, ma il tema più generale delle infrastrutture. Temi sui quali sembrava esserci una sorta di intesa sfumata dalle dichiarazioni dei giorni scorsi di Pacher che punterebbe a chiedere lo spostamento dei fondi per l'A31 al potenziamento dell'alta capacità sull'asse Brennero. Un'ipotesi che fa reagire il presidente dell'A4 Holding, Attilio Schneck: «Ferro e gomma non devono essere considerati antitetici tra loro - dichiara -. Ma se di opere di Alta capacità si deve parlare, siano opere per il Veneto, per la tratta Brescia-Padova». E la dichiarazione sembra poter interessare anche il sindaco di Verona, neo presidente della concessionaria Bs-Pd, Flavio Tosi. Come a dire: se non si farà la Valdastico le infrastrutture alternative dovranno sempre e comunque riguardare anche il Vicentino e non solo Verona. L'ipotesi a cui si stava lavorando sembra essere quella che vede le due società autostradali verso la fusione. Nel frattempo l' A4 avrebbe potuto puntare alla realizzazione dell'A31 a Nord nel Neneto, ottenendo così la proroga della concessioneo al 2026. E l'A22 il tratto trentino, portando così la scandenza della concessione dal 2014 fino al 2026. Ora però le dichiarazioni di Pacher fanno reagire Schneck che indossa i panni del presidente dell'A4 Holding, ma non smette di essere anche il commissario della Provincia di Vicenza (da pochi giorni riconfermato) che per avere una voce sul futuro delle infrastrutture beriche ha sempre voluto mantenere le quote societarie di A4 in capo all'ente di palazzo Nievo. Spiega Schneck: «Spetta al Governo Letta e al ministro Lupi mettere la parola fine alla diatriba legata al completamento dell'A31 Nord, che vede la provincia di Trento sparigliare ogni volta le ipotesi di accordo sul tavolo. Se la Bs-Pd è disponibile a trovare accordi che vadano nella direzione quasi da tutti indicata, cioè il completamento del tratto Nord con il raccordo con l'A22 nella località e nei modi che meglio soddisfino le esigenze del Trentino, non può essere accettabile che Pacher indichi soluzioni a senso unico che vanno ad esclusivo vantaggio del suo territorio. Insomma, l'idea di utilizzare i fondi per il completamento dell'A31 Nord per la realizzazione la ferrovia ad alta capacità sull'asse del Brennero non ci sta affatto bene. O meglio. Se il ministro Lupi dovesse accogliere lo scambio tra la proroga della concessione di A4 con l'abbandono del completamento della Valdastico Nord e il trasferimento delle risorse stanziate alla ferrovia, le risorse servano per la ferrovia ad alta velocità Brescia-Padova-Venezia. Di più. La stessa società A4 Holding potrebbe divenire promotore di tale investimento creando un corridoio multimodale gomma-ferro sull'asse Est-Ovest all'interno del territorio di sua competenza, sempre che ci sia un prolungamento della concessione per un adeguato lasso temporale idoneo ad ammortizzare gli investimenti».CRI.GIA.

 
Link Giornale di Vicenza_13/06/2013


Infrastrutture Il Pd: «Zaia dia priorità ai binari» INTERROGAZIONE. Verso il summit con Trento
Intanto il Senato vota la legge con le risorse per la nuova linea Tav da Verona al Brennero

14/06/2013
«L'Unione europea ha fissato come obiettivo per la mobilità e lo sviluppo della logistica un'inversione di rotta, dalla gomma alla rotaia. Ma il Veneto che risorse ha messo per la ferrovia? È ora di fare chiarezza: Zaia dica quali sono le priorità infrastrutturali del Veneto», attacca Stefano Fracasso, vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale. Con i colleghi Giuseppe Berlato Sella e Franco Bonfante ha presentato ieri un'interrogazione urgente in vista di un incontro che dovrebbe tenersi a breve con il ministro Maurizio Lupi delle infrastrutture assieme alle Province autonome di Bolzano e di Trento. «Zaia dica quali sono le priorità infrastrutturali di collegamento con il Trentino Alto Adige che intende presentare all'incontro con il ministro, anche alla luce degli indirizzi europei e dei vincoli derivanti dal potenziamento ferroviario del corridoio del Brennero». Come detto, è infatti in vista un summit a Roma al quale Zaia si presenterà assieme al presidente della Provincia di Trento, Alberto Pacher, e al presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder. Proprio Pacher ha dichiarato ad esempio che vuole risposte certe sugli investimenti del Veneto per le ferrovie, ed è nota l'avversione del Trentino invece al progetto di nuova autostrada Valdastico nord. «È evidente in questo quadro - attaccano Fracasso e il Pd - la debolezza del Veneto rispetto al potenziamento ferroviario. Ed è il tempo che il presidente definisca una linea chiara e complessiva del sistema delle infrastrutture anche in relazione ai territori confinanti». Intanto, dopo il finanziamento da 300 milioni per la realizzazione del tunnel del Brennero approvato pochi giorni fa dal Cipe, il Senato ha votato il disegno di legge in materia ambientale che autorizza una spesa di 120 milioni l'anno dal 2015 al 2024 (1,2 miliardi in tutto) per i lavori del Terzo Valico dei Giovi e per il quadruplicamento della linea Fortezza-Verona, accesso sud alla galleria di base del Brennero: a Fortezza infatti inizia il traforo da 55 chilometri che sbucherà a Innsbruck, in Austria.

Link Giornale di Vicenza_14/06/2013


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