La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 10 giugno 2013

Giornale di Vicenza - 08/06/2013 e Lettera di Francesco Vettori 10/06/2013

Pubblichiamo un articolo apparso sul Giornale di Vicenza sabato 8 giugno e, di seguito, un interessante commento all'articolo di Francesco Vettori apparso nella sezione Lettere del G.d.V. oggi 10/06/2013.

La Consulta spinge la Valdastico Nord «Decide lo Stato»

INFRASTRUTTURE. La Corte costituzionale boccia il ricorso trentino
La sentenza: spetta a Roma inserire l'A31 nelle reti europee. Schneck: «Stop alle pretese di Trento» Pacher replica: «Ma è ribadito che serve l'intesa»

08/06/2013
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«Spettava allo Stato proporre l'inserimento del tratto autostradale Valdastico Nord nella rete transeuropea dei trasporti, in quanto tale inserimento non pregiudica la necessaria acquisizione dell'intesa con la Provincia autonoma di Trento». È quanto ha stabilito la Corte Costituzionale in una sentenza depositata mercoledì e resa pubblica ieri. Il verdetto respinge il ricorso sollevati dalla Provincia di Trento sul completamento dell'autostrada A31 Valdastico Nord e in particolare sul suo inserimento nelle reti di comunicazione internazionale “Ten-T”. LA SENTENZA. La sentenza della Consulta dichiara «inammissibile il conflitto di attribuzione» promosso da Trento in relazione «alla nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti» del 19 giugno 2012. nella quale l'Italia «ha espresso parere favorevole riguardo alla proposta di regolamento Com 650»: lì si inseriva la Valdastico Nord tra le reti d'importanza europea. Secondo Trento, quell'inserimento andava a ledere le prerogative costituzionali della Provincia autonoma. Lo Stato contestava questa interpretazione, sottolineando che un conto è inserire un'infrastruttura negli scenari di importanza europea, un altro è l'intesa con la Provincia di Trento in caso di eventuale realizzazione dell'opera. La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso dei trentini ribadendo proprio questo concetto: spetta allo Stato delineare gli scenari nazionali di importanza europea in fatto di infrastrutture. Alta cosa - dice la sentenza - è l'eventuale realizzazione dell'opera pubblica, che dovrà essere preceduta dall'intesa tra lo Stato e la Provincia autonoma. ESULTA SCHNECK. Soddisfatto della sentenza è Attilio Schneck, commissario straordinario della Provincia di Vicenza e presidente dell'Autostrada Serenissima. «Mi sono sempre battuto - dice in una nota - perché la Valdastico fosse completata anche nel suo tratto Nord e la sentenza della Corte Costituzionale mette la parola fine alle pretese della Provincia di Trento di volere essere solo lei a decidere in materia arrogandosi il diritto di contestare quanto deciso dallo Stato. La sentenza nel dare torto su tutta la linea al ricorso del Trentino, riafferma che è compito dello Stato decidere quali siano le infrastrutture strategiche da realizzare e la Valdastico Nord rientra tra queste». «E una sentenza che rimette le cose nel loro giusto posto», commenta il vicecapogruppo al Senato della Lega Nord, il trentino Sergio Divina, secondo il quale «la Corte pone definitivamente fine alle assurde limitazioni poste dell'attuale maggioranza che governa il Trentino tesa ad ostacolare il completamento di un'infrastruttura indispensabile per tutto il NordEst. Il presidente della Provincia di Trento Pacher ora dovrebbe aprire ad una seria trattativa con la Regione Veneto e arrivare ad una soluzione condivisa per la realizzazione della Valdastico Nord. Scenario che potrebbe avere anche interessanti ripercussioni per il futuro della concessione A22». TRENTO FA BUON VISO. In realtà proprio Alberto Pacher, presidente della Provincia autonoma, vede - pure lui - il bicchiere mezzo pieno. «La sentenza ci trova in realtà molto soddisfatti», dice in una nota lapidaria, spiegando come «la Corte Costituzionale abbia ribadito per l'ennesima volta la necessità dell'intesa con la Provincia autonoma per la realizzazione del progetto».
Marco Scorzato

«Valdastico, l'intesa con Trento resta necessaria»

Leggo sabato 8 sul Giornale, che non manco mai di leggere con interesse, che la Corte Costituzionale avrebbe dato torto all'uno, piuttosto che all'altro, dei due contendenti, in merito alla questione del prolungamento a nord - sino in Trentino - dell'autostrada Valdastico.
10/06/2013 
Leggo sabato 8 sul Giornale, che non manco mai di leggere con interesse, che la Corte Costituzionale avrebbe dato torto all'uno, piuttosto che all'altro, dei due contendenti, in merito alla questione del prolungamento a nord - sino in Trentino - dell'autostrada Valdastico.
La lettura della sentenza n.122/2013 della Consulta certamente non conforta tale interpretazione.
Il conflitto di attribuzioni proposto dalla Provincia Autonoma di Trento, e non accolto dalla Corte, in merito alla nota del Ministero Infrastrutture e Trasporti, che esprime il definitivo parere favorevole dell'Italia riguardo alla proposta di regolamento COM (2011) 650 - con inserimento nella Rete europea dell'autostrada in questione - non muta di una virgola il problema fondamentale.
La Corte Costituzionale aveva già chiarito in precedenza, e ha ora confermato, che l'autostrada Valdastico non può essere realizzata in territorio trentino senza previa intesa con la Provincia Autonoma, sia in quanto l'opera è inserita nel Programma Infrastrutture Strategiche, per il quale l'intesa è prescitta della stessa Legge, sia più in generale per il rispetto dovuto alla Statuto Speciale della Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol, ed alle sue norme di attuazione.
Già la Corte aveva precisato che il bando di concorso per la progettazione, provvisoria e definitiva, dell'opera, non possiede alcuna lesività alle attribuzioni della Provincia Autonoma, presente solo con la realizzazione dell'opera; ma che per la realizzazione dell'opera è indispensabile l'intesa con Trento; e che la mancanza di intesa ha il pacifico effetto di arrestare il procedimento. Il recente ricorso, di cui si discute, non ha trovato accoglimento poichè, chiarisce la Corte, dall'inserimento dell'autostrada Valdastico nella rete nazionale cosiddetta comprehensive TEN-T non discende alcun obbligo, come temeva Trento, di realizzare l'opera, ma mira solo alla possibilità da parte dello Stato, come ha sostenuto la stessa Avvocatura dello Stato in giudizio, di accedere, eventualmente, ai contributi europei per il periodo 2014-2020, nel caso in cui si decidesse di realizzare l'opera.
Quanto dichiarato da Attilio Schneck al Giornale di Vicenza pertanto non ha alcun fondamento, nè logico, nè giuridico, poichè non siamo in presenza di alcun passo avanti nella realizzazione dell'opera: serve infatti cercare un'intesa con la Provincia di Trento. I cittadini di Vicenza credo debbano essere ben informati di questo, al fine di non creare aspettative, allo stato, premature.
Francesco Vettori
Vicenza

Link - Giornale di Vicenza - Lettere 10/06/2013

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