La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

martedì 25 giugno 2013

Giornale di Vicenza - 20-06-2013

Pubblichiamo con un pò di ritardo un articolo apparso sul Giornale di Vicenza la settimana scorsa.
I 6 mesi sono necessari perché Trento, prima delle elezioni del prossimo ottobre, difficilmente farà scelte che possano costare voti o creare malumore.
Dopo ottobre, magari con l'aiuto di Lupi, qualcuno nella valle dell'Adige potrebbe ammorbidirsi.
Ora il Veneto ha coinvolto anche Vernizzi, che, dopo la magnifica gestione della SPV, comincerà ad occuparsi di autostrada.
Il fatto che l'approvazione del tratto fino a Lastebasse sia sufficiente per la proroga della concessione è tutto da dimostrare, ma per gli amici degli amici qualunque contratto può essere interpretato.
Da qui a fine mese ne vedremo delle belle.......

Valdastico Nord, Lupi in campo Sei mesi per trattare con Trento

L'INCONTRO A ROMA. Alle Infrastrutture con la Regione Veneto e le due Province autonome
Il ministro spinge il tavolo tecnico Vernizzi: «Cerchiamo un'intesa»
20/06/2013
Zoom Foto
Prosegue il confronto sul prolungamento della Valdastico Nord
Sei mesi per smussare il più possibile gli spigoli e trovare margini d'intesa. È il tempo che si sono dati la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento sull'intricata vicenda del prolungamento a Nord dell'autostrada Valdastico. Opera voluta dai primi, osteggiata da sempre dai secondi. Ecco perché la discussione non poteva che essere intavolata in “campo neutro”: è successo ieri, a Roma, nella sede del ministero delle Infrastrutture. E proprio il ministro, Maurizio Lupi, è pronto a fare da mediatore tra interessi diversi. Porta chiusa da trentini e altoatesini, invece, alla “scorciatoia” della fusione tra A22 e A4: le Province autonome, contrarie alla gara per la concessione dell'A22, lo sono ancora di più per la condivisione della governance con i veneti. L'incontro era stato richiesto congiuntamente dalla Regione Veneto e dalle Province autonome di Trento e Bolzano: si è discusso di tunnel del Brennero, della gara per la concessione dell'A22 e, come detto, di Valdastico Nord. Ieri mattina al ministero delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha incontrato Alberto Pacher, presidente della Provincia autonoma di Trento, Luis Durnwalder, presidente della Provincia autonoma di Bolzano e - su delega del presidente del Veneto, Luca Zaia - il segretario generale delle Infrastrutture Silvano Vernizzi. Il capitolo Valdastico Nord è quello che sta più a cuore ai veneti e al territorio vicentino. «I prossimi sei mesi - spiega Vernizzi - saranno dedicati ai lavori del tavolo tecnico misto Ministero-Trento-Regione Veneto per cercare di trovare una soluzione congiunta» riguardo all'opera. Non che Trento abbia cambiato opinione, solo che, con l'esortazione del ministero, ha accettato di «impegnarsi a lavorare al tavolo tecnico», aggiunge Vernizzi. Se sarà un impegno reale o soltanto formale, di facciata, solo il tempo potrà dirlo. «Vedremo - sospira Vernizzi -. Per ora non siamo entrati nel dettaglio del tracciato». Tuttavia, per capire l'approccio dei trentini alla questione Valdastico, basta leggere il comunicato ufficiale della Provincia autonoma: le parole “Valdastico” o “A31” nemmeno compaiono. Rimosse. A Pacher e ai suoi interessa la discussione su tunnel del Brennero e A22. Il presidente trentino si dice «soddisfatto per quanto il ministro Lupi ha confermato riguardo ai lavori per la realizzazione della galleria di base del Brennero. La decisione di inserire le tratte di accesso per lo sblocco del Fondo sancisce l'unitarietà di un'opera della quale anche il tratto trentino è parte integrante». Durante l'incontro si sono «affrontati anche i temi dei collegamenti viari con il Veneto»: l'autostrada Brescia-Padova, ottenuto l'ok dal Cipe sul progetto di mini-Valdastico Nord, si sente già prorogata, ma la questione dovrà essere definita: il ministero ha ribadito che il 30 giugno è la data a partire dalla quale inizierà una verifica del piano finanziario della Brescia-Padova per valutare la conferma della concessione fino al 2026. Quanto all'A22, «il ministro Lupi ha ribadito che va avanti la procedura di gara con proroga amministrativa», spiega la Provincia di Trento.M.SC.

Link_GdV_20062013

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