La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 27 giugno 2013

Giornale di Vicenza - 27-06-13 - Bs-Pd, si punta a due anni di proroga - Il commento del comitato No Valdastico Nord: “Rischiamo l'ennesima multa dall'UE e ulteriori aumenti di tasse”


Bs-Pd, si punta a due anni di proroga

LE PROSPETTIVE. Positiva la ricaduta sul territorio berico. Zigliotto e Bonotto ora spingono per lo sbocco a nord
L'ad Burchi: «Il Governo chiederà all'Ue la proroga della concessione. Noi attendiamo la risposta»
27/06/2013
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Qui termina la Valdastico: il futuro è ancora incerto a Nord
«Entro l'estate attendiamo una risposta dal ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Il Governo chiederà all'Europa la proroga di due anni della concessione della Brescia-Padova. Un tempo adeguato per riuscire a sciogliere tutti i nodi che riguardano il futuro del progetto della Valdastico Nord fino a Trento». È quanto ha dichiarato Giulio Burchi, amministratore delegato della Brescia-Padova e di A4 Holding, ieri all'inaugurazione del secondo casello della Valdastico Sud. La vita della concessionaria dipende infatti dal progetto dell'A31 Nord. Il tratto veneto è già stato approvato, «nonostante i 55 mesi di ritardo non imputabili alla società», osservano alla Bs-Pd. Resta l'incognita del tracciato successivo, cioè da Lastebasse al territorio della Provincia autonoma. Su questo, il presidente della concessionaria, Flavio Tosi, ricorda come a «Trento si andrà ad elezioni ad ottobre. Sarebbe quantomeno indelicato che l'amministrazione si esprimesse proprio ora su un tema così delicato». Tosi ha aggiunto poi di credere «in un polo delle concessionarie del Nord per creare vantaggi di bancabilità e investimento. Il ministro Lupi - dichiara - sarebbe il regista ideale per questa operazione». Sulla Valdastico Nord, il presidente dell'associazione Industriali di Vicenza, Giuseppe Zigliotto, ieri all'inaugurazione, torna sul ruolo di Trento e fa capire come, in realtà, la politica trentina e le richieste del territorio, in particolare da parte delle categorie economiche, siano state fino ad ora distanti. «Per la realizzazione dell'A31 Sud - spiega - c'è stata una forte convergenza da parte di tutto il territorio. Per la Valdastico Nord non sta capitando lo stesso, vista la netta opposizione della Provincia autonoma. Almeno per il momento. Ma sono ottimista, anche perché le ricadute positive ci saranno. E la Valdastico Sud ne è la prova». Lo conferma anche il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo: «Con l'apertura del primo tratto della Valdastico Sud i vantaggi di tempi e costi si sono visti subito: cinque minuti in autostrada invece delle mezz'ore lungo la Riviera Berica. Un sollievo». Un beneficio anche in termini di vivibilità. Lo assicura Gaetano Fontana, sindaco di Longare, che da ex assessore regionale alla viabilità, ricorda i primi passi del progetto Valdastico Sud: «La inserimmo come opera prioritaria durante il mio mandato in Regione, a metà degli Anni Novanta, in risposta alle richieste del territorio. La Riviera Berica era già allora intasata. Longare è diventato un Comune diverso da quando è stata aperta l'autostrada ed è stata realizzata la variante». Sulla bontà dell'A31 a Nord ne è convinto da sempre il presidente dell'A4 Holding, Attilio Schneck, alla guida della Provincia di Vicenza, ieri cautamente ottimista: «Ho intuito come il ministro Lupi intenda realizzare ciò che è stato programmato. Cioè la Valdastico Nord che rappresenta una priorità rispetto anche alla Verona-Modena».CRI.GIA.

Concessione autostrada Brescia-Padova:
la A4 Holding chiede una proroga di due anni.
Il commento del comitato No Valdastico Nord:
“Rischiamo l'ennesima multa dall'UE e ulteriori aumenti di tasse”

Valle dell’Astico, 27 giugno 2013

La concessione autostradale della Brescia-Padova è stata prorogata infinite volte dal 1956 e lo Stato ha già pagato una multa all'Unione Europea e subìto due procedimenti di infrazione che si sono fermati solo perché bisognava lasciare il tempo alla Società Autostrade di finire i lavori, 'purché il progetto definitivo fosse approvato entro il 30 giugno 2013'”. E' il commento di Renzo Priante del Comitato No Valdastico Nord alla notizia della richiesta di una proroga di due anni della concessione all'A4 Holding del tratto Brescia-Padova, al fine di trovare l'intesa politica con Trento che permetta di sbloccare il nodo della Valdastico Nord.
Non si tratta dunque di una proroga di due anni – avverte Priante -, ma di una proroga dal 2013 al 2028: 15 anni che si sommano ai 57 precedenti, con inizio ai tempi di papa Pio XII. Ora, questi politici che sono capaci di concepire solo condoni e proroghe per gli amici, e tolleranza zero per i nemici, son disposti a tutto, anche ad un'ulteriore multa dalla UE, pur di favorire la A4 Holding e i politici di periferia che la sostengono. Di questo passo e con questa classe politica, l'Iva salirà al 30% e l'Imu raddoppierà: è evidente infatti che mettendo a gara la concessione autostradale con una gara europea lo Stato incasserebbe molto più che dall'attuale concessione; e che un'autostrada con 60 chilometri di gallerie costerà talmente tanto che dovremo pagare tasse spropositate solo per tenerla aperta. Si riuscirà mai a far rispettare le regole in questo paese?”.

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