La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 11 gennaio 2013

Non vogliamo l'autostrada e vogliamo restare qui

«Non vogliamo l'autostrada e vogliamo restare qui»

03/01/2013 
 
 
Mi riferisco all'intervista del presidente Schneck rilasciata al Giornale di Vicenza il 25 novembre scorso, nella quale sostiene che se non si realizzerà la Valdastico nord non ci sarà futuro per i gli abitanti delle vallate. Questa è una sua opinione, che molti economisti non esitano a definire superata, a meno che non sia veramente così ingenuo da credere che tale tracciato sia l'unica e possibile risorsa per lo sviluppo di questo territorio. E ciò mi parrebbe una visione molto limitata della questione.
Sostiene inoltre che gli abitanti, se non accettano la realizzazione dell'autostrada possono prendere la valigia ed emigrare: francamente credo che queste parole se le poteva tenere tra i denti. Egli dovrebbe saper che chi vive e abita in questi paesi ben conosce la sofferenza e il valore simbolico ed emotivo legato a quella valigia: ecco perché ho usato il termine terrorismo. Noi che qui viviamo, abbiamo bisogno di uomini che ricoprono cariche politiche che siano propositivi e concreti sulla questione del proseguimento dell'A 31. E che siano anche provvisti di una certa dose di sana speranza. Lo tengano presente anche tutti i sindaci dei nostri paesi che al riguardo si sono ben guardati dal prendere chiare posizioni.
Sempre nel sopra citato articolo il presidente continua dicendo che già il periodo è drammatico, ci manca solo di dire “no” alla infrastrutture per darsi la zappa sui piedi: penso che la zappa sui piedi se la sia data lui con le sue stesse mani e parole; infatti se in qualità di presidente della Provincia intende promuovere un consorzio per la tutela delle sementi autoctone (vedere GdV del 22 agosto 2012) in qualità di presidente della Società Autostrade intende sottrarre al territorio dell'Alto Vicentino un totale di 307 campi all'interno dei quali ci sono sette aziende agricole attive. Chissa dove il signor Schneck intenderà coltivare i suoi semi. La terra è un valore e un bene a disposizione della popolazione. E la popolazione e ben intenzionata a difenderla.
Come è ben intenzionata, per amor di legalità e correttezza, a sorvegliare la corretta procedura dell' eventuale proseguimento dell'autostrada A 31.

Irma Lovato
Posina


da ilgiornaledivicenza.it

Nessun commento:

Posta un commento