La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 6 aprile 2012

«La Valdastico? Inutile e dannosa»

Legambiente all'attacco: è incompatibile con l'ecosistema

ROVERETO. La Valdastico Nord? Un'opera inutile che sposterebbe solo i problemi di traffico dalla Valsugana alla valle dell'Adige, con riscio di problemi ben maggiori. Ne è convinto il circolo di Trento di legambiente, che chiede lo stop per «le pressioni per la realizzazione» dell'opera viaria. La quale «è incoerente con la priortà di spostare il trasporto merci su rotaia, perseguita da tutti i governi dell'arco alpino tranne il nostro, che la utilizza però per giustificare la realizzazione di altre discutibili opere; è incoerente con i pieni esistenti di sviluppo del trasporto ferroviario merci sull'asse del Brennero, risultando concorrenziale con l'intermodalità su rotaia: è in contrasto con i dettami della Convenzione delle Alpi, che l'Italia ha sottoscritto, ma di cui il Palramento non ha ratificato i protocolli attuativi per l'evidente sottomissione di alcune parti politiche alle lobby dell'autotrasporto».

La Valdastico, obietta Legambiente, è qualcosa «che l'Europa ci chiede di non fare». In alternativa, Legambiente chiede di disincentivare il trasporto su gomma, potenziare la ferrovia della valsugana e ratificare il protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi.
2 aprile 2012

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