La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

domenica 5 gennaio 2014

Tariffe autostradali: “Con il sì all’A31 Valdastico Nord gli aumenti sarebbero stati ancora più alti”

Tariffe autostradali:
“Con il sì all’A31 Valdastico Nord gli aumenti
sarebbero stati ancora più alti”  

Valle dell’Astico, 4 gennaio 2014


“Meno male non c’è stato il via libera definitivo alla realizzazione del prolungamento dell’A31 Nord, altrimenti, come per il passante di Mestre o per la tratta Venezia-Trieste, avremmo subito anche noi ben altri aumenti delle tariffe autostradali – dichiara Giuseppe Sentelli del comitato No Valdastico Nord -. Ma il pericolo non è scampato del tutto, perché giusto ieri Flavio Tosi, presidente della concessionaria che gestisce i tratti dell’A4 Brescia-Padova e dell’A31 Valdastico, ha minacciato, sulla stampa locale, ricorsi contro il Governo, che invece del 4% gli ha finora concesso ‘solo’ l’1,44%. Senza contare tutti gli aumenti degli anni precedenti, ‘giustificati’ dalla costruzione della Valdastico Sud, nonostante il calo del traffico, i danni irreversibili al territorio e lo scandalo dei rifiuti tossici sepolti sotto l’asfalto. Ci si chiede allora Tosi, che è anche sindaco, nonché papabile candidato primo ministro del centrodestra, da che parte stia: dalla parte degli interessi privati della A4 Holding o dalla parte degli interessi delle famiglie e delle aziende già stritolati da tariffe ormai insostenibili? Oltre al danno, peraltro, è arrivata anche la beffa, niente meno che dal ministro Lupi, che ha avuto il coraggio addirittura di far passare gli aumenti delle tariffe per un risparmio per le famiglie italiane di 50 milioni di euro, in quanto i concessionari privati chiedevano invece ben altri aumenti. Come a dire che ci impiccano comunque, ma con una corda di lino”.
“Eppure la soluzione per contenere gli aumenti c’è ed è molto semplice – aggiunge Sentelli -: basta mettere a gara le concessioni autostradali scadute e assegnare la gestione e l’ottimizzazione dell’esistente a chi offre di più allo Stato senza aumentare i pedaggi, e gli investimenti lasciarli deliberare ad un ente terzo necessariamente pubblico.
Invece abbiamo una classe politica e dirigente debole, che si occupa più degli interessi e degli appetiti privati, che di quelli dei cittadini che usufruiscono dei servizi per i quali non solo pagano allo Stato tasse altissime, ma pure le tariffe, in continuo aumento, che vanno in tasca ai privati”.
“La prosecuzione dell’A31 Valdastico Nord è un’opera costosissima – conclude Sentelli -, la cui utilità non è stata definita prioritaria neppure dal numero uno degli industriali vicentini, Giuseppe Zigliotto, in una recente intervista apparsa sulla stampa locale. L’opera infatti serve solo all’A4 Holding, società privata, per ottenere il rinnovo della concessione già scaduta lo scorso 30 giugno. E invece di metterla a gara, il ministro Lupi si è affrettato a chiedere all’Europa l’ennesima proroga di due anni. Ma fare gli interessi dell’Italia e degli italiani, mai?”.  

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