La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

martedì 14 maggio 2013

Giornale di Vicenza - 14/05/2013 - Valdastico Nord Trento ora apre Schneck s'infila

Pubblichiamo di seguito l'articolo apparso oggi sul Giornale di Vicenza  a  cui è seguito il COMUNICATO STAMPA sotto riportato.

Valdastico Nord Trento ora apre Schneck s'infila

GRANDI OPERE. Finita l'era Dellai-Pacher, elezioni in vista e movimenti
Il presidente A4: «Pagheremo pure compensazioni» E propone una holding delle quote dei soci pubblici

14/05/2013
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Sembrano passati anni luce da quando il presidente dell'A4 e della Provincia di Vicenza Attilio Schneck (oggi commissario) e il presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai se le davano di santa ragione sulla Valdastico Nord, opera memorabile in quanto a tempi di attesa, 40 anni dalla primogenitura datata ai tempi di Piccoli-Rumori-Bisaglia. Uno scontro diventato epico: Trento che non molla sul proseguimento dell'arteria verso nord, botta-risposta piccati tra i “Principi” confinanti. Oggi Dellai siede a Roma, deputato nella lista di Scelta Civica. Il reggente del Trentino Alberto Pacher, da sempre l'anima più severa nei confronti della realizzazione della Valdastico, uscirà presto di scena non essendo intenzionato alla candidatura per la guida della Provincia alle elezioni che si svolgeranno in autunno. A Trento il «no» politico all'arteria si sta trasformando in un «ni», preludio ad una prospettiva che potrebbe ribaltare anni di opposizione mentre il tempo, ricordiamolo, è ormai agli sgoccioli. Dopo l'approvazione da parte del Cipe dei 24 km di tracciato che da Piovene Rocchette a Lastebasse costituiscono il primo tratto della Valdastico rimane ancora da approvare l'accordo tra la Concessionaria dell'opera e la Provincia Autonoma di Trento per il passaggio sul suo territorio, i 15 km mancanti, e il raccordo con l'A22. Se questo non avverrà per la fine del 2013 la concessione andrà in gara. Cosa è accaduto? Due circostanze nel fine settimana hanno fatto sì che ieri il presidente di A4 Holding Spa Attilio Schneck si sia mosso in tre direzioni: mano tesa al Trentino che si sta muovendo in vista delle elezioni, avvertimento sul possibile ruolo futuro di Anas, rilancio di un progetto ambizioso. MANO TESA A TRENTO. Il Trentino si trova ad una svolta, lo splendido isolamento ormai non regge più, la grandeur sta sfumando con la previsione di una scure sulle risorse anche per la ricca autonomia. Finita l'era Dellai, nella provincia autonoma si sta facendo strada un pensatoio chiamato “Trentino 33” che ha avuto il suo battesimo sabato, un rassemblement di ex margheritini, pezzi democratici, socialisti, autonomisti. A seguire l'appuntamento nomi che contano in Trentino, tra gli altri Giorgio Tonini e Alessandro Olivi (possibile candidato presidente, già sindaco di Folgaria, non contrario alla Valdastico) del Pd, Ugo Rossi del Patt (autonomisti), Diego Mosna, Ilaria Vescovi, Diego Schelfi per le imprese. En passant si è parlato di Valdastico: «Affrontarla senza pregiudizi - è stato detto - il suo completamento a certe condizioni va nel senso di collegare aree vicine e migliorare le condizioni di vita della Valsugana». È però stato posto anche il tema risorse: «Occorre che si dica chiaramente chi la finanzia». Ecco allora che ieri Schneck non ha perso un minuto e ha dettato in modo garbato un testo in cui tra le altre cose ribadisce che tutti gli oneri sono sono esclusivamente in capo alla concessionaria e «il consenso al completamento della Valdastico Nord e il suo raccordo con l'A22 non comporta alcun onere finanziario per le amministrazioni pubbliche del Trentino che, semmai, riceveranno in cambio compensazioni». Poi illustra: «Le società autostradali del Nordest sono state fino ad oggi volano formidabile dello sviluppo del territorio, grazie alla forte presenza nel loro azionariato di soggetti pubblici diretta emanazione delle realtà locali: così si sono realizzate bretelle e tangenziali che le singole amministrazioni mai avrebbero potuto realizzare con risorse proprie». PROGETTO HOLDING. Avverte sul possibile ingresso «scippo» di Anas (vedi a lato), dopo le dichiarazioni di sabato in Friuli del suo amministratore Ciucci e rilancia la vecchia idea della holding partecipata dai territori dove far confluire le quote delle attuali concessionarie per garantire le ricadute a livello locale. Le quote pubbliche di Serenissima, A22, Autovie Venete farebbero un pacchetto che, per km di rete, sarebbe il secondo in Italia. Il Trentino - manda a dire Schneck - rifletta.
Roberta Bassan

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