La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

mercoledì 10 aprile 2013

Concerto Valincantà & BandaBrian - 12/04/13 Cogollo


COMUNICATO STAMPA

Valincantà e Bandabrian in concerto
a difesa della Valle dell'Astico
Venerdì 12 aprile a Cogollo del Cengio

 Valle dell'Astico, 10 aprile 2013
Un concerto per dire no al prolungamento dell'autostrada A31 Valdastico Nord è in programma venerdì 12 aprile alle 20.30 al cinema parrocchiale di Cogollo del Cengio, in via don Luigi Agostini (a fianco della chiesa). È la nuova iniziativa in difesa della Valle dell'Astico organizzata dal comitato No Valdastico Nord e dal Gruppo sportivo e ricreativo di Casale, in collaborazione con la Rete dei Comitati Alto Vicentino “Sotto la neve pane, sotto il cemento fame”, dopo il successo dei due slow mob andati in scena il 23 marzo e il 6 aprile scorsi.
L'obiettivo della serata a offerta libera – che prevede anche un intervento di Liverio Carollo del Cai di Thiene – è valorizzare le danze, i canti, le musiche e le tradizioni della valle, grazie alle esibizioni di due formazioni locali, i Valincantà e la BandaBrian.
Niente, del resto, meglio dei nove musicisti del gruppo Valincantà (il cui nome è composto appunto dalle parole valli, canto e incanto) può raccontare in musica l'attaccamento alla propria terra, alle vallate, alle situazioni tipiche, passate e presenti, di una piccola zona pedemontana come la Valle dell'Astico.
Sulla stessa scia la BandaBrian, il cui repertorio di canti e danze, quasi tutte raccolte in provincia di Vicenza, è il frutto di un lavoro etnomusicologico di raccolta e catalogazione delle testimonianze orali della tradizione, che oggi stanno scomparendo. E, tranne i flauti dolci, tutti gli strumenti utilizzati dai musicisti sono popolari, anche se diffusi in periodi cronologici diversi. 
PARTECIPATE NUMEROSI!!!! 

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