La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 11 aprile 2013

Aumentano i pedaggi dell'Autostrada BS-PD - Il pensiero del Comitato

Finalmente la Società BS-PD ha ottenuto l'ok da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell'Economia all'aumento dei pedaggi autostradali.

Di seguito l'articolo apparso sul G.d.V. il 09/04/13 e un Comunicato stampa che esplicita una riflessione del Comitato a riguardo.

Il Governo dà l'ok agli aumenti
dei pedaggi dell'Autostrada Bs-Pd

09/04/2013
Zoom Foto
Aumentano i pedaggi dell'autostrada Brescia-Padova
VICENZA. Il Governo dà il via libera agli aumenti deli pedaggi autostradali. Sono stati firmati dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal ministro dell`Economia i decreti interministeriali che prevedono gli adeguamenti dei pedaggi autostradali relativi alle tratte autostradali gestite dalle società concessionarie Brescia-Verona-Vicenza-Padova, SATAP A4 e SATAP A21, Autostrade per l`Italia, ATIVA e Milano - Serravalle e SAT, adeguamenti che erano stati sospesi, in tutto o in parte, con i decreti firmati lo scorso 31 dicembre.

Il ministero dei Trasporti ricorda che «le sospensioni tariffarie previste erano state disposte in via cautelativa, essendo scaduto il primo periodo regolatorio ed in corso la procedura di aggiornamento dei relativi piani economico - finanziari, al fine di consentire agli organi preposti la puntuale verifica dei parametri che compongono la formula della tariffa di pedaggio, con particolare riferimento a quelli legati all`effettivo andamento degli investimenti previsti».

Tali verifiche hanno comportato la necessità di apportare alcune integrazioni al quadro regolatorio vigente attraverso un intervento del Cipe sulla base di un parere emesso dall`organismo tecnico competente in materia di regolazione tariffaria, il Nars.

All`esito positivo di tali approfondimenti sono stati quindi autorizzati gli incrementi, i quali - afferma il Vice Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Mario Ciaccia - «sono necessari ad assicurare l`attuazione degli investimenti posti a carico di ciascuna società concessionaria ed a garantire il mantenimento della rete autostradale in condizioni di efficienza e di sicurezza per gli utenti».

Aumento tariffe autostradali,
il commento del comitato No Valdastico Nord

Valle dell'Astico, 11 aprile 2013
Sommato ai significativi aumenti concessi negli anni scorsi – commenta Renzo Priante del comitato No Valdastico Nord -, l'aumento delle tariffe anche sulla tratta autostradale Brescia-Padova, cui il Governo ha dato il via libera, si configura di fatto come un sostegno pubblico a una società privata che sta facendo 'scorta' per poter poi investire sul prolungamento dell'A31 Valdastico Nord. Un'opera che risulterà insostenibile economicamente, perchè applicando le normali tariffe autostradali avrà difficoltà anche solo a pagare le normali spese di gestione, senza contare oneri finanziari e ammortamenti, a causa degli enormi costi energetici a fronte di transiti esigui. Abbiamo infatti calcolato – spiega Priante - che alla scadenza della concessione autostradale, nel 2026, su 74 milioni di euro di entrate ben 69 se ne andranno solo per spese energetiche, senza contare tutti gli altri costi, dal personale alle manutenzioni, dal gas ai programmi informatici. Per questo la società concessionaria sta già facendo pagare un supplemento a tutti gli utenti che transitano per le sue tratte, anche a chi non passerà mai per Piovene. La costruzione quindi di infrastrutture poco efficienti, non solo non genera sviluppo, ma lo frena”.

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