La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 8 luglio 2013

Thiene On Line - 05/07/13 -Valdastico nord. 5 Stelle: ‘Sospendere concessione Brescia-Padova’. Priante:'Va avanti dai tempi di Pio XII'

Valdastico nord. 5 Stelle: ‘Sospendere concessione Brescia-Padova’. Priante:'Va avanti dai tempi di Pio XII'

Che il prolungamento della Valdastico nord fosse per i Grillini un muro da abbattere, già lo si sapeva. Ora però nel loro bersaglio  è finita anche la Bescia-Padova il cui rinnovo della concessione fino al 2026 deve, secondo i 5 Stelle, essere sospeso per danno nei confronti dello Stato.
Alla base di tutto c’è sempre il solito motivo: il mancato accordo tra Trento e Vicenza e la 'testardaggine della provincia veneta' di realizzare il proseguimento della A31 anche se i pratici trentini hanno dimostrato con carte e conti che quel pezzo di strada ‘non s’ha da fare’. 

Per tutelare il territorio da quello che ritengono essere uno scempio ed uno spreco di soldi e di energia, i seguaci di Grillo si dono rivolti direttamente al Ministero dei Trasporti, mettendo nero su bianco le negatività di ciò che vuole Vicenza e le conseguenze che ne deriverebbero.
‘Il tracciato dell’autostrada – recita l’interrogazione – è stato scelto dalla ditta preponente senza che lo stesso fosse concordato con la Provincia autonoma di Trento e questo ha dato luogo ad un suo ricorso alla Corte Costituzionale contro la costruzione dell’autostrada. Il tentativo di conciliazione ha dato esito negativo e in ogni caso non ci sarebbero i tempi tecnici per la realizzazione visto che ogni minimo imprevisto farebbe slittare il progetto uscendo dal tetto concordato’.
Nell’interrogazione i ‘Grilli parlanti’ chiedono anche se il Cipe sia a conoscenza che si parla ‘di un tratto autostradale senza sbocchi in altre grosse arterie che vanta un costo di 891,6 milioni di euro. I volumi di traffico di ‘un’autostrada a fondo cieco non danno vantaggi confrontabili con il progetto complessivo e quindi si va ad approvare l’esecuzione di una infrastruttura priva di utilità ma con lo stesso impatto dell’infrastruttura completa. Ci si chiede – si continua nel testo – se sia opportuno per lo Stato eseguire un investimento da 1,92 miliardi di euro sapendo che secondo il piano economico-finanziario predisposto dalla Società Autostrade al 2026 si saranno incassati 638.286.863 euro, quindi solo un terzo del costo totale dell’opera, dimostrando così che questo tratto di strada non potrà mai restituire l’investimento fatto, procurando di fatto allo Stato un danno economico e finanziario’. Alla luce di tutto questo, il Movimento 5 Stelle si è ricolto direttamente ai vertici delle strade italiane chiedendo che venga sospeso ogni rinnovo della concessione alla Società Autostrade Brescia-Padova. I motivi? Il mancato accordo con Trento, l’insufficienza dei tempi di realizzazione dell’opera e il danno economico allo Stato che ricadrebbe sui cittadini come ennesimo aumento delle imposte.

Renzo Priante, architetto che da mesi si batte a fianco di chi proprio non vuole il prolungamento della Valdastico Nord, ha commentato: ‘Per avere i tempi di realizzazione e trovare un’intesa politica con Trento la A4 Holding ha chiesto una proroga di 2 anni della concessione. La concessione stessa però è stata prorogata infinite volte dal 1956 e lo Stato ha già pagato una multa all'Unione Europea e subìto due procedimenti di infrazione che si sono fermati solo perché bisognava lasciare il tempo alla Società Autostrade di finire i lavori purché il progetto definitivo fosse approvato entro il 30 giugno 2013. Non si tratta quindi – ha continuato Priante – di una proroga di 2 anni ma di quindici, visto che si va dal 2013 al 2028. Sono quindici anni che si sommano ai cinquantasette precedenti, con inizio addirittura ai tempi di Papa Pio XII. Questi politici che sono capaci solo di concepire condoni e proroghe per gli amici e tolleranza zero per i nemici, sono disposti a tutto, anche ad una ulteriore multa dall’Ue pur di favorire la A4 Holding e i politici di periferia. Di questo passo – ha concluso – e con questa classe politica, l'Iva salirà al 30% e l'Imu raddoppierà. E’ evidente infatti che mettendo a gara la concessione autostradale con una gara europea lo Stato incasserebbe molto più che dall'attuale concessione. Un'autostrada con 60 chilometri di gallerie costerà talmente tanto che dovremo pagare tasse spropositate solo per tenerla aperta. Si riuscirà mai a far rispettare le regole in questo paese?’
A. Bia.

Ultima modifica il Venerdì, 05 Luglio 2013 08:42  

Link_articolo_ThieneOnLine_050713 


Segue l'interrogazione parlamentare:

 

Interrogazione parlamentare M5S by novaldasticonord

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