La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

martedì 9 luglio 2013

Articolo La Nuova Vicenza - 09/07/13

Veleni in Valdastico Sud, i comitati: “Ritirare concessione a Serenissima, tutto a gara”

Share via email
no-autostrada-valdastico-nordLa festa per l’inaugurazione di un nuovo tratto di autostrada Valdastico Sud, il 26 giugno, è durata davvero poco. Il 3 luglio infatti la Direzione distrettuale antimafia di Venezia ha inviato 27 avvisi di garanzia per traffico illegale di rifiuti, in relazione agli scarti di fonderia non trattati nel sottofondo stradale denunciati dai comitati di cittadini. Tra gli indagati c’è l’ex presidente della Provincia, il leghista Attilio Schneck, all’epoca dei fatti presidente del cda di Serenissima spa (concessionaria dei tratti autostradali Brescia-Padova e Valdastico) e oggi presidente di A4 holding, il gruppo che oggi comprende Serenissima. Oltre che attuale commissario provinciale di Vicenza ed erede del doppio incarico – Provincia più società autostradale – che fu prima di lui di Manuela Dal Lago.
Fra le due date ce n’è un’altra molto importante, ma passata quasi sotto silenzio: il 30 giugno è scaduta la concessione autostradale da parte di Anas a Serenissima spa. In un recente incontro a Roma fra Schneck e il ministro dei trasporti Lupi, quest’ultimo ha concesso a Schneck una proroga di altri sei mesi per trovare un accordo con la Provincia autonoma di Trento sulla prosecuzione della Valdastico Nord: solo un progetto definitivo concordato anche da Trento infatti permetterebbe a Serenissima di tenere le mani sulla remunerativa tratta autostradale.
Per il comitato No Valdastico Nord ce n’è abbastanza per chiedere la chiusura della concessione e l’abbandono del progetto di collegamento Vicenza-Trento. «Un presidente sotto inchiesta non ha tutte le carte in regola per chiedere una proroga – dice Renzo Priante, architetto e portavoce del comitato – Schneck dovrebbe ricordarsi che è anche responsabile della Provincia, un territorio in cui oltre alla Valdastico Nord si pensa di realizzare l’autostrada Pedemontana e la nuova Valsugana. Tutte opere che saranno a pedaggio, che si sovrappongono fra di loro e che vanno avanti ognuna per conto proprio senza alcuna programmazione. E soprattutto opere in cui butteremo una barca di soldi pubblici». Due miliardi, tanto costerebbe il nuovo tratto autostradale.
La proroga di altri sei mesi è «un escamotage politico che va a discapito di una corretta gestione del denaro pubblico – dice Priante – Il progetto definitivo doveva essere pronto entro il 30 giugno 2013. Ora il progetto non c’è: Anas ritiri la concessione e si vada a gara pubblica. Di solito le concessioni autostradali durano 30 anni, ma quella della Brescia-Padova è iniziata nel 1956, 57 anni fa. L’Italia ha già avuto una multa dall’Unione Europea per le continue proroghe concesse a Serenissima spa».
Il comitato ha analizzato i bilanci di Serenissima spa e le previsioni sulla Valdastico Nord, che comprende un tratto in doppia galleria lungo poco meno di 60 km nel progetto originario («il successivo progetto arrivato ai sindaci prevede una galleria più lunga – dice Priante – ma al sindaco di Caltrano è arrivato un progetto diverso da quello di Cogollo, nessuno dei due firmato»). Dall’analisi dei conti risulta che «la previsione è che nel 2046, fra 33 anni, la società avrà incassato dai pedaggi un terzo della spesa sostenuta per costruire l’opera. Questo vuol dire che ci vorranno 75 anni per rientrare di quanto investito. L’opera oltre che essere inutile è costosissima». La proposta è di mettere a gara la concessione autostradale: «Facendo una gara ritengo che lo Stato guadagnerebbe molto più di quanto incassa adesso – dice Priante – È vero che nel 2008 c’è stato un aumento dei canoni di concessione, ma contemporaneamente la Serenissima spa ha fatto ricadere questo costo sui clienti, con un aumento spropositato delle tariffe autostradali, che nel 2009 sono aumentate quattro volte il costo della vita. L’impressione è qualcuno stia facendo cassa a spese degli utenti dell’autostrada».
Una gara, Priante la farebbe anche per la nuova autostrada: «Mettiamo a gara la sola costruzione della Valdastico Nord e vediamo se c’è qualche imprenditore che vuole investirci due miliardi di euro, rientrando dell’investimento in 75 anni. Si capirebbe che si sta proponendo un’opera inutile, che si vuole costruire solo per prorogare l’ennesima volta una concessione che risale al 1956».


Link_La_Nuova_Vicenza_090713

Nessun commento:

Posta un commento