La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

mercoledì 15 luglio 2015

Giornale di Vicenza 14/07/15

Rossi: "No Valdastico Nord
ma niente potere di veto"

TRENTO. «La Provincia di Trento è sempre stata, resta oggi e sarà anche in futuro, se la maggioranza politica non cambierà, assolutamente contraria al completamento dell’autostrada della Valdastico». Lo ha detto il presidente della Giunta provinciale di Trento, Ugo Rossi, incontrando una delegazione dei comitati contro la Valdastico in Trentino che oggi hanno manifestato davanti al palazzo della Regione a Trento. «Sono contrario per due motivi: questo nuovo tratto di autostrada - ha detto Rossi - costituirebbe un collegamento veloce utile forse al Veneto ma dannoso e insostenibile per il Trentino, considerato il carico che comporterebbe al nostro; in secondo luogo perchè gli investimenti della Provincia sulla ferrovia ai fini del trasporto merci continueranno». Sul piano delle normative, il presidente Rossi ha ricordato che con una legge approvata nel 2008 la Provincia di Trento ha previsto non un’autostrada ma la possibilità di realizzare un corridoio di collegamento con il Veneto nella zona est del Trentino. Le norme dicono inoltre che perchè lo Stato possa portare avanti un progetto di nuova autostrada occorre un’intesa con la Provincia. «Intesa - ha puntualizzato Rossi - che vuol dire che se non vi può essere da parte nostra un potere di veto, non possono neanche essere scavalcate le ragioni di una Provincia che a quest’opera si oppone. Ecco perchè serve un Tavolo di confronto dove le ragioni del sì e del no si confrontino apertamente». «In sintesi - ha concluso Rossi - la Giunta provinciale è politicamente contraria alla Valdastico, ma non si aggrapperà alle norme per porre il veto, perchè portare all’eccesso le regole permetterebbe paradossalmente al governo di scavalcarci». Per questo occorre mettere in campo tutti gli accorgimenti possibili. Insomma, se siamo sfavorevoli alla Pirubi dobbiamo verificare anche eventuali nuove proposte di tracciato evidenziando le problematiche derivanti di un nuovo sbocco della galleria a Trento«.
PROTESTA. Una manifestazione contro il progetto dell’autostrada Valdastico nord si è tenuta infatti questa mattina davanti al palazzo della Regione, a Trento, su iniziativa di sei comitati. Un centinaio i manifestanti provenienti da Caldonazzo, Besenello, Rovereto, dall’Alto Vicentino e da Valstagna (Vicenza). Muniti da cartelli e striscioni hanno protestato affermando che «non è stata dimostrata l’utilità di questa autostrada e non sono stati comunicati i benefici per il Trentino». A loro giudizio si tratterebbe solo di un corridoio di transito delle merci «che invece dovrebbero andare su rotaia come sempre affermato dalla Provincia di Trento». I manifestanti hanno poi sottolineato i costi a loro giudizio eccessivi, che dovrebbero ammontare a circa 2 miliardi di euro. Una delegazione formata da 10 rappresentanti dei comitati ha chiesto di essere ricevuta dal presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. Per venerdì 17 luglio è stata convocata nella biblioteca di Besenello un’assemblea per arrivare ad un coordinamento unico di tutti comitati contro la Valdastico.


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