Dopo sei anni la Regione Veneto non ha
ancora adeguato la normativa relativa alla commissione VIA
(Valutazione d'Impatto Ambientale). Non abbiamo ancora potuto
prendere visione del testo proposto e possiamo basarci solo sugli
articoli di giornale per la redazione di questo articolo.
La commissione VIA rilascia pareri di
importanza cruciale su molti dei progetti che interessano il
territorio. Si tratta di una commissione dalla dubbia efficacia, dato
che sembra approvare tutto quello che le viene proposto intervenendo
solo su dettagli, purché non ostacolino l'approvazione dei progetti
che devono passare.
Ci sono stati palesi casi di
irregolarità nel passato. L'esempio più palese è la presenza di
Vernizzi che, da presidente di Veneto strade, progettava la Strada
Pedemontana Veneta, da presidente della commissione VIA regionale, si
approvava il proprio progetto e, se la regione avesse avuto
osservazioni da fare, ne avrebbe dato incarico al dirigente del settore
infrastrutture, sempre l'ing. Vernizzi. Lo scandaloso conflitto di interessi è
stato oggetto di un'eurointerrogazione da parte dell'on. Zanoni.
Altro caso clamoroso è stata
l'approvazione del progetto di autostrada Valdastico Nord.
La prima stranezza riguarda il fatto
che, per un'opera che interessa Veneto e Trentino si chieda la
valutazione ambientale del solo Veneto. Oltre a questo la procedura è
stata caratterizzata da un'evidente anomalia procedurale.
La società proponente (Autostrade
Bs-Pd) ha presentato un progetto che passava per la piana di Velo
d'Astico. In allegato uno studio di incidenza ambientale che
monitorava gli effetti sulle abitazioni di Velo e con tutte le
necessarie opere di mitigazione. Cittadini e amministrazioni avevano
il diritto di presentare osservazioni, come prevede la legge.
Sei giorni prima che scadessero i
termini il progetto è stato modificato e spostato di 1-2 chilometri
tutto sul versante di Cogollo. Nuove case ed abitati (Grumoventaro,
Casale) sono stati interessati dall'autostrada, mentre prima
faticavano a vederla.
Chiunque penserebbe che si sarebbero
dovute rifare le analisi ambientali per la parte di tracciato
spostato. Invece la commissione VIA ha approvato sulla fiducia, anche
se mancava la valutazione del rumore per gli edifici a due passi dal
nuovo tracciato.
La nuova proposta di legge prevede
condizioni di incompatibilità tra l'essere progettisti e l'essere
valutatori, una maggiore attenzione per le esigenze del territorio
con la presenza dei sindaci nella commissione VIA e soprattutto
propone che la VIA venga presentata su un progetto definitivo, non,
come oggi, sul progetto preliminare che presenta possibilità di
variazioni infinite.
Dubitiamo che basti questa proposta di
legge regionale per fermare la “follia infrastrutturale” del
Veneto che prevede opere sovradimensionate, mal collocate,
eccessivamente costose e fortemente impattanti sul territorio, ma un
minimo ripristino delle regole potrebbe essere un inizio.
Ed ecco l'articolo il cui originale si trova qui
Veneto/Regione: Pd presenta progetto di legge
riforma commissione Via
03 Febbraio 2014
(ASCA) - Venezia, 3 feb 2014 - Piu' trasparenza nelle procedure di
valutazione di impatto ambientale. Con questo obiettivo il gruppo del
Pd veneto ha presentato il progetto di legge per la riforma della
Commissione Via regionale e l'adeguamento della normativa regionale a
quella nazionale introdotta sei anni fa (con il decreto legislativo
4/2008). Ad illustrare i contenuti della proposta, nel corso di una
conferenza stampa tenutasi oggi, sono stati il capogruppo Lucio
Tiozzo, assieme ai consiglieri democratici Claudio Niero (vice
presidente della commissione Ambiente e primo firmatario del
provvedimento) e Franco Bonfante (vice presidente del Consiglio
regionale). ''Si tratta di un passaggio che la Giunta regionale
doveva fare entro il gennaio del 2009, e che a questo punto
l'opposizione e' determinata a compiere - ha spiegato Tiozzo -
L'importanza della Commissione Via e' determinante, perche' non passa
giorno senza che questa decida su questioni di estrema importanza che
riguardano il governo del territorio. Decisioni che molto spesso sono
prese in contrasto con la volonta' degli stessi territori. Ecco
perche' - ha concluso il capogruppo del PD - con la nostra proposta
chiediamo che nelle decisioni della Commissione siano coinvolti anche
i Sindaci o i Presidenti di provincia interessati al provvedimento''.
''Nella nostra proposta - spiega Niero - si prevede che lo studio di
impatto ambientale debba riguardare il progetto definitivo e non piu'
quello preliminare. Inoltre l'iter di valutazione dovra' sempre
concludersi con un provvedimento motivato. Non da ultimo, si rende
automatica la procedura di semplificazione, prevedendo una modifica
della documentazione che i proponenti dei progetti sono tenuti a
presentare. Questo per ridurre anche la mole di ricorsi contro i
provvedimenti di valutazione''. Ma il PD mette sul tavolo anche una
riforma della Commissione regionale Via, ''un organismo - ha
sottolineato Bonfante - che ha un ruolo di grande responsabilita'
perche' esprime pareri su opere come gli impianti e le discariche per
i rifiuti, che hanno comunque un effetto impattante sulla vita delle
comunita' locali e la cui realizzazione scatena spesso polemiche.
Crediamo quindi sia fondamentale trasformare questa Commissione in un
soggetto dove responsabilita' tecniche e politiche coesistano,
evitando in questo modo quegli odiosi scaricabarile dove nessuno si
assume in pieno il carico delle decisioni. Importante nel nostro
progetto di legge - ha poi sottolineato Bonfante - e' la parte
relativa alla incompatibilita' all'incarico dei componenti della
Commissione. A questo proposito prevediamo che componenti non possono
assumere incarichi professionali relativi all'elaborazione di
progetti sottoposti a parere della Commissione provinciale VIA, non
devono essere componenti di organi direttivi o di controllo
committenti di progetti sottoposti al parere della commissione, cosi'
come non abbiano incarichi con responsabilita' amministrativa in
aziende i cui progetti sono all'esame della stessa commissione''. La
proposta del PD prevede di ridurre i componenti della Commissione Via
dagli attuali 9 a 6, tutti eletti dal Consiglio (due in
rappresentanza delle minoranze) ed assegna la presidenza
all'assessore regionale all'Ambiente, ''proprio per mettere fine - ha
precisato Tiozzo - all'ipocrisia della distinzione tra organo tecnico
ed organo politico, visto che attualmente e' la Giunta che ha in mano
la scelta dei componenti della Commissione''. Vogliamo poi - ha
proseguito Niero - che per ogni progetto sia presente il sindaco del
Comune interessato o il presidente della Provincia, in qualita' di
rappresentante dei cittadini. Questo per verificare la regolarita'
delle procedure, ma anche per esprimere le esigenze dei territori ed
evitare inutili vertenze, che spesso si concludono davanti al TAR,
con costi sia economici, sia in termini di tempo. ''Il nostro
obiettivo - ha concluso Tiozzo - e' dunque quello di dare maggiore
equilibrio alla Commissione Via ed ottenere maggiore trasparenza,
tanto nei procedimenti che nella valutazione dei casi di
incompatibilita', che tanto fanno discutere e lasciano dubbi
irrisolti. A questo proposito proponiamo anche che il regolamento di
funzionamento della Commissione, oggi approvato dalla Commissione
stessa e non pubblicato, venga invece approvato dalla Giunta, previo
parere della Commissione consiliare, e che le competenze siano
stabilite dal Consiglio''.
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