La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 16 dicembre 2013

LA LETTERA. Il commissario della Provincia scrive ai parlamentari berici per indurli a bocciare il progetto societario «No alla fusione tra A4 e A22»

LA LETTERA. Il commissario della Provincia scrive ai parlamentari berici per indurli a bocciare il progetto societario
«No alla fusione tra A4 e A22»
 
 
L´appello di Schneck ai deputati: «Aiutate il Vicentino e fermate quella norma. Altrimenti sarà la fine della Valdastico Nord»
«Ultima chiamata Valdastico Nord». Eccola lì, sotto il logo della Provincia e accanto al numero di protocollo, la riga che stride in un documento amministrativo. Ma ha voluto proprio darci un titolo per sintetizzare il senso della lettera-appello ai parlamentari vicentini. Attilo Schneck, commissario della Provincia, è uomo concreto, a costo di essere controcorrente. Invita i deputati berici ad «aiutare il Vicentino». Come? Bocciando l´ordine del giorno alla legge di Stabilità, in discussione a Roma in questi giorni, sulla fusione della concessionaria A4 con l´A22. Perché? Se dovesse passare, «qua ci fregano», scrive senza tanti giri di parole. Vicenza, secondo Schneck, resterebbe ferma al palo, in tema di infrastrutture. Quindi, indietro anni luce rispetto Verona e Trento. Che, guarda caso, secondo il commissario, sono proprio quelle che avrebbero tutti gli interessi a non realizzare l´A31 Nord.
I MOTIVI. «La c! oncessionaria A22 è in scadenza e prossima alla gara - si legge -. Ora, tramite i governatori di Trento e Bolzano e i parlamentari trentini, si tenta l´ennesimo scippo alla Bs-Pd proponendo accordi per una fusione che porterebbe l´A4 ai piedi di A22 che intende bocciare Valdastico Nord: insomma sarebbe il de profundis della Valdastico Nord». E svela: «Come mai Trento non vuole l´A31? Semplice. Sottrae traffico all´A22. Traffico che porta i 9/10 di Iva e Ires in casa trentina. Una cifra che permette alle Province autonome di risultare prime in Italia per servizi alla popolazione. E noi che facciamo? Per andare a Modena senza passare per il Trentino, finanziamo le loro bravure?». Schneck sottolinea che Valdastico Nord è importante perché «assorbirà il traffico da Nord a Sud e verso il Brennero, facendo risparmiare in tempo, soldi e inquinamento. Non solo. Vicenza è sottostimata dal punto di vista delle infrastrutture rispetto ad altri territor! i come Verona, per esempio. E allora - si chiede - come voglia! mo porre rimedio a questo gap? Vogliamo ancora assecondare i trentini o Verona che su questo tema nicchia o fa la gnorri?». E il riferimento è al sindaco di Verona, Flavio Tosi, alla guida della società concessionaria, Brescia-Padova.
IL CONTRASTO. Ritorna evidente la distanza tra i due presidenti di casa A4: Schneck, a capo della Holding, e Tosi, della concessionaria. Sì, perché Tosi, meno di un mese fa, aveva incontrato il neo governatore trentino, Ugo Rossi, cercando con lui una formula all´emendamento alla legge di Stabilità in modo da arrivare all´aggregazione tra le due società autostradali e puntare al prolungamento della concessione (beneficiando di quella della Bs-Pd) condiviso dall´Ue e aggirando, magari, la Valdastico Nord. O trovando, dicono i bene informati, solo un accordo sulla carta. Schneck allora si era sfilato: «Parlo da commissiario e da presidente dell´A4 Holding - aveva dichiarato -. L´emendamento (è stato po! i bocciato in Senato e ora ripresentato come ordine del giorno alla Camera, ndr) non deve passare perché per noi sarebbe solo penalizzante. I signori trentini vogliono solo fregarci». Subito dopo una nota congiunta dell´A4 Holding a firma Tosi e Schneck: «La Valdastico Nord è inderogabile». Ed ora ecco un nuovo allungo di Schneck: «Impedite la fusione. È l´ultima chiamata per la Valdastico».



Il Giornale di Vicenza
sabato 14 dicembre 2013 – CRONACA – Pagina 28

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