LA LETTERA. Il commissario della Provincia scrive ai parlamentari berici per indurli a bocciare il progetto societario
«No alla fusione tra A4 e A22»
L´appello di Schneck ai deputati: «Aiutate il Vicentino e fermate quella norma. Altrimenti sarà la fine della Valdastico Nord»
«Ultima chiamata Valdastico Nord». Eccola lì, sotto il logo
della Provincia e accanto al numero di protocollo, la riga che stride
in un documento amministrativo. Ma ha voluto proprio darci un titolo per
sintetizzare il senso della lettera-appello ai parlamentari vicentini.
Attilo Schneck, commissario della Provincia, è uomo concreto, a costo di
essere controcorrente. Invita i deputati berici ad «aiutare il
Vicentino». Come? Bocciando l´ordine del giorno alla legge di Stabilità,
in discussione a Roma in questi giorni, sulla fusione della
concessionaria A4 con l´A22. Perché? Se dovesse passare, «qua ci
fregano», scrive senza tanti giri di parole. Vicenza, secondo Schneck,
resterebbe ferma al palo, in tema di infrastrutture. Quindi, indietro
anni luce rispetto Verona e Trento. Che, guarda caso, secondo il
commissario, sono proprio quelle che avrebbero tutti gli interessi a non
realizzare l´A31 Nord.I MOTIVI. «La c! oncessionaria A22 è in scadenza e prossima alla gara - si legge -. Ora, tramite i governatori di Trento e Bolzano e i parlamentari trentini, si tenta l´ennesimo scippo alla Bs-Pd proponendo accordi per una fusione che porterebbe l´A4 ai piedi di A22 che intende bocciare Valdastico Nord: insomma sarebbe il de profundis della Valdastico Nord». E svela: «Come mai Trento non vuole l´A31? Semplice. Sottrae traffico all´A22. Traffico che porta i 9/10 di Iva e Ires in casa trentina. Una cifra che permette alle Province autonome di risultare prime in Italia per servizi alla popolazione. E noi che facciamo? Per andare a Modena senza passare per il Trentino, finanziamo le loro bravure?». Schneck sottolinea che Valdastico Nord è importante perché «assorbirà il traffico da Nord a Sud e verso il Brennero, facendo risparmiare in tempo, soldi e inquinamento. Non solo. Vicenza è sottostimata dal punto di vista delle infrastrutture rispetto ad altri territor! i come Verona, per esempio. E allora - si chiede - come voglia! mo porre rimedio a questo gap? Vogliamo ancora assecondare i trentini o Verona che su questo tema nicchia o fa la gnorri?». E il riferimento è al sindaco di Verona, Flavio Tosi, alla guida della società concessionaria, Brescia-Padova.
IL CONTRASTO. Ritorna evidente la distanza tra i due presidenti di casa A4: Schneck, a capo della Holding, e Tosi, della concessionaria. Sì, perché Tosi, meno di un mese fa, aveva incontrato il neo governatore trentino, Ugo Rossi, cercando con lui una formula all´emendamento alla legge di Stabilità in modo da arrivare all´aggregazione tra le due società autostradali e puntare al prolungamento della concessione (beneficiando di quella della Bs-Pd) condiviso dall´Ue e aggirando, magari, la Valdastico Nord. O trovando, dicono i bene informati, solo un accordo sulla carta. Schneck allora si era sfilato: «Parlo da commissiario e da presidente dell´A4 Holding - aveva dichiarato -. L´emendamento (è stato po! i bocciato in Senato e ora ripresentato come ordine del giorno alla Camera, ndr) non deve passare perché per noi sarebbe solo penalizzante. I signori trentini vogliono solo fregarci». Subito dopo una nota congiunta dell´A4 Holding a firma Tosi e Schneck: «La Valdastico Nord è inderogabile». Ed ora ecco un nuovo allungo di Schneck: «Impedite la fusione. È l´ultima chiamata per la Valdastico».
Il Giornale di Vicenza
sabato 14 dicembre 2013 – CRONACA – Pagina 28
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