La
Commissione europea chiede maggiori informazioni alle autorità italiane
in seguito all'interrogazione dell'eurodeputato Andrea
Zanoni sul progetto di completamento della Valdastico Nord. Zanoni: “Possibile violazione della direttiva Ue sulla Valutazione d'Impatto Ambientale di cui sono relatore al Parlamento europeo”
“La
Commissione contatterà le autorità italiane per ottenere chiarimenti
sull'applicazione della direttiva sulla Valutazione dell'impatto
ambientale VIA del progetto di completamento della Valdastico Nord per
quanto riguarda il diritto di informazione e di partecipazione della
società civile e dei comuni limitrofi”. E' la risposta del
Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik all'interrogazione
dell'eurodeputato ALDE Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI
Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo,
che aveva denunciato a Bruxelles “gli aspetti normativi poco chiari” e
“il rischio ambientale” di questo progetto.
“Il fatto che il Commissario Potočnik abbia intenzione di chiedere maggiori informazioni alle autorità italiane vuol dire che la
puzza di bruciato è forte – attacca Zanoni –
E questo perché il sospetto che il progetto della Valdastico Nord violi
la normativa europea sulla VIA è più che probabile,
soprattutto per quanto riguarda il diritto di informazione e di
partecipazione della popolazione e delle autorità locali garantite dalla
direttiva 2011/92/UE”.
“I
cittadini hanno il sacrosanto diritto di essere informati e poter
intervenire su progetti che incideranno direttamente sulla
loro vita. Per questo, come relatore della nuova direttiva di VIA per
il Parlamento europeo, ho cercato di rafforzare questo loro diritto
troppo spesso calpestato dai poteri forti – continua l'eurodeputato –
Nel caso della Valdastico Nord, è più che sospetto
il fatto che il tracciato autostradale sia stato
modificato senza che questo cambiamento sia stato reso pubblico
impedendo così alla popolazione e alle amministrazioni coinvolte di
poter confutare le disposizioni del Comitato Interministeriale
per la Programmazione Economica”.
“Adesso il caso è finito a Bruxelles. Vediamo cosa risponderanno le autorità italiane. Seguirò questa faccenda in prima persona
e non esiterò a chiedere alla Commissione di punire severamente le sospette violazioni della direttiva europea”, conclude l'eurodeputato.
BACKGROUND
Sotto
accusa l'approvazione del primo stralcio dell'Autostrada A31 Valdastico
nord che intende unire Piovene Rocchette
(VI) e Besenello (TN) da parte del Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica il 18 marzo 2013. Il progetto andrebbe a
alterare l’ambiente nei comuni di Piovene Rocchette (VI), Cogollo del
Cengio (VI), Velo d’Astico (VI), Valdastico (VI), Pedemonte
(VI), Lastebasse (VI), Arsiero (VI), Rotzo (VI), Lavarone (TN),
Folgaria (TN), Besenello (TN), Calliano (TN) e Nomi (TN).
Lunedì 3 giugno 2013, Andrea Zanoni ha effettuato un sopralluogo nella Valle del fiume Astico (FOTO
e VIDEO),
dove è previsto il completamento dell’A31 Valdastico Nord. Nella visita
è stato accompagnato da Renzo Priante del Comitato No Valdastico Nord,
Giuliano Zuccollo del Gruppo sportivo e ricreativo di Casale, dal
sindaco e dal vicesindaco di Besenello, Christian
Comperini e Roberta Rosi, da Daniele Romare di Legambiente Alto
Vicentino e da Silvano Adami, che ha collaborato con il professor Dario
Zampieri dell’Istituto di Geoscienze dell’Università di Padova allo
studio sulla frana della Marogna.
Andrea
Zanoni è il responsabile per il Parlamento europeo del rapporto sulla
nuova direttiva 2011/92/UE sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
di determinati
progetti pubblici e privati. Si tratta di un rapporto fondamentale che
si iscrive nel procedimento di modifica e aggiornamento della normativa
sulla VIA alla base di tutte le opere con un alto impatto sull'ambiente
in tutti i 28 Paesi Ue.
Nessun commento:
Posta un commento