Valdastico Nord: un
corteo di un chilometro
stamattina allo slow
mob contro il prolungamento dell'autostrada A31
Valle dell’Astico, 23 marzo 2013
Una
partecipazione oltre le aspettative ha riscosso questa mattina lo slow mob
contro il prolungamento dell'autostrada A31 organizzato dal comitato No Valdastico Nord e dal Gruppo sportivo
ricreativo di Casale di Cogollo del Cengio.
A Piovene Rocchette alle
10 erano già una trentina i mezzi tappezzati di messaggi che si sono diretti verso
nord. A Cogollo se ne sono aggiunti altrettanti e lungo il percorso, fino al
giro di boa di Lastebasse, si sono aggregati via via altri partecipanti per un
totale di 70-80 veicoli. Un corteo lungo un chilometro formato da auto, moto,
trattori, quad, furgoni e camion ha percorso la statale e le vie interne dei
paesi della vallata ad una media di 40-50 chilometri orari, senza comunque
compromettere la sicurezza della circolazione stradale.
Richiamate dai clacson,
numerose sono state le persone così accorse in strada a Cogollo, Seghe, Velo
d'Astico, Arsiero, Barcarola, Pedescala, San Pietro, Ponte Maso, Casotto, Ponte
Posta, Scalzeri, Carotte e Lastebasse. Alcuni sorpresi, molti salutando e
applaudendo l'iniziativa, magari alzando la testa dalla zappa, affacciandosi
dai balconi o sollevando il bicchiere fuori dal bar.
"Sapevamo di poter
contare su una quarantina di veicoli – dichiarano Renzo Priante del comitato No
Valdastico Nord e Giuliano Dall’Osto del Gruppo Casale -, ma non avremmo mai scommesso
su una tale partecipazione, anche perchè abbiamo preso la decisione di
organizzare lo slow mob appena
giovedì mattina. Il risultato ci incoraggia quindi a continuare l'attività di
sensibilizzazione dell'opinione pubblica in merito ad un’opera utile solo alla Società Autostrada Brescia-Padova, che
altrimenti non si vedrebbe rinnovata la concessione. Per soddisfare gli
interessi economici di pochi privati, quindi, si dà il via ad uno scempio
ambientale di una delle valli più belle della regione”.
La decisione di passare ad azioni in grado di
richiamare l'attenzione - in aggiunta ai ricorsi al Tar, alle petizioni, alle
lettere e al coinvolgimento di politici e amministratori, agli incontri
pubblici, agli striscioni “No Valdastico Nord” appesi fuori dalle case - è
stata presa dai due comitati in seguito alla recente approvazione da parte del
Cipe del tracciato della A31 fino a Lastebasse.
“Per
fare una strada da Vicenza a Trento – sottolineano Priante e Dall’Osto -,
Vicenza e Trento dovrebbero essere d'accordo.
Non è così quando si tratta di una società privata, la A4 Holding che
possiede l'autostrada Brescia-Padova. Forte dei suoi appoggi nei ministeri, la
A4 Holding parte lancia in resta per imporre la sua strada a pagamento alla Provincia
di Trento e alla Valle dell'Astico, beneficiando del duplice ruolo di Schneck, a un tempo presidente della società
Autostrade Bs-Pd e di presidente della Provincia di Vicenza (ora commissario). Uno
strano iter ha portato a una valutazione d'impatto ambientale regionale
nascosta ai sindaci, ad autorizzazioni parziali, ad osservazioni non considerate
dalla commissione Via, a tracciati cambiati in corso e mai mostrati
ufficialmente ad amministratori e cittadini. Infine il risultato più assurdo:
un'autostrada che per 900 milioni di euro collega trionfalmente Piovene (8.800
abitanti) con Lastebasse (200 abitanti). Un capolavoro di inutilità, che
distruggerà aziende agricole in cambio di ridottissimi transiti".
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