Riceviamo e pubblichiamo questo scritto di Stefano Pellegrini, autore di una lettera pubblicata sul Giornale di Vicenza.
Cari
amici ciao da Stefano Pellegrini.
La
caccia e' chiusa , e abbiamo anche tempo ogni tanto per pensare a
qualcos'altro di altrettanto serio. Saprete tutti di una
mia recente iniziativa apparsa sul Giornale di Vicenza. Non credevo
potesse suscitare tanto interesse. Decine e decine le manifestazioni
di solidarietà per quelle poche righe. Credevo di ricevere anche
qualche critica, come è normale, ma incredibilmente, per ora, solo
parole di elogio. E non solo da cacciatori, ma anche da comuni
cittadini, sia sul contenuto che sulla forma. A questo punto gradirei
conoscere la vostra opinione in merito. Se da parte delle
Associazioni Venatorie ( TUTTE ) non ho avuto al momento alcun
commento, i casi sono 2: O non hanno nulla da dire, cosa alquanto
strana visto che spesso e volentieri parlano anche di questioni molto
minori come importanza, o sono conniventi con chi vuole l'Autostrada,
e questo è legittimo ma la dice lunga sullo stato di appartenenza
(sarebbe meglio dire sudditanza) alla classe politica che ha portato
al "desfo" elettorale recentemente espresso.
Se però
cardine di ogni Democrazia è il parere dei Cittadini, penso che
ognuno di noi, all'interno delle Associazioni di appartenenza, abbia
il diritto ad avere voce in capitolo.
Vi
chiedo di esprimerlo. A breve ci sarà per esempio una valida
iniziativa di prove di cani da Ferma in località Sant'Agata nella
campagna di Cogollo. Siamo tutti al corrente che potrebbe essere
l'ultima volta che ciò si potrà fare? Perché se di li' passa quel
mostro di cemento, campi addio, e così selvatici e così la caccia.
Non
credo che un cacciatore "normale", senza tante patenti di
modernità, possa tranquillamente accettare che in nome di uno
sviluppo economico che ci ha portato a una crisi economica senza
precedenti si veda defraudato di un contesto ambientale unico nella
sua specificità.
Vogliono
distruggere l'ultimo lembo di campagna pre-industriale dell'Alto
Vicentino, con tutti i suoi animali. In cambio arriveremo a Trento in
45 minuti anziché in 50. Ne vale la pena? Non sto qui a elencare
tutti gli interessi che ci stanno sotto, li sapete tutti meglio di
me. E tanto meno mi dilungo sui dettagli dell'impatto sanitario e
ambientale , sulla flora, fauna, pesci, uccelli, ungulati e via
discorrendo. Tutti anche qui lo possono immaginare.
Non
posso invece ancora accettare l'assordante silenzio di tutte le
Associazioni Venatorie su questo problema. Evidentemente a loro non
interessa nulla di Cogollo, del Monte Cengio, dell'Astico,
dell'inquinamento e di altre piacevolezze inerenti. A loro
interessano però le nostre tessere, i nostri soldi, le garette con
fagiani finti, le garette di tiro, il consenso politico che tutto ciò
genera. Stucchevole inoltre il silenzio di rappresentanti politici,
regionali, nazionali ed europei che sulla coda di un fringuello hanno
costruito le loro carriere. Ma se nessuno se ne è accorto il vento è
cambiato in fretta. Certezze elettorali si sono dissolte o stanno per
farlo, e schieramenti storicamente temprati, di destra e di sinistra,
crollano davanti a un grillo....
Opportuno
a mio avviso, ma questa è solo la mia opinione, che il mondo della
caccia abbandoni appartenenze scontate. La destra e' popolata da
politici ambientalisti che nulla hanno da invidiare a Zanoni, la
Sinistra e' altrettanto permeata da analoghe figure. Restiamo noi
gente comune, a subire la loro poca lungimiranza, ad aspettare ogni
anno una deroga o meno, a illuderci di contare quando ci si chiede un
voto, per poi prenderla regolarmente in quel posto a ogni stagione.
Per il
momento quindi questo mio sfogo è solo un modo per suscitare un
dibattito amichevole ma invito tutti a dire la vostra sull'autostrada
, per me un vero delitto ecologico.
Un
saluto a tutti.
STEFANO
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