A Cogollo è tempo di campagna elettorale. Si rinnova la compagine che amministrerà il Comune.
Alto Vicentino On Line "saggia" pensieri e proposte dei candidati a sindaco.
Non può mancare una domanda d'obbigo sulla Valdastico Nord.
Abbiamo già commentato il pensiero del capolista Gildo Capovilla di "Rinasci Cogollo", che riportiamo in breve:
La prima ipotesi di tracciato prevedeva – ha spiegato la candidata
consigliere Giada Dall’Osto, urbanista – che l’autostrada passasse sopra
l’Astico e non capiamo perché il progetto iniziale sia stato
abbandonato. Quello approvato attualmente, che è ormai il 7°, rovina
tutta la nostra campagna. Se saremo eletti, vogliamo individuare
un’altro percorso e riproporre quello iniziale’.
Marco Zorzi di "Viva Cogollo" sembra assumere una posizione contraria moderata, aperta più che altro al "vederci chiaro", e sottolineando che in ogni caso prima di tutti dovranno essere rispettati i diritti dell'Amministrazione.
Capovilla e Fimbianti hanno già dato il loro parere sulla Valdastico Nord. E il suo?
‘Sono decisamente contrario. Di sicuro per l’impatto ambientale che
avrebbe su Cogollo, ma lo sono soprattutto finché non verrà fatta
chiarezza da parte degli enti superiori. Per un mio senso di
responsabilità non sono convinto su come sono state condotte le cose
fino adesso, ci tengo a vederci chiaro negli interessi di tutta la
nostra comunità. Ma chiarisco: non siamo estremisti, solo non vogliamo
essere bypassati’.
La domanda è d’obbligo: NO Valdastico Nord o SI’ Valdastico Nord?
‘Noi siamo contrari alla Valdastico Nord, sia che passi per Casale,
sia che venga spostata verso Velo d’Astico. Perché comunque devasterebbe
la nostra stretta valle, a partire proprio dalla campagna di Cogollo. I
costi di realizzazione e di mantenimento poi sarebbero altissimi e alla
fine ricadrebbero sulle tasche di noi cittadini sotto forma di più
tasse, meno servizi pubblici e pedaggi autostradali ancora più cari.
Sotto la Valdastico Sud poi sono stati trovati rifiuti tossici: chi ci
assicura che non succeda anche qui? Si tratta, insomma, di un’autostrada
che porterebbe, sì, in meno tempo a Trento, ma per un bacino d’utenza
così esiguo che i costi e i sacrifici non sono giustificati. Il sospetto
che sia fortemente voluta solo per rinnovare alla Società
Brescia-Padova la redditizia concessione sull’A4, senza passare per
gara, è molto alto. Se verremo eletti, quindi, garantiremo la massima
opposizione al progetto per assicurare un futuro più vivibile e più
trasparente ai nostri figli’.
Dieci righe che vanno diritte all'essenza del problema. In dieci righe vengono riportate tutte le tematiche cruciali che hanno sempre fatto pensare alla Valdastico come una immensa cattedrale nel deserto, un debito pubblico insanabile, l'ennesima opera non da plaudire, ma da fuggire.
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