Crediamo che qualcuno ci debba ragionare sopra seriamente sulla Valdastico Nord...
Rossi, le lettere «intercettate»
L’ex ministro Lupi parlava con Incalza del caso Valdastico
TRENTO. «Guarda con attenzione la lettera che il presidente della Provincia di Trento ha scritto a Renzi. Fattela dare, guarda che dobbiamo assolutamente intervenire perché contraddice... dice che però entra puntuale nella... per fermare la procedura». Si riferiva con tutta probabilità al caso Valdastico l’allora ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, dimessosi venerdì, quando parlava al telefono con l’ex dirigente del ministero Ercole Incalza, il 16 gennaio scorso, ovvero due settimane dopo che Incalza era andato in pensione. «La procedura è ormai attivata non è che possiamo...», la risposta di Incalza.
Questo nuovo stralcio delle intercettazioni dimostrerebbe, secondo i pubblici ministeri titolari dell’inchiesta sulle grandi opere, che Incalza avrebbe continuato a svolgere di fatto le funzioni di consulente del ministero anche da pensionato.
Ugo Rossi si è ritrovato citato ieri sui giornali che riportavano le conversazioni del ministro. «Posso immaginare che stessero parlando della Valdastico - commenta il governatore - al presidente del consiglio Matteo Renzi ho scritto tre lettere, due nell’agosto 2014, quando il completamento della Valdastico Nord a giorni alterni finiva tra le opere del decreto Sblocca Italia, e una lo scorso gennaio. Ogni volta mi riferivo a prese di posizione del ministro Lupi o a provvedimenti che il governo, stando agli annunci sulla stampa, si accingeva a prendere sulla Valdastico. Si tratta di lettere in cui ribadivamo la nostra posizione e ricordavamo che le procedure, nel nostro caso, sono diverse da quelle delle Regioni ordinarie e prevedono il procedimento dell’intesa».
Quando parlano di «procedura», Lupi e Incalza, secondo Rossi «si riferivano probabilmente alla procedura del codice degli appalti, che prevede che il governo depositi un decreto alla commissione parlamentare bilaterale». Decreto che non è mai stato depositato e che la Provincia sarebbe pronta ad impugnare, come ha recentemente ricordato l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi. (ch.be.)
Link_Corriere_Alpi_Trentino_22/03/15
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