E' tempo di campagna elettorale a Cogollo.
Leggiamo su Altovicentino on line un'intervista fatta al candidato sindaco Capovilla e non possiamo non soffermarci su quanto dichiarato a proposito della Valdastico Nord.
Valdastico Nord sì, ma non sul percorso dell’ultimo progetto
approvato che passa attraverso il centro di Casale con il casello in
prossimità del Bar Meteora.
‘La prima ipotesi di tracciato prevedeva che l’autostrada passasse sopra
l’Astico e non capiamo perché il progetto iniziale sia stato
abbandonato. Quello approvato attualmente, che è ormai il 7°, rovina
tutta la nostra campagna. Se saremo eletti, vogliamo individuare
un’altro percorso e riproporre quello iniziale’.
Ebbene. Inizia la campagna elettorale ed emergono già i
peggiori vizi dei politici: grandi opere sì basta che passino per l'orto
del vicino non sul mio.
L'incapacità di guardare ai problemi
generali di tutta la valle (se non si è capaci a guardare a tutto il
Veneto) emerge netta in questa prima intervista del capolista della
lista civica "Rinasci Cogollo".
"Cogollo deve riappropriarsi del vecchio tracciato della Valdastico Nord" dice il candidato sindaco.
Forse l'aspirante sindaco non conosce o non si ricorda il "vecchio tracciato".
- E' quello che passava a ridosso degli stabilimenti di Siderforge con un impatto notevole sull'attività produttiva.
- E' quello che rovinava la campagna di Velo d'Astico e la più bella chiesetta della valle dell'Astico (quella di S. Giorgio) con una serie di svincoli della larghezza di mezzo chilometro
- E' quello che passava alto sopra la chiesetta di S. Agata (proprio nel comune di Cogollo d.C. ma lontana da Casale) e costringeva l'attuale Strada provinciale a un brusco sottopasso.
Forse un amministratore
dovrebbe avere una visione più ampia dei problemi, non dovrebbe
limitarsi a spazzare la polvere sotto il tappeto del vicino.
Speriamo
che l'aspirante Sindaco si sia espresso male e non pensi seriamente di
risolvere i problemi di Cogollo del Cengio e della valle dell'Astico in
questo modo.
Qui la versione integrale dell'articolo_04/03/15
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