COMUNICATO
STAMPA
A31
Valdastico Nord, la Comunità montana
approva
una
delibera contro il prolungamento dell'autostrada
Priante
e Dall'osto: “Finalmente i sindaci si fanno sentire”
Valle
dell'Astico, 13 aprile 2013
“A
pochi giorni dalle nostre lettere a tutti i 119 amministratori della
valle, finalmente i sindaci fanno sentire la loro voce”. È il
commento di Renzo Priante del Comitato No Valdastico Nord e di Fabio
Dall'Osto del Gruppo ricreativo e sportivo di Casale (Cogollo)
all'approvazione all'unanimità, da parte della Comunità montana
Alto Astico e Posina, di una delibera contro il prolungamento
dell'autostrada A31 Nord fino a Lastebasse.
Nel
dettaglio, nell'ultima seduta del 4 aprile scorso, i sindaci della
valle dell'Astico - Riccardo Calgaro (Cogollo), Tiziano Busato
(Arsiero), Roberto Carotta (Pedemonte), Amerigo Dalla Via (Tonezza),
Ferrulio Lorenzato (Laghi), Giordano Rossi (Velo d'Astico) e Alberto
Toldo (Valdastico) – hanno approvato un ordine del giorno in cui
affermano che “non è proprio possibile da parte dei sindaci,
accettare l’ipotesi di una esecuzione parziale delle opere,
convinti che, se un tracciato autostradale debba essere realizzato,
esso non possa che determinare un diretto collegamento con Trento. Si
ritiene infatti che tale ipotesi non raggiunga gli obiettivi
progettuali e si teme che possa ricrearsi la stessa situazione di
Piovene Rocchette, che dal 1976 attende il collegamento verso Trento.
Tali considerazioni, alla luce della recente decisione del Cipe,
vedrebbero un tratto autostradale incompleto, che non raggiunge le
finalità di movimentazione delle merci e delle persone previste
nella proposta di implementazione della rete trans-europea dei
trasporti Ten-T, attualmente sottoposta ad esame ed approvazione
dell’Unione Europea”.
“Siamo
comunque consapevoli – aggiungono Priante e Dall'Osto – che al di
là della delibera non è stato assunto un serio impegno a
intraprendere ricorsi amministrativi, in assenza dei quali
quest'opera, giudicata da tutti dannosa alla valle, verrà eseguita
ugualmente. Si tratta dunque di un compromesso che mette d'accordo
sia gli amministratori che sperano che l'autostrada venga affossata
per sempre, sia quelli che sperano arrivi presto il consenso per il
tratto trentino”.
“Ad
ogni modo – concludono - riteniamo che si tratti di un risultato
significativo, perchè attesta che finalmente si sta cominciando ad
abbattere il muro di silenzio che avvolgeva questa 'grande opera', ma
evidentemente non così importante da lasciare spazio ad un dibattito
in occasione, l'anno scorso, della presentazione del progetto da
parte della Società Autostrada Brescia-Padova. Noi ce la stiamo
mettendo tutta per opporci alla devastazione cui sta andando incontro
la Valle dell'Astico – concludono -, ma soprattutto vogliamo
risposte dalla Società Brescia-Padova, cui gli stessi nostri
amministratori locali dovrebbero chiedere spiegazioni se davvero,
finalmente, vorranno far sentire la voce dei loro cittadini e non
soltanto allinearsi ai loro referenti politici”.
L'atto
di indirizzo approvato dalla Comunità montana Alto Astico e Posina –
su iniziativa del presidente Riccardo Calgaro e dell'assessore
Alberto Toldo - verrà ora trasmesso al Cipe, al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, al Consiglio superiore dei lavori
pubblici, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero per i Beni e le
Attività culturali, al Presidente della Regione Veneto e alle varie
direzioni regionali interessate (Strade, autostrade e concessioni,
Infrastrutture, Mobilità, Urbanistica), al Commissario straordinario
della Provincia di Vicenza, al Presidente della Provincia autonoma di
Trento, e, infine, ai Comuni vicentini e trentini interessati dal
tracciato.
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