A31, Mainardi contro
Trento
«Impatto non negativo»
di Eleonora
Vallin
La Provincia di Trento ha deciso di
proporre ricorso al Tar per «l’annullamento della Commissione Tecnica di
Verifica dell’Impatto ambientale (Via)» nonché di ogni «atto preparatorio, presupposto, preliminare,
conseguente o comunque connesso» alla realizzazione della Valdastico
Nord.
«In linea di
massima noi impugniamo tutto quello che ha a
che fare con questa infrastruttura - spiega Alberto Pacher, presidente Provincia
di Trento -. E’ un dialogo tra sordi quello che si è venuto a creare, esiste una
sentenza della Corte costituzionale, e il decimo allegato delle infrastrutture
approvato dalla Conferenza stato-regioni a dicembre, ha inserito e accolto il
riferimento all’intesa. Quindi: tutto è radicato in tutti gli atti.
Ciononostante si va avanti, quindi noi impugniamo qualsiasi cosa. E’ una
questione di principio»
« La contrarietà è legata
a una valutazione di fondo: abbiamo
deciso di puntare, coerentemente con le reti Ten-T e con gli accordi europei –
dice Pacher - sul potenziamento dell’asse ferroviario del Brennero verso cui
trasferire quote importanti del traffico merci, facendo di Verona uno snodo
intermodale grazie al Quadrante Europa. Se noi creiamo – spiega - un canale
addizionale per cui i camion che arrivano a Nordest, anziché scambiare a Nord di
Verona hanno un’altra autostrada, incoraggiamo a scegliere l’asfalto. Non
possiamo, dunque, dire che puntiamo sulla rotaia e contemporaneamente fare
un’autostrada».
Ma che senso ha
lasciare un’infrastruttura chiusa a Piovene
Rocchette? «Nessun senso – risponde Pacher - ma dovevano pensarci prima.
Per noi è davvero un problema serio. Da tutti gli approfondimenti fatti, anche
con proiezioni, risulta che la Valdastico Nord drenerebbe solo una piccola parte
del traffico che va dalla Pedemontana alla Valsugana. Noi ci ritroveremmo,
dunque, con due autostrade a 60 km di distanza in Veneto che arriverebbero in
Trentino con soli 30 km di distacco. Un’assurdità».
«Mi pare improprio e anche
giuridicamente non sostenibile annullare un parere di
valutazione tecnica ambientale per illegittimità – risponde al telefono Bortolo
Mainardi, membro della Commissione VIA per conto del Ministero, dopo la notizia
del ricorso della Provincia autonoma -. Possono esserci errori valutativi di
metodo e merito relativi ai diversi impatti ambientali come insegna e obbliga la
legge 152 del 2006. Ma si tratta di un parere di una commissione; non è un
decreto – spiega l’architetto – quello poi lo farà il ministro».
E
aggiunge: «Il 7 dicembre 2012 in assemblea
plenaria il rappresentante della provincia di Trento ha votato contro il parere
di compatibilità ambientale sostenendo solo delle presunte carenze progettuali e
coprendo, secondo me, la volontà politica della Provincia di Trento che sempre è
stata contraria al prolungamento da Piovene Rocchette. Le motivazioni non erano
dunque plausibili». «L’impatto ambientale di questi 32 km, di cui 30 in
galleria, non è significativo né negativo e la valutazione – precisa - ha
previsto una serie di prescrizioni e obbligato a varianti migliorative del
progetto».
Poi
conclude: «Come cittadino dico che, se è giusto
rispettare l’opinione della Provincia di Trento, spero di non essere costretto a
condividerne le motivazioni». Mainardi cita i pareri di contrarietà letti sui
giornali: «Tale autostrada - che interessa la Provincia di Trento solo per 10 km
- è inutile, costosa e dannosa. Il traffico pesante va messo sulle ferrovie». E
aggiunge: «Dicono: sotto le Alpi basta costruire autostrade». «Dichiarazioni
dell’amico Dellai – chiosa il commissario - a cui vorrei chiedere se sono meno
coerenti con il previsto investimento di allargamento autostradale della Terza
corsia dell’A22 che ha un costo preventivato di 753 milioni di
euro».
Intanto
dall’Europa, in risposta a un’interrogazione
dell’eurodeputato Idv Andrea Zanoni che a fine 2012 chiedeva alla commissione
Ue: «Esistono documenti ufficiali dell'Unione europea dai quali si evince che il
progetto di prolungamento dell'autostrada Valdastico A31 Nord fa parte della
rete europea di trasporti TEN-T?». Questo perché l'Italia ha cercato -
attraverso il viceministro delle Infrastrutture Mario Ciaccia - di promuovere
l'inserimento della Valdastico Nord nella rete TEN-T, cioè tra le infrastrutture
prioritarie riconosciute nella «Proposta di regolamento del Parlamento europeo e
del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione europea per lo sviluppo della rete
transeuropea dei trasporti». «È stato proposto di inserire il progetto nella
rete globale TEN-T come 'arteria stradale pianificata', nell'ambito della
proposta di regolamento sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della
rete transeuropea dei trasporti» ha riferito commissario europeo ai Trasporti,
l'estone Siim Kallas confermando l’intenzione ma non la sua
realizzazione.
Martedì 05 Febbraio 2013
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