Autostrade, Bankitalia: “In 20 anni ricavi raddoppiati, ma investimenti al palo”
Vi rimandiamo alla lettura di un iteressantissimo de Il fatto Quotidiano che si aggiunge ai molti mettendo alla luce il meccanismo perverso che impera tra le concessionarie autostradali.
Ricavi più che raddoppiati dal 1993 al 2003 a fronte di un traffico autostradale che è andato via via diminuendo.
Come è possibile??
Semplice: si aumentano le tariffe.
Perchè?
Per giustificare investimenti per il potenziamento della rete che però, di fatto, rimangono solo sulla carta.
“Negli ultimi venti anni – ha detto (Paolo Sestito capo del Servizio di struttura economica di Bankitalia) – i ricavi delle concessionarie sono più che raddoppiati,
passando da 2,5 miliardi di euro nel 1993 a oltre 6,5 miliardi nel
2012. Tale crescita è prevalentemente da attribuire alla dinamica delle tariffe unitarie, cresciute più della dinamica generale dei prezzi”. Il traffico
infatti, specie negli anni della crisi, è calato e dunque l’aumento dei
ricavi si spiega tutto con l’aumento delle tariffe. Aumento
giustificato sulla carta dagli investimenti effettuati per il potenziamento della rete, che però nella pratica – sottolinea Sestito – non sono stati fatti:
E le concessioni?
"le vigenti concessioni autostradali sono state “tutte rinnovate senza passaggio per una gara
pubblica” e “si caratterizzano per durate residue estremamente lunghe”.
Concessioni che valgono oro e che sono state regalate ai privati senza
nessuna contropartita"
Coraggioso il Fatto dato che chiama in causa anche il Governo e gli attribuisce una buona parte di responsabilità in una questione che non può più considerarsi nè legale nè lecita:
"il governo dovrebbe mettere a gara le concessioni – come peraltro impone la direttiva europea – e non insistere nel cercare insieme ai concessionari ogni possibile scappatoia per prorogarne la durata."
Che peso hanno le analisi di Antitrust, Authority dei Trasporti, Autorità Anticorruzione in tutto questo?
BUONA LETTURA!
Link_Il_Fatto_Quotidiano_2015/06/11
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