Apparso sul Giornale di Vicenza il12/06/15 un articolo che per noi del Comitato è stato un pò una "doccia fredda".
Delrio sembrava indirizzato a "mettere una pietra sopra" alla Valdastico Nord.
Nel DEF approvato qualche mese fa il completamento della Valdastico Nord era stato depennato dalle opere ritenute strategiche. Il Ministro dei Trasporti fresco di nomina aveva messo in guardia tutti i livelli istituzionali sull'uso smodato e improprio della definizione "opera strategica" dicendo che, se non si mettono dei paletti, qualsiasi intervento può essere considerato strategico, ma bisogna pur sempre mettere al vaglio molteplici aspetti tra cui analizzare profondamente l'impatto costi/benefici.
Ci sembrava una boccata d'aria quasi impossibile dopo i pressing, le promesse, gli intrallazzi dei vari Schneck, Zaia, Lupi & co.
Eravamo già pronti al conto alla rovescia (dato che, ricordiamolo, mancano ad oggi 12 giorni alla scadenza della proroga della concessione), ed ecco questa notizia.
Ora: la Provincia di Trento per 40 anni ha negato il proprio assenso al proseguimento di questa opera.
Ha sempre messo in prima linea l'aspetto ambientale, dichiarando di essere ormai satura di arterie che congestionano il territorio, di puntare al potenziamento del trasporto ferroviario, in linea con le direttive Europee...il tutto non faceva una piega.
I veneti sono riusciti a trovare il tallone d'Achille trentino?
Si può barattare il rinnovo della concessione A22 per il completamento della Valdastico Nord?
Besenello è cosi forte giuridicamente da costringere la Provincia, se decide per il SI, a chiedere un tracciato alternativo? E quanto impatterà, questo nuovo tracciato, sul territorio trentino? (la devastazione veneta è ormai nota...) Quando dovrebbe essere presentato questo nuovo progetto? Entro il 30/06/2015 o tranquillamente dopo? "Basta la parola", come si è soliti operare in Italia?
Qui sotto i commenti di Renzo Priante e Giuseppe Sentelli, che negli anni hanno seguito tutta la vicenda a fianco del Comitato analizzando il progetto sotto vari aspetti cercando di mettere insieme i tasselli per avere un'idea di quello che poteva succedere...
"Delrio ha fatto quello che, dal suo punto di vista, è la cosa più sensata da fare: discutere con Trento. Quello che Schneck non è stato capace di fare per molti anni, conducendo una campagna demenzialmente perdente.
Trento e Bolzano hanno bisogno di vedersi rinnovare la
concessione dell'Autobrennero perché con quella si
finanziano una bella fetta di spese. Hanno già minacciato
Roma di non pagare un bel po' di somme in caso di messa a gara della concessione.
Per avere il rinnovo della concessione A22 sono disposti a mollare sulla
A31?
Secondo me si.
Stanno cercando una soluzione di compromesso evitando di fare una brutta figura con Besenello, che è molto
decisa e ha avuto una certa risonanza sui media.
Lo scenario?
A questo verrà rinnovata la concessine della A4 e le sue azioni, che oggi non valgono
niente, potranno essere messe in vendita, gli acquirenti
cercheranno di spolpare l'osso della concessione e si
guarderanno bene dal costruire un tratto autostradale così
suicida dal punto di vista economico. Prepareranno con
calma il progetto sul nuovo tracciato e troveranno
infiniti inghippi per non procedere. Fra dieci anni saremo
da capo.
L'ipotesi peggiore è che uno Stato un po' più
efficiente del solito li costringa a iniziare i
lavori. A quel punto la distruzione sarà assicurata,
almeno nel vicentino, poi l'opera si perderà nel fumo dei
tempi e la valle dell'Astico somiglierà un po' alla
Calabria o alla Sicilia dei viadotti mai finiti."
(Priante Renzo)
"La mia granitica certezza che sia una montagna
di
cazzate...un po’ cede... Ma restiamo ai fatti: il GdV e la giornalista
nello
specifico spesso e volentieri in passato hanno fatto proclami
rivelatisi assolutamente
falsi, questo fa ben sperare; però sarebbe utile approfondire se
esiste qualche
altra fonte.. ad esempio contattare Besenello e sapere se sui giornali trentini è trapelato qualcosa.
Questo articolo è da prendere molto con le pinze,
la questione rinnovo A22 e A4 sono profondamente diverse e legarle così
significa solamente una cosa: ricatto!!
Il rinnovo a favore delle 2 provincie poi non è fondamentale: utile indubbiamente per conservare potere, ma non essenziale da un punto di vista economico.
Il rinnovo a favore delle 2 provincie poi non è fondamentale: utile indubbiamente per conservare potere, ma non essenziale da un punto di vista economico.
Il sospetto è che Trento non dica si, ma
ridimensioni il no,
per permettere al sistema mafioso italiota di continuare a
perseverare, con
la conseguenza che avrebbero la proroga, al massimo arriverebbero
a Cogollo, e il problema sarebbe rinviato al 2026... uno schifo.
Se veramente ci fosse un accordo in questo senso, e venisse rinnovata la concessione con la clausola di procedere alla realizzazione, sarebbe da pretendere
l'avvio immediato dell'opera, ma dalla parte trentina, per smascherare un eventuale bluff a
discapito di noi
valligiani considerati di serie Z.
Resto comunque fiducioso che siano solamente
gli ultimi
tentativi di non affondare della A4 Holding.."
(Sentelli Giuseppe)
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