calare il traffico sulla Serenissima AUTOSTRADA. Nel primo trimestre 2012 c'è una contrazione del 5%. Ridotti i flussi sia delle auto che dei mezzi pesanti Schneck: «Questi numeri si spiegano soltanto con il prezzo dei carburanti che si è aggiunto alla crisi»
06/04/2012
Vicenza. Mettici la recessione e il costo alle stelle del carburante, e il dato non poteva sorprendere, anche se impressiona: meno 5 per cento di traffico nel primo trimestre 2012 sui tratti in concessione dell'A4 Brescia-Padova e dell'A31 Vicenza Nord-Piovene Rocchette. A fornirli è la società A4 Holding di via Flavio Gioia a Verona. «C'è crisi, non si muove la merce e i mezzi stanno fermi», analizza il presidente Attilio Schneck. Ma se la contrazione è pesante sulle autostrade rispetto ad un 2011 tutto sommato in tenuta, l'altra conseguenza dell'aumento dei prezzi dei carburanti è sicuramente la diminuzione dei consumi e quindi sono a rischio anche le pompe di benzina. E, molto probabilmente, saranno sempre di più i vicentini che per questo ponte di Pasqua sceglieranno di lasciare a casa l'auto. I DATI. Sono fuori dalla media i dati del primo trimestre 2012. Il quadro lo tracciano in casa Serenissima: «Nel corso del 2011, sui tratti autostradali della Bs-Pd e A31, il traffico ha registrato un incremento medio complessivo in termini di veicoli per chilometro totali pari al +0,47% rispetto al medesimo periodo dell'anno 2010 (per un totale di 5.264.858.565 veicoli/chilometro), di cui un +1,29% per la componente pesante ed un +0,17% per la componente leggera». In particolare, distinguendo per singolo tratto autostradale, nell'A4 Brescia-Padova si è registrato un leggero incremento complessivo del traffico dell'0,62%, di cui un +0,32% per la componente leggera, un +1,44% per la componente pesante. Nel tratto A31 Vicenza Nord-Piovene Rocchette, invece il decremento complessivo del traffico è stato più sensibile: - 2,01%, di cui un -2,07% per la componente leggera, un -1,83% per la componente pesante. IL CROLLO. Analizzando invece i dati al primo trimestre 2012 il traffico ha registrato un crollo importante in termini di veicoli/chilometro totali pari al -5,01% rispetto al medesimo periodo dell'anno 2011, di cui un -4,30% per la componente pesante ed un -5,30% per la componente leggera. LA BENZINA. «Un dato a senso unico che può essere spiegato soltanto con l'aumento della benzina - sottolinea Schneck – che ha penalizzato ulteriormente la situazione economica già precaria». Attenzione però. La contrazione del consumo dei carburanti comporta non solo meno traffico in autostrada, ma meno introiti erariali e meno indotto economico creato dai viaggi, quindi per esempio, turismo, shopping e acquisti all'autogrill. La contrazione del traffico, poi, non significa diminuzione o aumento dei pedaggi autostradali che sono legati ad altri criteri per la loro definizione. LE CONSEGUENZE. Secondo i dati citati da ItaliaOggi, a marzo il traffico generale sulle autostrade italiane è calato del doppio rispetto a quello della tratta della Serenissima, vale a dire del 10%. Il dato è ovviamente una media. «Ma è pur sempre un dato – denuncia la Cisl nazionale - che potrebbe addirittura portare alla chiusura di 5 mila stazioni di servizio con 10 mila posti di lavoro in pericolo in tutta Italia». Anche l'Ascom berica, a marzo, ha segnalato una riduzione del consumo di benzina, con inevitabili ripercussioni anche sui volumi di traffico nelle strade. La caccia alle cosiddette “pompe bianche”, quelle che propongono costi leggermente a ribasso rispetto alle società multinazionali, è già diventata una prassi per molti vicentini. C'è da scommettere che saranno in molti a rinunciare alla gita fuori porta di Pasquetta anche per colpa del caro benzina.
Cristina Giacomuzzo
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