Riportiamo alcuni estratti di un articolo apparso su Venezie Post il 12/12/14 con una nostra riflessione.
"Intorno alla BS-PD si vanno schierando le forze in campo, nell'imminenza dell'uscita di Banca Intesa che sta dialogando con gli Spagnoli di Abertis per la cessione del suo 36% dell'A4 Holding, la società che contiene la concessionaria autostradale." ... "Ma ci sono soci che soffiano in direzione contraria, a cominciare dai pubblici ancora interessati alle sorti dell'autostrada, capitanati da Flavio Tosi, presidente di BS-PD".
....
Tosi "vede male l'arrivo degli spagnoli perchè teme, dichiaratamente, la perdita del controllo sulle attività dell'autostrada, specie in termini di opere accessorie dedicate al territorio (rif. a possibile finanziamento per traforo Torricelle, sulle pagine dei giornali di questi giorni in quanto si è ipotizzato una sua realizzazione a "tappe" non essendo sufficienti gli investimenti). Tosi "sta provando a costruire un fronte partendo dalle Fondazioni bancarie che possa costruire l'alternativa agli spagnoli". Insomma, fuori Intesa, dentro Cariverona e Cariplo.
"Gli spagnoli quanto saranno disposti ad offrire? Alla domanda si potrà rispondere poi in base a come finirà la partita Valdastico Nord" Perchè, cita Venezie Post,"se il governo terrà fede all'impegno di portarla al progetto definitivo entro giugno, la BS-PD avrà il rinnovo concessioni fino al 2026" e questo porterebbe ad una rivalutazione del valore rispetto al quadro attuale, ancora incerto.
Ora, ci hanno detto che il completamento della Valdastico Nord:
- è integrato nella rete europea TEN-T
- è importante perchè "ce lo chiede l'Europa"
- e' gia' del
tutto finanziato nell'ambito della concessione della Autostrada BS-PD e non necessita di nessun contributo pubblico
- è di vitale importanza per il rilancio dell'economia veneta
- porterà sviluppo nella Valle dell'Astico
Quello che invece vediamo noi è che attorno alla Valdastico Nord gira un affare di milioni di euro che i soliti noti cercano in tutti i modi di non farsi scappare. Riassumendo quanto riportato sopra:
L'uscita di Banca Intesa e l'entrata degli spagnoli farebbe perdere potere ai piccoli potentati locali (Tosi).
Di contro:
Il rinnovo della concessione (illegittimo per l'Europa) manterrebbe le quotazioni di A4 Holding.
In tutto questo pesa la sensazione chiarissima che:
1) A4Holding non è in grado di restare sul mercato senza garanzie monopolistiche
2) Il rinnovo della concessione senza gara e il mantenimento degli
equilibri è la scelta preferita dai politici locali per i loro piccoli
giochi di potere.
A chi serve quindi la Valdastico Nord??
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