Scusandoci per il ritardo nell'aggiornamento del blog, pubblichiamo l'approfondita relazione della redazione di Thiene On line sull'incontro-dibattito presso la Fattoria Juvenila Pinton.
Schio. Pienone al dibattito di TesSiamo sulla Valdastico Nord. Priante: “Tutti dicono che alla fine non si farà”
“Un’infrastruttura che guarda allo sviluppo quando
lo sviluppo giace ormai nel passato”: Questa è la Valdastico Nord
secondo Renzo Priante, architetto e consigliere di minoranza a Piovene
Rocchette che da tempo si batte contro il prolungamento dell’autostrada
A31da Piovene Rocchette a Besenello in provincia di Trento.
Al
dibattito, organizzato dal gruppo politico TesSiamo Schio, hanno
accolto l’invito alcuni amministratori locali o loro delegati che hanno
presenziato interessati a conoscere i dati tecnici che nel corso degli
anni hanno spinto Priante a schierarsi per il ‘no’ all’autostrada, da
anni sogno nel cassetto dell’Alto Vicentino. Da Schio, oltre a Carlo
Cunegato, organizzatore del dibattito, sono arrivati il consigliere
Dario Tomasi, il capogruppo di ‘Noi Cittadini’ Alessandro Maculan e
l’assessore al Bilancio Giancarlo Stefenello. Ma tra i quasi 200 ospiti
si sono notati il segretario provinciale del Pd Pietro Menegozzo, i
sindaci di Sarcedo e Santorso (rispettivamente Franco Balzi e Luca
Cortese) e gli assessori a Ecologia e Territorio Andrea Zorzan e
Francesco Luca, dei comuni di Thiene e Marano Vicentino. Assenti i
rappresentanti delle associazioni di categoria, commercianti,
industriali e artigiani, ‘accusati’ di essere “grandi sostenitori della
Valdastico Nord per motivi economici che non sono più al passo con i
tempi”. Quello a cui Priante si riferisce, sostenuto dal Comitato ‘No
Valdastico Nord’ e da una folta schiera di persone che vedono nei lavori
dell’autostrada solamente un grande scempio al territorio e un
fantasmagorico danno economico pubblico, è il concetto che, se la A31
sarà prolungata, il nord Est si troverà ad affrontare una ‘catastrofe’
ambientale ed economica decisamente evitabile.
“2mila milioni di euro messi dal privato ma che, quando scadrà la
concessione alla Società Brescia-Padova, dovranno essere rimborsati
dallo stato perché gli incassi quotidiani, grossi per la società dal
punto di vista della concessione, in pratica non saranno mai sufficienti
a ripagarne i lavori e la manutenzione – ha spiegato Priante –
un’autostrada costruita per portare il commercio verso l’Austria proprio
quando l’Austria chiede di convertire il trasporto su gomma in
trasporto su rotaia. Potenziare le vie per il commercio quando il
mercato è saturo e la crisi spinge il mondo al ritorno all’agricoltura e
una devastazione di un territorio che ha richiesto 5 generazioni per
diventare coltivabile e ora, se ce ne fosse bisogno, non sarebbe in
grado di sfamare nemmeno metà della sua popolazione. E ancora, 650mila
euro per l’illuminazione, grazie alle decine di chilometri su tunnel e
la convinzione di tutti che alla fine il lavoro non si farà”.
Ascoltando Priante qualsiasi sano di mente potrebbe solo dire ‘No
alla Valdastico Nord’, perché da ogni punto di vista (economico,
politico e ambientale) la spiegazione mette in luce che il tratto
Piovene-Besenello fa acqua da tutte le parti.
E
allora perché, quando si interpellano i comuni, le associazioni di
categoria e la maggioranza del mondo politico, sia di destra che di
sinistra, la A31 Nord s’ha da fare? Oggettivamente, bisogna convenire
che, se la A31 toccasse il Trentino, quando il prolungamento della
Valdastico Sud toccherà (a breve) Rovigo, in un batter d’occhio si
arriverebbe da Bologna a Trento, risparmiando tempo e raggiungendo anche
il Nord dell’Europa senza dover fare ‘il giro dell’oca’ passando per la
Verona di Flavio Tosi. Questo basta? No, non è tutto qui, i motivi per
farla sono tanti e toccano anche le tasche dei cittadini delle Valli
dell’Astico e del Leogra. C’è chi sostiene che “in ogni caso quei soldi
verrebbero spesi per altre cose inutili, magari un capannone raccogli
arance da mille milioni di euro in provincia di Enna, o un tratto
aggiuntivo della Salerno-Calabria che passa per Bari, o aule aggiuntive
con piscina termale e cinema per il Senato”. Insomma, la A31 si può fare
perché tanto, sprechi per sprechi, tanto vale sprecare qui da noi.
Insomma, per qualcuno Besenello deve per forza essere a un tiro di
schioppo, perché in fin dei conti “dove passa un’autostrada cresce
l’economia”. In effetti, basta guardare l’Alto Vicentino
dalla sommità di alcune montagne della zona per rendersi conto che
intorno all’autostrada si è sviluppata una delle zone industriali più
all’avanguardia e più potenzialmente potenti del mondo. Roberto
Salviato, industriale ed ex rappresentante degli industriali della
provincia, sostiene che “se Schio e Thiene avessero la A31 che va a
nord, industrie, commercio e artigianato locale avrebbero di fatto una
spinta verso i mercati del nord che aiuterebbe a far tornare la
possibilità di sviluppo. Per quanto riguarda l’impatto ambientale – ha
continuato Salviato – i rappresentanti delle amministrazioni locali
dovranno attivarsi per trovare il giusto compromesso e per il discorso
economico, bisogna informarsi bene e trovare una soluzione. L’opera
secondo me si farà, perché adesso anche Verona e Bassano, che un tempo
la ostacolavano per privilegiare con i loro corridoi verso nord
(Brennero e Valsugana), ora apprezzano il tratto di strada che
permetterebbe loro di evitare il congestionamento delle loro strade. E
bisogna ricordare – ha concluso – che l’Università di Trento sta
diventando per i giovani della nostra zona un importantissimo centro di
formazione di studio”.
E quindi, se il commercio, l’industria e l’artigianato del Nord-Est
hanno fatto anni fa dell’Italia la quinta potenza mondiale, con la A31
che arriva a Trento, si potrà tornare agli antichi fasti? C’è chi dice
‘sì’ e c’è chi dice ‘no’, c’è chi sostiene che la storia è destinata a
ripetersi e chi dice che ‘nel passato non c’è futuro’.
TesSiamo Schio voleva aprire un dibattito per capire le motivazione
che portano alla volontà di far partire definitivamente i lavori o il
perché bisogna virare verso l’accantonamento del progetto e all’incontro
erano presenti più persone contro che a favore. Ma l’obiettivo è stato
raggiunto, perché anche chi non è intervenuto direttamente con il
microfono, ha comunque avuto modo di esprimere il suo credo parlando tra
la folla. Ora, ognuno è libero di elaborare la sua opinione o di
rivolgersi a chi è più esperto nel settore per avere ulteriori
delucidazioni, confidando che, per il mondo politico, l’opinione dei
cittadini abbia ancora valore.
Anna Bianchini
COMMENTO
Fa
benissimo la giornalista di Thiene On Line a sottolineare come, per
l'ennesima volta, nonostante l'invito, fossero assenti i rappresentanti
di categoria (commercianti, industriali, artigiani) da sempre schierati
per il completamento della Valdastico Nord, in nome dello sviluppo
industriale ed economico dell'alto vicentino. In due anni di attività
del comitato, non è mai stato possibile un confronto con i sostenitori
del SI perchè, per quanto invitati, hanno negato la loro presenza sotto i
riflettori.
Unica
mosca bianca, sabato scorso, il dott. Roberto Salviato che,
coraggiosamente, ha fatto il suo intervento a favore dell'opera.
Riportiamo qui sotto le parti più salienti del suo intervento:
"Non
voglio parlar male e dire che la Val d'Astico è degna di protezione o
non è degna di protezione. Naturalmente la Val d'Astico ha,
giustamente, il diritto di essere protetta nel suo ambiente, i paesi
hanno il diritto di esser protetti e quindi, quello che dovrà, secondo
me... visto che...secondo me la faranno... quello che dovranno attivarsi
i sindaci e le comunità sarà quello di ridurre al minimo
gli effetti negativi che sicuramente una autostrada può avere passando
attraverso una valle che, d'altra parte è già percorsa da una strada, non
è che non ci sia nessuna strada....(ndr: il fatto che in Valdastico passi una Strada Statale, unica strada necessaria, peraltro, al traffico ordinario e giornaliero, giustifica il completamento della A31 Nord??)
Autostrada che poi, ho sentito anche dall'architetto, verrebbe
costruita moolto in galleria, quindi in galleria vuol dire che primo non
si vede (ndr: anche il cancro non si vede, ma i suoi effetti son ben noti...),
la galleria è fatta ovviamente con dei sistemi di estrazione dell'aria, i rumori verrano abbattuti ecc. ecc.
Quindi,
sicuramente, il proseguimento da Piovene a Trento non avrà l'impatto che
ha avuto per trent'anni la tangenziale di Mestre prima che facessero il
Passante. Cioè la tangenziale di Mestre passava sopra le case. I miei
amici di Mestre dicevano "ci respiriamo non i fumi di Marghera, che non
ci sono più, ma si respirano i fumi delle automobili.". (ndr: Ricordiamo che i fumi di scarico delle gallerie, da qualche parte devono uscire comunque...)
.....
"Per
quello che riguarda la Valdastico sud, noi per andare a sud, quindi
parlo da Schio per andare a sud, risparmieremo un certo numero di
chilometri perchè adesso andiamo a Vicenza poi andiamo a Padova, poi
giriamo su per Bologna...sicuramente io non vedo l'ora che sarà finita.
Vantaggio
del Nord è comprensibile a tutti: finalmente i camion che arrivano giù
dal nord, che qualche camion adesso col navigatore lo troviamo...anche
qualche snodato...qualche camion grande sulla Fricca perchè vedono che
la strada più breve è quella e li trovi sulla Fricca che magari
d'inverno si fermano e non vanno più avanti..finalmente potranno andare
diretti sul percorso autostradale (ndr: ma il completamento della Valdastico Nord, rilancia l'economia dell'Alto Vicentino o serve per evitare che un camion snodato all'anno si blocchi sulla Fricca??)
Non
ho capito bene i problemi finanziari ...queste complicazioni
finanziarie non ho avuto neanche il tempo... forse non ho voglia di
andare ad approfondire il discorso finanziario. (ndr: Grave, molto grave! Se per alcuni l'aspetto ambientale e la salvaguardia della salute sono trascurabili o sufficientemente tutelati da quattro gallerie, consigliamo vivamente a tutti gli industriali di andarsi a far due conti, perchè, in fondo, l'altra cosa che conta è la salvaguardia delle tasche del cittadino. Dato che questo progetto è insostenibile da tutti i punti di vista e chi ci rimette è la gente comune. Sempre e comunque!)
Io
ho capito che la autostrada BS PD ha tutto l'interesse a partire con la
costruzione, a finire con la costruzione perchè in questa maniera gli
viene allungata la concessione di 25 o 30 anni. (ndr: perspicace!)
Quindi, voglio dire, siccome l'autostrada BS PD non è che sia della gente che prende dei soldi e li butta via, penso che avrà fatto dei conti. Se dopo alla fine tornerà allo Stato, va bene? vabbè lo Stato avrà una nuova infrastruttura, un'infrastruttura che...su cui paghereremo un pedaggio... io devo fare adesso Schio/Trento ci metto un'ora e mezza e devo andare su e giù per la Fricca, eh si un'ora e venti, un'ora e mezza, andando per i burroni, d'inverno con la neve, preferisco pagare, non so, 5-10 euro di pedaggio (ndr: Solo 5 euro? Una tariffa appena superiore a quella del Tunnel di Valdagno? Siamo sicuri?! E i 15 km di valico?Li attraversiamo a gratis?!) perchè ci metto metà, ci metto metà tempo e anche molti meno pericoli di traffico.(ndr: eh già, se poi, dopo 30 anni in cui gli utenti avranno sborsato tariffe assurde per tamponare i costi, allo Stato tornerà tra le mani un debito impagabile, e sarà costretto a rivalersi ancora sugli stessi utenti, saranno veramente in pochi a prender l'autostrada per evitare la Fricca..)
Quindi, voglio dire, siccome l'autostrada BS PD non è che sia della gente che prende dei soldi e li butta via, penso che avrà fatto dei conti. Se dopo alla fine tornerà allo Stato, va bene? vabbè lo Stato avrà una nuova infrastruttura, un'infrastruttura che...su cui paghereremo un pedaggio... io devo fare adesso Schio/Trento ci metto un'ora e mezza e devo andare su e giù per la Fricca, eh si un'ora e venti, un'ora e mezza, andando per i burroni, d'inverno con la neve, preferisco pagare, non so, 5-10 euro di pedaggio (ndr: Solo 5 euro? Una tariffa appena superiore a quella del Tunnel di Valdagno? Siamo sicuri?! E i 15 km di valico?Li attraversiamo a gratis?!) perchè ci metto metà, ci metto metà tempo e anche molti meno pericoli di traffico.(ndr: eh già, se poi, dopo 30 anni in cui gli utenti avranno sborsato tariffe assurde per tamponare i costi, allo Stato tornerà tra le mani un debito impagabile, e sarà costretto a rivalersi ancora sugli stessi utenti, saranno veramente in pochi a prender l'autostrada per evitare la Fricca..)
Dal
punto di vista paesaggistico, se ai tempi degli acquedotti romani ci
fossero state alcune persone, non li avrebbero fatti costruire perchè
erano un deturpamento dell'ambiente. Gli acquedotti romani erano alti
20-30 metri, correvano su arcate, però insomma son stati utili quindi
adesso non voglio che l'autostrada la facciano come i ponti degli
acquedotti romani perchè sicuramente siamo arrivati a delle tecniche di
miglioramento, quindi non credo che questo sarà un grosso problema. Dico
anzi potrebbero essere dei vantaggi anche per i paesi che sono lungo la
Valdastico, ovviamento contrattando dei caselli, contrattando dei modi
da da da da fare effettivamente usare alla popolazione l'autostrada, non
per andare ai centri commerciali, ma magari per andare a scuola a
Padova o a Trento visto che Trento sta diventando una università
importante per il Vicentino.....quindi voglio dire ci possono essere dei
vantaggi sugli abbonamenti, ci possono essere tante cose da cui la
popolazione di Valdastico e Pedemonte potrebbero trarre dei vantaggi. (ndr:
assicuriamo gli industriali che la popolazione di Valdastico e
Pedemonte non ha mai avuto nessun problema a recarsi a Padova o Trento sfruttando
le strade e i mezzi ordinari. Conoscendo la parola "sacrificio" e
amando incondizionatamente la propria terra, non giustifica assolutamente questo sperpero di denaro e il pagamento
di tariffe che si aggireranno sui 50 euro/auto per risparmiare 10/20 minuti, seppur per una buona causa quale l'Istruzione)
Sul
turismo, allora: da Bolzano a Bressanone, e poi continua anche verso
l'Austria, c'è la più grande strada...come si dice, pista ciclabile, una
delle più lunghe piste ciclabili d'Italia, penso.
Se
ricordate, tra Bolzano e Bressanone e oltre, il Brennero, c'è
l'autostrada, una delle autostrade che vedo più impattanti sul
territorio. Perchè da sopra l'autostrada magari si vede anche le
montagne ecc, ma da sotto, quando si guarda sull'autostrada fa..è
abbastanza brutta. Però i bolzanini e gli altoatesini son riusciti a far
diventare parte della vecchia strada statale, parte della vecchia
ferrovia, hanno fatto biciclette e pedoni, e c'è parecchia gente, uno
che ci passa vede le biciclette e anche i pedoni.
Allora
dico, sulla Val d'Astico, una volta che è fatta l'autostrada, la Strada Statale quella di adesso, che ha anche la fortuna di aver l'Astico
vicino, non pensate che si potrebbe fare una cosa del genere? Quindi
fare una ciclopedonale con la bellezza dell'Astico...vabbè, sentiremo un
pò di rumore delle macchine che passano dentro le gallerie
dell'autostrada, però questo si è visto che dalla parte dell'Alto Adige
funziona.
Probabilmente
sono dei pensieri che vengono fuori così, però sicuramente potrebbe
essere un'idea. Quindi attirare gente che in bicicletta fa quello che
adesso facciamo in macchina con grossi anche problemi di curve a gomito
ecc. ecc. credo che potrebbe anche essere una bella idea. (ndr: Peccato che la S.S.
350 collega e continuerebbe a collegare le piccole realtà abitative che
insistono lungo tutta la Valle dell'Astico.... Il traffico ordinario e
giornaliero di pendolari che si recano nella zona industriale di Arsiero
o da Arsiero a gli altipiani di Folgaria e Asiago (e presumibilmente anche oltre in entrambe le direzioni), continuerebbe a riversarsi sulla Statale. Ricordiamo, tra l'altro, che è in fase di ultimazione il primo stralcio di una bellissima e panoramica pista ciclabile lungo l'Astico, ben al di fuori dai rischi che i ciclisti son costretti a mettere in conto ogni giorno percorrendo la S.S. 350)
A questo punto si intuisce, forse, come mai i favorevoli non si fanno mai vedere...
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